FIAT: USB, CONTRASTEREMO IN OGNI SEDE UN ACCORDO SCELLERATO CHE RIGUARDA TUTTI I LAVORATORI. OGGI PRESIDIO DI LOTTA DAVANTI ALLO STABILIMENTO DI POMIGLIANO
Questa mattina l’Unione Sindacale di Base è davanti ai cancelli della Fiat di Pomigliano per un presidio di lotta a cui stanno partecipando delegazioni dalla Fiat di Mirafiori e di Cassino, dalla Sevel di Atessa e da altri stabilimenti del paese.
L’offensiva scatenata contro i lavoratori di Pomigliano è un attacco alle condizioni ed ai diritti di tutti i lavoratori del Gruppo Fiat e, più in generale, di tutto il mondo del lavoro. Con questo inaccettabile accordo si vuole imporre a tutti i lavoratori italiani di lavorare senza più regole. Si è cominciato tre anni fa con Alitalia ed oggi siamo arrivati ad una fase cruciale.
Il prendere o lasciare della Fiat è un vero e proprio ricatto con cui si scarica sui lavoratori una responsabilità che è esclusivamente della Fiat, azienda che per decenni ha preso soldi pubblici, godendo di enormi vantaggi nonostante abbia spostato all’estero gran parte delle produzioni. La Fiat inoltre dimostra completa assonanza con l’impostazione del Governo tanto è vero che si parla insistentemente del famoso piano C, una ripetizione dell’accordo Alitalia; l’accusa stessa di ´fannullonismo`, rivolta ai lavoratori Fiat da Marchionne, appare una ripetizione di parole e metodi usati dal Ministro Sacconi e dal Ministro Brunetta.
Vi è quindi una complicità totale fra Governo e Confindustria contro cui ovviamente ci organizzeremo: contrasteremo questo accordo scellerato insieme ai compagni dello Slai Cobas, sia all’interno dello stabilimento che all’esterno, con iniziative e manifestazioni di piazza, scioperi nelle altre fabbriche d’Italia ed anche sul terreno giuridico, ritenendo che questo accordo violi la Costituzione, i Contratti nazionali e le leggi dello Stato.