La RdB/CUB P.I. non firma il protocollo d'intesa per il ccnl Ministeri. TENTATIVO DI BIDONE
In allegato il testo dell'intesa
Ieri sera all’Aran si è consumato un ulteriore atto della farsa sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego portando a segno un ulteriore arretramento dei diritti dei lavoratori per mano del direttivo Aran e dei sindacati neo concertativi.
La delegazione RdB P.I., rappresentata da alcuni componenti della direzione nazionale e del coordinamento settore Ministeri, dopo aver espresso la propria opposizione a qualsiasi tipo di svendita dei lavoratori ha abbandonato il tavolo di contrattazione perché raggiunta dalla notizia della scomparsa del nostro delegato Pietro Falanga.
La riunione è stata fortemente caratterizzata dagli infausti accordi della sera precedente firmati dal governo e da cgil, cisl e uil e che hanno trovato nella ripresa delle contrattazioni all’Aran la concreta e materiale applicazione.
Nel merito:
· È inusuale e quanto meno curioso che per la prima volta si firmi un protocollo d’intesa prima dell’avvio nel merito delle trattative; la notizia riportata questa mattina da tutti i quotidiani genera confusione tra i lavoratori che già si chiedono quando arriveranno gli arretrati mentre invece il contratto deve essere ancora discusso e firmato;
· Il protocollo d’intesa è relativo solo al biennio economico 2006-2007 e illustra le risorse disponibili per il suo rinnovo, che sono quelle che già conoscevamo: la vacanza contrattuale per il 2006 e il grosso degli incrementi dal 2007,che però saranno corrisposti solo quando la Finanziaria 2008 li avrà stanziati;
· Per il 2007 il calcolo degli arretrati slitta dal 1° gennaio al 1° febbraio, il che consente di recuperare i 5-6 euro mancanti per portare a 101 euro gli incrementi del biennio;
· Non viene quindi modificata la percentuale di aumento, fissata dalla Finanziaria 2007, del 4,46%. Quindi il governo che si era impegnato con l’accordo del 6 aprile u.s. a reperire ulteriori risorse, di fatto paga l’incremento a 101 euro sempre con le stesse risorse posticipando di un mese la decorrenza degli arretrati;
· Una parte di tale incremento viene impegnato per il salario accessorio che, come precisato nel comunicato congiunto allegato al protocollo, dovrà essere ripartito secondo i criteri previsti nel Memorandum. Quindi i 101 euro medi/lordi/mensili non andranno tutti al recupero, seppure molto parziale, del potere d’acquisto degli stipendi, ma una parte verrà erogata a pochi "fortunati".
· Il protocollo si premura di sottolineare la necessità di un immediato avvio delle trattative e di una rapida conclusione attraverso la firma del contratto (a 18 mesi dalla scadenza, sic!).
Quindi mentre si va al rinnovo del biennio economico gia scaduto 2006/2007, si apre di fatto la strada al contratto triennale. L’accordo-truffa di Palazzo Chigi dell’altra notte ha introdotto un "ragionamento" sul triennio contrattuale che nello specifico del rinnovo del CCNL comparto ministeri ha trovato immediata applicazione, nonostante le rassicurazioni che a parole alcuni esponenti di cgil, cisl e uil hanno cercato di dare in merito difficile applicazione della modifica dell’assetto contrattuale da due a tre anni e nonostante il tentativo di "depistaggio" fatto dal dott. Fontanelli, componente del direttivo Aran.
Riteniamo che in tutta questa farsa si sono fatti i conti senza l’oste: i Lavoratori comprendono bene il bidone che è stato preparato da Governo e Cgil Cisl e Uil e lo respingeranno al mittente.