Sciopero generale. I precari della croce rossa in piazza a ribadire il diritto alla stabilizzazione

In allegato la galleria fotografica del corteo di Roma

Nazionale -

Dopo mesi di trattative sia con l’amministrazione dell’ente oltre che con il ministero della Funzione Pubblica ed il Ministero della Sanità.

Il primo ciclo delle trattative è stato con il sottosegretario alla Salute Zucchelli  concluso nel mese di dicembre 2006 con l’accordo firmato dal sottosegretario alla Salute On.Zucchelli, dall’amministrazione della CRI e dai sindacati; tale accordo ha previsto che 976 lavoratori precari sarebbero avrebbero dovuto essere stabilizzati in quanto rientranti all’Art. 1 comma 519 della Legge 296 (Finanziaria 2007).

Qualcuno potrebbe legittimamente domandarsi sul motivo di manifestare e scioperare vista l’importante trattativa; infatti non esisterebbero ragioni, se questo governo oltre a rimangiarsi le promesse fatte in campagna elettorale si rimangia anche accordi stilati e sottoscritti (altro che contratto con gli italiani “firmato da Silvio Berlusconi nella remota trasmissione con Bruno Vespa”), tanto è vero che dopo il citato accordo si è tentato il percorso di nuove trattative finalizzate al rispetto ed alla applicazione di tale accordo ma senza alcun risultato; in quanto i diretti contatti avuti: da un fronte, con Verbaro e Viggiani (porta-voci di Nicolas e Turco) e, dal fronte opposto con l’amministrazione della Croce Rossa; è stata più volte ribadita la non applicabilità di tale accordo.


Quindi i precari della Croce Rossa erano in piazza e non erano neanche silenziosi, e quando lo spezzone del corteo è arrivato sotto il palazzo del Ministero della Funzione Pubblica, i vari: Nicolais, Verbaro e compagni non possono certo negare di averli visti o sentiti.


 Nel pomeriggio del 9-11-2007 nella sala della Camera dei Deputati in via della Mercede, si è svolto un incontro organizzato dalla RdB con i precari nel quale hanno partecipato : Francesco Caruso (deputato di Rifondazione Comunista); Salvatore Cannavò (deputato di Rifondazione Comunista); con il sottosegretario all’economia Paolo Cento (Verdi).


I deputati Cannavò e Caruso dichiarando il loro fermo impegno hanno però ribadito che sia da parte governativa che dalla maggioranza dei membri del parlamento non si intravede alcuna volontà reale di risoluzione definitiva.

Ha concluso il dibattito Daniela Mencarelli responsabile RdB Parastato che, prendendo atto della drammaticità della situazione ha proposto iniziative drastiche e durature con manifestazioni e sciopero della fame. La proposta è stata accettata dalla assemblea.