P.I.: 24 GENNAIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER DEMOCRAZIA SINDACALE, SALARIO E CONTRO SMANTELLAMENTO P.A.
In allegato il volantino e il comunicato + foto del presidio all'aran
Comunicato del 24 gennaio 2008
PUBBLICO IMPIEGO: CONTRO IL FASCISMO SINDACALE E LO SMANTELLAMENTO DELLA P.A.,PER UN VERO RECUPERO SALARIALE
RIPARTE OGGI IN TUTTA ITALIA LA MOBILITAZIONE DELLE RDB-CUB
Con una giornata di mobilitazione nazionale, che vede diverse iniziative in numerose città italiane, le RdB-CUB Pubblico Impiego rilanciano l’intervento nel settore a partire da tre temi prioritari: la democrazia sindacale, il salario, lo smantellamento della Pubblica Amministrazione.
A Roma si è svolto un affollato presidio di fronte alla sede ARAN di via del Corso 476, dove le RdB sono state convocate per sciogliere la riserva apposta alla stipula dei Contratti per i comparti Ministeri e Parastato. Al termine dell’incontro le RdB P.I. hanno espresso le ragioni per cui hanno deciso di apporre la propria firma successivamente alla consultazione dei lavoratori e degli organismi statutari.
“Nonostante una valutazione assolutamente negativa dei contenuti contrattuali – dichiara Giuliano Greggi della Direzione nazionale RdB P.I. – firmiamo per salvaguardare gli spazi di dissenso ed opposizione in un quadro di relazioni sindacali che sta scivolando sempre di più verso il fascismo”.
“Oltre ad una normativa sulla rappresentatività già ampiamente restrittiva – precisa il dirigente RdB – si impedisce infatti a chi non firma i Contratti nazionali di partecipare ai livelli successivi di contrattazione. Recenti dispositivi limitano ulteriormente i margini di intervento sindacale e nuove modifiche restrittive sono allo studio del Dipartimento per la Funzione Pubblica. Il ruolo dei RSU, i rappresentanti direttamente eletti dai lavoratori, viene poi sempre più svuotato di peso. Tutto questo, insieme all’attacco concentrico a cui viene sottoposto lo stesso Contratto nazionale, va a minare l’articolo 39 della nostra Costituzione, di cui proprio quest’anno ricorre il sessantennale”.
“Dalla mobilitazione nazionale di oggi riparte la nostra azione per il 2008”, prosegue Greggi. “Vogliamo che i salari siano tutelati attraverso una vera redistribuzione della ricchezza prodotta e non con una semplice detassazione, che poi andrebbe a sottrarre risorse a quei servizi pubblici che a nostro avviso sono invece da potenziare, anche come componente indiretta a garanzia del salario”.
“Torneremo presto in piazza contro la chiusura degli uffici territoriali del Tesoro, continuando così a contrastare lo smantellamento della Pubblica Amministrazione che danneggia lavoratori e cittadini”, conclude l’esponente RdB-CUB P.I..
Comunicato del 23 gennaio 2008
Manifestazione a Roma davanti alla sede ARAN – Via del Corso 476, ore 10.30. Iniziative in tutto il territorio nazionale
Le Rdb-CUB Pubblico Impiego hanno indetto per il 24 gennaio una giornata di mobilitazione nazionale per rilanciare l’intervento sul terreno della democrazia sindacale, del salario e dei processi di destrutturazione che stanno investendo la Pubblica Amministrazione.
Nelle principali città italiane si svolgeranno numerose iniziative: presidi, assemblee cittadine, conferenze stampa. Un’ampia partecipazione è prevista alla manifestazione di Roma, indetta davanti alla sede dell’ARAN, dove alle ore 12.00 le RdB-CUB P.I. si recheranno per sciogliere la riserva in merito alla stipula dei contratti nazionali dei comparti Ministeri e Parastato.
Al termine dell’incontro presso l’ARAN le RdB illustreranno ai giornalisti le motivazioni sulle risoluzioni adottate dopo aver consultato i propri iscritti ed i lavoratori interessati.
Con l’iniziativa di domani le RdB intendono porre l’accento sulla grave situazione che il Pubblico Impiego sta attraversando, che determina - e sempre più determinerà - profonde ripercussioni in tutta la società.
Una modifica in senso reazionario investe le relazioni sindacali, attraverso l’esclusione dalle trattative delle organizzazioni che, pur rappresentative, non firmano i contratti nazionali, e l’esclusione dei delegati RSU, eletti direttamente dai lavoratori, dagli ambiti dove vengono effettivamente prese le decisioni.
