P.I.: UN ACCORDO INDEGNO. RdB-CUB, risponderemo con la mobilitazione
In allegato il volantino RdB CUB PI
"E’ un accordo che calpesta la dignità dei lavoratori pubblici, che sin dalle prossime ore esprimeranno la loro netta contrarietà attraverso mobilitazioni e blocchi dell’attività lavorativa", dichiara Stefano Del Medico della Direzione Nazionale RdB-CUB P.I. a commento dell’intesa siglata fra governo e Cgil Cisl Uil sul contratto del Pubblico Impiego.
"Il governo smentisce quanto sottoscritto con l’accordo del 6 aprile scorso, in cui si manteneva l’assetto contrattuale e le risorse dei contratti riguardavano tutto il 2007", prosegue l’esponente RdB-CUB. "Oggi, con questo accordo indegno, si definisce la modifica dell’assetto contrattuale introducendo la triennalità, e sul terreno economico si spostano le decorrenze contrattuali al 15 febbraio.
"La battaglia contro questa controriforma è di straordinaria importanza e va sostenuta con forza: in prima battuta riguarderà i lavoratori pubblici, ma in seguito avrà effetti devastanti su tutto il mondo del lavoro" conclude Del Medico.
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STATALI: ARAN, RDB-CUB NON FIRMA PRE-INTESA
"Siamo al giunti veramente al ridicolo: è la prima volta che si va all’ARAN non per la trattativa sul contratto, ma per sottoscrivre una pre-intesa che è identica agli accordi sottoscritti ieri notte fra governo e Cgil Cisl Uil", dichiara Giuliano Greggi della Direzione Nazionale RdB-CUB PI presente nella delegazione all’ARAN.
"L’aumento Contrattuale è fissato a 101 Euro per i soli Ministeri - e per gli altri il comparti non si sa. Questa cifra parte dal primo febbraio 2007, con la perdita secca di una mensilità. Inoltre la pre-intesa apre strada alla triennalizzazione del contratto e presuppone anche l’applicazione del Memorandum, che contiene mobilità selvaggia e chiusura di uffici: RdB-CUB non firma accordi simili, che vanno a danno dei lavoratori", conclude Greggi.
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STATALI: PARTONO IN TUTTA ITALIA LE PRIME MOBILITAZIONI DEI LAVORATORI PUBBLICI CONTRO L’ACCORDO BIDONE
RdB-CUB, stasera all’ARAN diremo un no secco alla svendita del P.I.
Non si fanno attendere le prime mobilitazioni spontanee nel settore del Pubblico Impiego, che in queste ore in tutta Italia inizia ad esprimere il proprio dissenso all’accordo sottoscritto da Governo e Cgil Cisl Uil.
A Roma, di fronte al Ministero dell’Economia, è partito un presidio di protesta con volantinaggi, mentre un’iniziativa di fronte al Ministero del Lavoro, indetta dal personale ispettivo della Direzione Provinciale del Lavoro per l’efficacia dei controlli, ha assunto i toni di una critica all’accordo siglato in nottata.
A Torino l’attivo dei delegati regionali eletti RSU ha deciso di interrompere i lavori e sta andando a manifestare contro l’accordo in Corso Marconi. A Bologna un consistente gruppo di lavoratori pubblici ha sospeso l’attività ed ha manifestato sotto casa di Romano Prodi.
Commenta Giuliano Greggi della Direzione Nazionale RdB-CUB P.I: "Questa sera all’ARAN diremo un no secco all’accordo, esprimendo così la forte opposizione dei lavoratori pubblici alla svendita del Pubblico Impiego. Adesso sono i dipendenti pubblici ad essere chiamati in causa. La loro reazione sarà una risposta contro quello che rappresenta un pericoloso attacco mirato a tutti i lavoratori italiani".