LA DEMOCRAZIA CHE CONVIENE… -1 luglio, Presidio alla Funzione Pubblica-
In allegato il volantino -con il giusto orario-
LA DEMOCRAZIA CHE CONVIENE…
LA FIAT IMPONE IL VOTO A POMIGLIANO SULL’ACCORDO,
MA IMPEDISCE IL VOTO PER IL RINNOVO DELLE RSU.
...E NEL PUBBLICO IMPIEGO QUANDO SI VOTERA’ PER LE RSU?
ANCORA NON SI SA!
La Fiat, pur di far passare il suo piano di ristrutturazione che colpisce pesantemente i diritti dei lavoratori, ha usato strumentalmente il referendum, contrapponendo al SI all’accordo la perdita del posto di lavoro.
Nonostante questo gravissimo ricatto operato mettendo in atto ogni possibile strumento di pressione verso i lavoratori dello stabilimento di Pomigliano, la Fiat , Cisl, Uil, Ugl, Fismic e la Confederazione Cgil, dovranno ingoiare un’ ottima percentuale di “no” all’Accordo che tra gli operai è arrivata a toccare il 50%: una risposta chiara e forte a chi ha pensato di poter cancellare diritti e ridurre a schiavitù i lavoratori. Una importante premessa per la ripresa delle lotte.
La democrazia non mette paura ai lavoratori!
Da sempre RdB/USB ha utilizzato il referendum quale importantissimo strumento di democrazia in tutti i luoghi di lavoro. Ed ogni volta i sindacati concertativi di turno ci hanno ostacolato in ogni modo pur di non far esprimere i lavoratori.
ORA QUELLO CHE VORREBBERO FARE E’ NON FAR VOTARE I PUBBLICI DIPENDENTI
Le Rappresentanze Sindacali Unitarie in tutti i comparti del Pubblico Impiego scadono tra pochi mesi; quelle della Scuola sono scadute nel 2009 ed il Ministro della Funzione Pubblica, in accordo con le tutte le altre confederazioni del P.I., ne ha deciso il rinvio per legge.
Queste confederazioni sindacali non solo non mostrano alcun interesse allo svolgimento delle RSU, anzi - con il pretesto che la P.A. è attraversata da una profonda trasformazione che non ha nulla a che fare con una maggiore funzionalità per gli utenti e i cittadini – stanno nei fatti lavorando per rinviarle!
Perché cgil, cisl uil e tutte le altre organizzazioni concertative vogliono rinviare le elezioni?
Hanno forse paura di un risultato elettorale che nel Pubblico Impiego segnerebbe una loro drastica perdita di consenso?