I contratti pubblici ormai scaduti, e rinnovati con ampio ritardo solo per tre comparti su undici, senza peraltro alcun recupero del potere d’acquisto del salario; una Finanziaria 2008 che non stanzia alcuna risorsa per il biennio 2008-09, mentre il governo si sta accordando con Cgil, Cisl e Uil per portare da due a tre gli anni la vigenza dei contratti, determinano un complesivo impoverimento dei lavoratori.
L’accelerazione dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione, attraverso già avviati processi di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi, accorpamento di Enti e soppressione di funzioni, chiusura di uffici periferici, produce nell’immediato la perdita di posti di lavoro, ed in prospettiva la riduzione o il taglio di servizi sociali prima garantiti ai cittadini.
volantino per il 24 gennaio 2008(in allegato)
NON E’ UN PROBLEMA DI FIRME MA DI DEMOCRAZIA!
Nonostante la valutazione fortemente negativa sui contenuti degli accordi espressa dalla nostra Organizzazione e confermata dalla consultazione dei lavoratori dei due comparti interessati, la RdB Cub Pubblico Impiego firma questa mattina all’Aran i contratti dei Ministeri e quello degli Enti Pubblici non Economici (Parastato) con l’intenzione di difendere fino in fondo gli esigui spazi di agibilità sindacale ormai rimasti nel nostro Paese.
A 60 anni dalla nascita della Costituzione Italiana infatti l’art 39 che recita “l’organizzazione sindacale è libera”, appare sempre più, a causa dell’arroganza di CGIL CISL e UIL una delle tante chimere contenute nel dettato costituzionale.
In virtù della normativa vigente nel nostro Paese infatti, sono ammesse alla contrattazione per la stipula dei contratti nazionali pubblici solo le OO.SS. che all’interno del comparto superano la soglia del 5% come dato medio tra iscritti e voti presi alle RSU. Ma evidentemente la legge, visti i risultati elettorali conseguiti dalla RdB Cub in molti comparti, non ha risposto in pieno alla necessità di monopolio manifestata da CGIL CISL e UIL e per restringere sempre più ogni spazio di agibilità a chi parla una lingua diversa senza condizionamenti governativi o partitici, la triplice, con l’inevitabile complicità dell’Aran, ha inserito in tutti i contratti una norma che prevede che chi non li sottoscrive non può poi partecipare alla contrattazione integrativa di secondo livello: come dire che nel Parlamento italiano la parte sconfitta alle elezioni, ma eletta democraticamente dai cittadini, non ha diritto di intervenire sui successivi provvedimenti del Governo se prima non sottoscrive il programma della maggioranza uscita dalle elezioni!
E’ evidente la volontà, neanche tanto nascosta, di restringere tutti gli spazi di dissenso democratico, di tappare la bocca a chi parla la stessa lingua dei lavoratori; a chi lotta contro lo smantellamento della Pubblica Amministrazione, a chi si batte contro lo scippo delle pensioni e per un salario che restituisca dignità alla vita dei lavoratori di questo Paese. A chi si batte per una sanità pubblica che garantisca a tutti livelli di assistenza adeguati, per una scuola ed un’università pubblica capace di garantire a tutti la trasmissione della conoscenza; a chi si batte per una Pubblica Amministrazione al servizio non dell’impresa ma del cittadino e dei suoi bisogni.
Questa mattina la RdB firma i contratti ma appare evidente che il problema non è certo la firma o la non firma. Il problema vero, e che riguarda tutti, ancor di più in un momento di forte attacco ai diritti dei lavoratori, è quello della Democrazia, quella con la D maiuscola.
Per questo oggi la RdB manifesta in molte piazze d’Italia : per allargare ogni spazio, anche partendo dal più piccolo, in cui poter far sentire con sempre più forza la voce dei lavoratori.
Comunicato del 21 gennaio 2008(in allegato)
24 GENNAIO: GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE LA RdB P.I. RILANCIA L’INIZIATIVA SU DEMOCRAZIA SINDACALE – SALARIO – SMANTELLAMENTO P.A.
Il 24 gennaio p.v. alle ore 12 la RdB CUB Pubblico Impiego si recherà presso l’Aran per sciogliere, dopo aver consultato i propri iscritti e i lavoratori interessati, la riserva in merito alla stipula dei contratti nazionali dei comparti Ministeri e Parastato.
Intendiamo trasformare questa giornata in un giorno di mobilitazione di tutto il Pubblico Impiego per rilanciare l’intervento sindacale sul terreno della democrazia nei luoghi di lavoro, del salario e dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione.
La scomparsa sostanziale di democrazia sindacale sui posti di lavoro con l’esclusione dei delegati RSU, eletti direttamente dai lavoratori, dagli ambiti dove vengono effettivamente prese le decisioni e discriminazione del dissenso attraverso l’esclusione dalle trattative delle organizzazioni che, ancorché rappresentative, non firmano i contratti nazionali, attraverso questi meccanismi si sta facendo passare una modificazione in senso reazionario delle relazioni sindacali.
I contratti pubblici ormai scaduti e rinnovati, con ampio ritardo, solo per tre comparti su undici senza peraltro alcun recupero del potere d’acquisto del salario, la Finanziaria 2008 che non stanzia alcuna risorsa per il biennio 2008-09 mentre il governo e Cgil, Cisl e Uil si stanno accordando per portare da due a tre gli anni di vigenza dei contratti che, in assenza di un meccanismo automatico di adeguamento delle retribuzioni, significa ridurre in povertà chiunque abbia un rapporto di lavoro dipendente, peggio se pubblico.
L’accelerazione dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione, attraverso processi (già avviati) di privatizzazione e esternalizzazione dei servizi, accorpamento di Enti e soppressione di funzioni, chiusura di uffici periferici, produce nell’immediato la perdita di posti di lavoro con gravi ripercussioni sui dipendenti in termini di mobilità e in prospettiva la riduzione o il taglio di servizi sociali prima garantiti ai cittadini.
Sono previste iniziative sindacali sia a Roma, sotto l’Aran, che nelle principali città consistenti in presidi, assemblee cittadine, conferenze stampa e quant’altro sarà possibile mettere in campo per dare visibilità alla grave situazione che il Pubblico Impiego attraversa e che ha, ed avrà sempre più, profonde ripercussioni in tutta la società.
Comunicato stampa Rdb CUB Università
VENERDI’ 25 GENNAIO SI MOBILITANO LE RDB-CUB UNIVERSITÀ
PREVISTE INIZIATIVE IN DIVERSI ATENEI ITALIANI
Le RdB-CUB Università, dopo aver partecipato alla odierna mobilitazione nazionale del Pubblico Impiego per la democrazia sindacale, il salario e contro lo smantellamento della Pubblica Amministrazione, hanno indetto per domani, 25 gennaio, una giornata di mobilitazione negli atenei italiani.
Oggi una delegazione RdB-CUB Università ha preso parte alla manifestazione che si è svolta a Roma davanti alla sede ARAN, mentre nei posti di lavoro si è dato vita a una compagna di informazione e denuncia per il ripristino di un meccanismo automatico che garantisca un vero recupero salariale, per un modello contrattuale nazionale che tuteli i bisogni di tutti i lavoratori, per assicurare regole nuove in materia di democrazia e rappresentanza sindacale.
Domani negli atenei di Torino, Milano, Salerno, Reggio Calabria, si svolgeranno assemblee, presidi e volantinaggi per mettere in luce la gravità della condizione dei lavoratori tecnico-amministrativi: stretti tra i contratti che non vengono rinnovati e la chiusura delle Autorità Accademiche alle loro istanze più elementari, chiedono una equa distribuzione delle risorse tra docenza e lavoratori tecnico-amministrativi.
“Il contenimento dei fondi pubblici e il programma di sistematica riduzione della spesa per il personale hanno prodotto esternalizzazioni di servizi e la moltiplicazione del precariato negli atenei fino a toccare l’incredibile cifra di un quarto del personale”, ricorda Orazio Maccarone, delle RdB Università. “I fondi integrativi per il personale sono congelati al 2004, mentre si propaganda lo svuotamento del Contratto nazionale a favore dell’incentivazione nei posti di lavoro per una non ben definita meritocrazia”.
“Le RdB Università mantengono la mobilitazione indetta per domani perché non intendono rassegnarsi all'arroganza e alla prepotenza di una classe dirigente, politica e non, che umilia i lavoratori e li costringe ad aspettare che passi la tempesta”, prosegue Maccarone. “ In un momento di forte attacco ai diritti dei lavoratori, rivendichiamo una vera democrazia sindacale che restituisca, senza condizionamenti, rappresentanza al dissenso dei lavoratori”, conclude l’esponente RdB Università.
A TORINO PRESSO LA FEDERAZIONE REGIONALE RDB-CUB P.I ALLE ORE 12.00 DEL 24 GENNAIO, IN C.SO MARCONI 34 1° PIANO
E’ CONVOCATA UNA CONFERENZA STAMPA
A Torino, presso la Federazione Regionale, i delegati, eletti RSU del Pubblico Impiego riuniti in coordinamento regionale terranno una conferenza stampa per rilanciare l'intervento sindacale sul terreno della democrazia nei luoghi di lavoro, del salario e dei processi di destrutturazione della Pubblica Amminiztrazione.
Nel pomeriggio ci sarà un massiccio volantinaggio in tutti gli ospedali della città.
BENEVENTO. 24 GENNAIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DEL P.I.
CONTRO LA SOPPRESSIONE DEGLI UFFICI PROVINCIALI DEL M.E.F., per il RIPRISTINO DI UNA VERA DEMOCRAZIA SINDACALE, per il SALARIO
Nell’ambito della giornata di obilitazione dei lavoratrori del Pubblico Impiego fissata per giovedì 24 dalla RdB/CUB Pubblico Impiego , in quanto alle ore 12,00 la stessa si recherà presso l’Aran per sciogliere, dopo aver consultato i propri iscritti e i lavoratori interessati, la riserva in merito alla stipula dei contratti nazionali dei comparti Ministeri e Parastato, abbiamo inteso trasformare nella nostra provincia di Benevento, questa giornata in un giorno di mobilitazione di tutto il Pubblico Impiego per rilanciare l’intervento sindacale sul terreno della democrazia nei luoghi di lavoro, del salario e dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione.
Particolare attenzione è stata posta sulla questione della soppresione degli 80 uffici peroferici del Ministreo dell'Economia e delle Finanze, da attivsarsi in 40 provincie, e di cui Benevento, verosimilmente, viene ricompresa tra queste, il cui schema di regolamento ri rioranizzazione, nonostante l'attuale turbolenza politica e la probabile crisi di govenro, sarà presentato al preconsiglio dei Ministri previsto per oggi.
Noi riteniamo che questo è l'avvio concreto dello smantellamento della pubblica amministrazione.
Abbiamo preparato un volnantino che sarà distribuito durante il presidio organizzato sotto il Palazzo degli Uffici sito in via foschini, Benevento, palazzo che osptita i due Uffici del MEF e sede dell'INPDAP, anchesso oggetto di attenzione da parte di questa compagine governativa, visto che è in dirittura di arrivo, da parte del Ministro del Lavoro, il documento per la riforma degli Enti previdenziali.
Vogliamo dare, pertanto, risalto a queste questioni, nonchè alla questione di democrazia sindacale e salario.
Pertanto, ed al fine di dare una giusta infomazione alla collettività, all’utenza, ai cittadinini, la Federazione Provinciale RdB/CUB di Benevento ha convocato, durante l’assemblea indetta dei lavoratori del Dipartoimento Provinciale del MEF di Benevento, una conferenza stampa che siterrà presso la Direzione Provinciale dei Servizi Vari di Benevento sita al 3° Piano – Palazzo Uffici finanziari - via foschini Benevento alle ore 12,00, in cui verranno spiegate le ragioni della protesta.
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La giornata del 24 a Benevento
La giornata di mobilitazione messa in atto dalla RdB/CUB – Federazione di Benevento, nell’ambito della iniziativa nazionale di mobilitazione e di lotta dei lavoratori del Pubblico Impiego per affrontare e dibattere importanti temi quali lo smantellamento della P.A., la democrazia sindacale, il salario, ha sortito effetti di coinvolgimento allargato, momenti di discussione e condivisione dei punti salienti, riportando nella discussione generale gli altri elementi che emergono in questi giorni ed in modo particolare, in un'agenda sindacale già colma di impegni, quali la lotta al caro vita e alla precarietà, la disoccupazione, l’'emergenza rifiuti, la Sanità, l’Acqua, il diritto alla casa.
I momenti di confronto dei delegati RdB con i lavoratori si sono avviati alle ore 8,00 con il presidio e la distribuzione di volantini, sotto il palazzo degli uffici finanziari di Benevento, con cui si spiegavano e argomentavano i punti salienti al centro della mobilitazione.
Alle ore 11,00, gli stessi delegati RdB sono stati ricevuti, in delegazione, dal Capo del Dipartimento Provinciale del MEF di Benevento, al quale sono state rappresentate le ragioni della protesta generalizzata ed in particolare la questione dello smantellamento della P.A. che concretamente si avvia con l’attivazione del regolamento di riordino del ministero e che prevede la soppressione di 80 uffici in 40 province. Al riguardo la delegazione RdB ha consegnato un documento in cui si riportano in maniera dettagliata le attività e i servizi che vengono erogati alla collettività, stigmatizzando le ricadute in termini di arretramento sociale e di fruizione dei servizi da parte dei cittadini nonché la messa in mobilità di migliaia di lavoratori.
Alle ore 12,30 si è proseguiti con un’assemblea dei lavoratori, durante la quale si è tenuta una conferenza stampa, rilevando sul punto che le questioni poste come momenti di rivendicazione e di lotta – Smantellamento della P.A. – Salario e Democrazia Sindacale – in realtà, come si è potuto constatare, sono elementi concatenati tra di loro e per questo hanno assunto una unica valenza ed è per questo che dalla mobilitazione nazionale di oggi riparte la nostra azione per il 2008.
Pretendiamo che i salari siano tutelati attraverso una vera redistribuzione della ricchezza prodotta e non con una semplice detassazione, che poi andrebbe a sottrarre risorse a quei servizi pubblici che a nostro avviso sono invece da potenziare, anche come componente indiretta a garanzia del salario.
Abbiamo ribadito che presto torneremo in piazza contro la chiusura degli uffici territoriali del Tesoro, continuando così a contrastare lo smantellamento della Pubblica Amministrazione che danneggia lavoratori e cittadini.
La giornata del 24 a Catanzaro
Si è svolta oggi su Corso Mazzini a Catanzaro, davanti al Palazzo che ospita gli uffici dell’Agenzia del Territorio, del Demanio e della Ragioneria Provinciale, una breve manifestazione di lavoratori del pubblico impiego organizzata dalla RdB/Cub.
Una nutrita rappresentanza di lavoratori, ha distribuito ai passanti e agli utenti che entravano nei vari uffici, dei documenti che spiegano come le condizioni dei lavoratori pubblici, dipinti come dei fannulloni e privilegiati, siano, invece ormai, arrivate allo stremo.
Studi approfonditi, hanno, infatti dimostrato il contrario:
· con i 10 giorni di assenza all’anno i dati dei lavoratori pubblici e privati sono assai simili;
· in Italia i dipendenti pubblici lavorano 1.800 ore all’anno, contro le 1.391 dell’Olanda, le 1.436 della Germania e le 1.564 della Francia;
· gli stipendi, in compenso, grazie ad umilianti aumenti contrattuali sempre più irrisori che stanno spingendo milioni di famiglie verso la povertà, sono tra i più bassi d’Europa: in Italia un dipendente con il proprio stipendio arriva a riempire 10 carrelli della spesa, contro i 19 della Germania e 16 della Spagna.
La manifestazione, svoltasi contemporaneamente in tutta Italia, nella giornata in cui le RdB/Cub hanno deciso di apporre la “firma tecnica” ai contratti che non condividono affatto e che hanno giudicato assai negativamente, ha voluto essere anche una simbolica protesta contro la normativa sulla rappresentatività sindacale, già ampiamente restrittiva, che impedisce infatti a chi non firma i Contratti nazionali di poter partecipare ai livelli successivi di contrattazione.
Nel corso della manifestazione a Catanzaro, hanno, in particolare, fatto sentire la propria voce, i lavoratori delle Agenzie Fiscali (dogane, entrate e territorio), che dopo 25 mesi non hanno ancora un contratto. Per questo motivo, si stanno moltiplicando, in tutta la nostra regione varie iniziative, organizzate dalle RdB in tutti gli uffici fiscali, con assemblee ed iniziative di protesta.
25 gennaio 2008 - Il Manifesto
Contrattazione
I diritti sindacali secondo l'Aran
Protesta RdB Alla firma del contratto - non condiviso - si vedono vietare anche una nota di dissenso. Chi decide sulla rappresentanza sindacale?
Roma - (fr. pi.) Firma di contratto con problemi. Ieri mattina nella sede dell'aran (l'agenzia incaricata di negoziare i contratti nel settore pubblico, erano state convocate le RdB, che dovevano sciogliere la riserva apposta alla stipula dei contratti per i comparti ministeri e parastato. Il sindacato di base in questione è infatti titolato a partecipare alle trattative, visto che supera i paletti e gli sbarramenti opposti dalla «legge Bassanini» sulla rappresentanza sindacale. Ma è anche costretto, dal '98 in qui, a firmare anche i contratti che non condivide - praticamente tutti - per non perdere il diritto a partecipare alla contrattazione di secondo livello (nei singoli ministeri e nelle sedi locali). Non è una presenza marginale, visto che i limiti della Bassanini sono stati superati in almeno sette comparti della pubblica amministrazione (comprese università, ricerca, ecc).
Ieri mattina, perciò, era stato convocato un presidio davanti all'Aran, nella centralissima via del Corso, in contemporanea con una mobilitazione nazionale a favore della «democrazia sindacale». Al momento della firma la delegazione ha chiesto di poter allegare una nota - prassi comune, in caso di precedente «riserva» - in cui dichiaravano di «firmare il contratto solo per mantenere gli spazi di agibilità», pur non condividendo i testi. Una misura minima di autosalvaguardia, nei confronti di quei non pochi lavoratori che sono critici verso gli accordi.
Un dirigente dell'Aran ha però sventolato una delibera interna all'agenzia - mai comunicata peraltro alle stesse organizzazioni - in cui l'Aran stessa si arroga il diritto di accettare o no le «note» in base al loro contenuto: se «tecnico-giuridico» possono passare, altrimenti no. Inutili le proteste (si parlava comunque di contratto, non di calcio o di spettacoli), almeno fin quando non è intervenuto il presidente dell'agenzia, Massimo Massella Ducci Teri, che ha ammesso la nota.
Due ore di tira e molla per un atteggiamento preoccupante: possibile che fare sindacato sia diventata una corsa a ostacoli tra norme che sembrano dettate solo dalla volontà di impedire l'esercizio di un diritto costituzionale?
25 gennaio 2008 - L'Unione Sarda
Pubblico impiego. Ieri protesta a Cagliari dei Comitati di base
Statali, emergenza salari
di MARIANGELA LAMPIS
Cagliari - «È emergenza stipendi per i lavoratori del pubblico impiego». Ieri, nella giornata di mobilitazione nazionale indetta dalle Rappresentanze sindacali di base Cub, la Federazione del pubblico impiego ha dato vita a un sit-in in piazza del Carmine a Cagliari per rilanciare la «questione dei salari, che vede i lavoratori sempre più schiacciati dal crollo del potere d'acquisto. E non a caso abbiamo scelto di manifestare davanti alla sede del rappresentante in Sardegna del Governo». Enrico Rubiu, coordinatore regionale di Rdb-Cub, ha espresso la sua condanna sui «processi di destrutturazione della pubblica amministrazione» e puntato il dito contro «il contenuto degli ultimi contratti nazionali, che implicano forti penalizzazioni e stipendi inadeguati». Il presidio, organizzato in coincidenza con la firma dei contratti nazionali dei comparti Ministeri e parastato, gli enti pubblici non economici, ha rappresentato l'occasione per dare voce alla «richiesta di almeno 300 euro di aumento». Che non è stata recepita: «Purtroppo siamo stati costretti a sottoscrivere ugualmente i contratti, perché in caso contrario saremmo stati esclusi dalla contrattazione decentrata, ovvero quella azienda per azienda. La firma ha unicamente lo scopo di conservare la possibilità di proseguire nella nostra lotta per l'affermazione dei diritti dei lavoratori».
SALARI. Rubiu ha citato il rapporto Ubs (Unione delle banche svizzere) sul potere d'acquisto, elaborato in base al parametro dei carrelli della spesa da riempire in relazione agli stipendi. «Un dipendente pubblico tedesco riempie oltre 18 carrelli mentre in Italia si arriva solo a 10». Domenico Medici, coordinatore della Federazione pubblico impiego, ha messo in rilievo l'impossibilità di raggiungere gli obiettivi di recupero dell'inflazione ed espresso «preoccupazione per le frequenti esternalizzazioni dei servizi».
25 gennaio 2008 - Sardegna Oggi
Rdb pubblico impiego contro rinnovo contratto
Le rappresentanze di base (Rdb) del pubblico impiego della Sardegna, come quelle di tutta Italia, sono scese in piazza contro il rinnovo del contratto di settore. Il sindacato, che ha firmeto a Roma il contratto nazionale per ministeriali e paraministeriali con l'Aran, ha manifestato il suo dissenso per "l'emergenza salariale" con un sit in in piazza del Carmine, a Cagliari, davanti alla sede regionale del Rappresentante del Governo in Sardegna.
CAGLIARI - "Oggi andiamo a siglare il contratto perchè obbligati da un meccanismo che ti impone di apporre la firma anche se non si è d'accordo sui contenuti - hanno spiegato il coordinatore Rdb dell'Isola, Enrico Rubiu, e quello della Federazione del pubblico impiego, Domenico Medici - se non firmassimo, dopo che la maggioranza dei sindacati ha già sottoscritto l'accordo sulla base del memorandum dello scorso luglio, saremmo estromessi dalla contrattazione decentrata nei singoli ministeri o nelle singole realtà locali".
A fronte di un aumento medio salariale di 103 euro mensili, che scatterà con effetto retroattivo dal febbraio 2007, le rappresentanze sindacali di base chiedono che si arrivi ad un minimo di 300 euro "per stare almeno al passo con l'inflazione". L'ultimo contratto economico è scaduto il 31 gennaio 2005 ed il prossimo rinnovo sarà effettuato dopo un triennio sia per la parte normativa che quella economica.
In Sardegna i dipendenti del pubblico impiego sono circa 50.000 (tra cui trentamila negli enti locali compresa la sanità). Sono, invece, ottomila gli iscritti alle Rdb.
25 gennaio 2008 - La Nuova Sardegna
Pubblico impiego, Rdb contro il contratto
CAGLIARI - Le rappresentanze di base (Rdb) del pubblico impiego della Sardegna, come quelle di tutta Italia, sono scese in piazza contro il rinnovo del contratto di settore. Il sindacato, che oggi firmerà a Roma il contratto nazionale, ha manifestato il suo dissenso per «l’emergenza salariale» con un sit in in piazza del Carmine, davanti alla sede regionale del Rappresentante del Governo in Sardegna. «Oggi andiamo a siglare il contratto perchè obbligati da un meccanismo che ti impone di apporre la firma anche se non si è d’accordo sui contenuti - hanno spiegato il coordinatore Rdb dell’Isola, Enrico Rubiu, e quello della Federazione del pubblico impiego, Domenico Medici - se non firmassimo, saremmo estromessi dalla contrattazione decentrata nei singoli ministeri».
25 gennaio 2008 - Il Giorno
Gli infermieri precari vestiti da lavavetri protestano contro il contratto che latita
MILANO — CAMICI DA SALA operatoria e mascherine, più un secchio di acqua saponata e spugne: così alcuni infermieri lombardi si sono trasformati in lavavetri, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto, il precariato e l'annullamento dell'obbligo di riposo di 11 ore tra due turni di lavoro. La protesta si è svolta ieri durante un presidio organizzato dal Cub per il pubblico impiego, sotto il palazzo dell'assessorato regionale alla Sanità. Tra i partecipanti, infermieri ma anche vigili del fuoco e rappresentanti delle agenzie fiscali e doganali. Gli infermieri sono impegnati «in una campagna nazionale per il rinnovo del contratto - spiega Gianfranco Bignamini, sindacalista Cub della categoria - scaduto dal 31 dicembre 2005, per il cui rinnovo mancano i fondi nella Finanziaria 2008. E devono ancora darci gli arretrati dal gennaio 2006. Chiediamo alla Regione di dare più salario e dignità ai lavoratori, anche perché le aziende sanitarie stanno in piedi con il precariato».(E.F.)
24 gennaio 2008 - Ansa
STATALI: RDB CUB FIRMA CONTRATTO MINISTERI E PARASTATO
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - La Rdb Cub pubblico impiego ha deciso di apporre la propria firma in calce ai contratti per i comparti Ministeri e Parastato e lo farà successivamente alla consultazione dei lavoratori e degli organismi statutari. L'organizzazione ha però avviato oggi anche una giornata di mobilitazione nazionale, che vede diverse iniziative in numerose città italiane: a Roma si è svolto un presidio di fronte alla sede Aran, dove le RdB sono state convocate per sciogliere la riserva apposta alla stipula dei contratti. «Nonostante una valutazione assolutamente negativa dei contenuti contrattuali firmiamo per salvaguardare gli spazi di dissenso ed opposizione in un quadro di relazioni sindacali che sta scivolando sempre di più verso il fascismo» dichiara Giuliano Greggi della Direzione nazionale RdB P.I., secondo il quale «oltre ad una normativa sulla rappresentatività già ampiamente restrittiva si impedisce infatti a chi non firma i Contratti nazionali di partecipare ai livelli successivi di contrattazione. Recenti dispositivi limitano ulteriormente i margini di intervento sindacale e nuove modifiche restrittive - sostiene ancora il sindacalista - sono allo studio del Dipartimento per la Funzione Pubblica».
UNIVERSITÀ: RDB-CUB, DOMANI MOBILITAZIONE IN ATENEI
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Le RdB-Cub Università hanno indetto per domani, 25 gennaio, una giornata di mobilitazione negli atenei italiani. Nelle università di Torino, Milano, Salerno, Reggio Calabria, si svolgeranno assemblee, presidi e volantinaggi per mettere in luce «la gravità della condizione dei lavoratori tecnico-amministrativi». «Stretti tra i contratti che non vengono rinnovati e la chiusura delle Autorità Accademiche alle loro istanze più elementari - spiegano le Rdb in una nota - chiedono una equa distribuzione delle risorse tra docenza e lavoratori tecnico-amministrativi». «Il contenimento dei fondi pubblici e il programma di sistematica riduzione della spesa per il personale hanno prodotto esternalizzazioni di servizi e la moltiplicazione del precariato negli atenei fino a toccare l'incredibile cifra di un quarto del personale. I fondi integrativi per il personale - rileva la nota - sono congelati al 2004, mentre si propaganda lo svuotamento del Contratto nazionale a favore dell'incentivazione nei posti di lavoro per una non ben definita meritocrazia».
SANITÀ:LOMBARDIA,INFERMIERI LAVAVETRI PER RINNOVO CONTRATTO
(ANSA) - MILANO, 24 GEN - Camici da sala operatoria e mascherine, più un secchio di acqua saponata e spugne: alcuni infermieri lombardi si sono traformati in lavavetri per protestare contro il mancato rinnovo del contratto, il precariato e l' annullamento dell'obbligo di riposo di 11 ore tra due turni di lavoro. La singolare protesta si è svolta oggi a Milano durante un presidio organizzato dalla Confederazione unitaria di Base (Cub) per il pubblico impiego, sotto il palazzo dell' assessorato regionale alla sanità. Tra i partecipanti, circa 40 in tutto, molti infermieri ma anche alcuni vigili del fuoco e rappresentanti delle agenzie fiscali e doganali. Gli infermieri sono impegnati «in una campagna nazionale per il rinnovo del contratto - spiega Gianfranco Bignamini, rappresentante regionale Cub della categoria - scaduto dal 31 dicembre 2005, per il cui rinnovo mancano i fondi nella Finanziaria 2008. E devono ancora darci gli arretrati dal gennaio 2006. Chiediamo alla Regione di dare più salario e dignità ai lavoratori», anche perchè «le aziende sanitarie stanno in piedi con il precariato: nonostante un accordo regionale per assumere i precari, le aziende non lo hanno fatto se non in piccola parte». I rappresentanti degli infermieri, durante il presidio, hanno consegnato le loro richieste alla segreteria del direttore generale alla sanità Carlo Lucchina, che avrebbe già inviato una «lettera tassativa a tutte le aziende sanitarie - ha detto Bignamini - per far assumere tutti i precari».
24 gennaio 2008 - Omniroma
VIA DEL CORSO, PRESIDIO RDB CUB SOTTO SEDE ARAN
(OMNIROMA) Roma, 24 gen - «Un presidio del sindacato Rdb-Cub del Pubblico Impiego si è tenuto questa mattina sotto la sede dell'Aran in via del Corso per chiedere maggiore democrazia sindacale al tavolo delle trattative contrattuali. La manifestazione si è tenuta in occasione della firma tra i sindacati e l'Aran del contratto per i lavoratori dei ministeri e del parastato. »Saliremo anche noi per la firma - ha detto Cristiano Fiorentini della direzione nazionale Rdb Cub Pi - vogliamo sottolineare, però, che ci sentiamo costretti a farlo perchè se non avessimo accettato saremmo stati esclusi dal tavolo delle trattative del 2 livello contrattuale. Per questo, visto che in genere i rinnovi contrattuali vengono decisi tra Aran e Cgil, Cisl e Uil mentre agli altri viene chiesta soltanto la firma, chiediamo maggiore democrazia sindacale e spazi per l'espressione del dissenso«. Il presidio, formato da circa un centinaio di persone con bandiere del sindacato di base, si è svolto pacificamente.
24 gennaio 2008 - Agi
PUBBLICO IMPIEGO: RDB, MOBILITAZIONE CONTRO FASCISMO SINDACALE
(AGI) - Roma, 24 gen - Mobilitazione contro il fascismo sindacale e lo smantellamento della pubblica amministrazione e per un reale recupero salariale. E' l'iniziativa assunta, dopo il presidio all'Aran dove erano state convocate per sciogliere 'la riserva' apposta alla stipula dei contratti per i comparti Ministeri e Parastato, dalle Rdb-Cub del Pubblico Impiego che, in una nota, precisano "le ragioni per cui hanno deciso di apporre la propria firma successivamente alla consultazione dei lavoratori e degli organismi statutari". Nonostante, "una valutazione assolutamente negativa - afferma Giuliano Greggi della Direzione nazionale RdB - dei contenuti del contratto, firmiamo per salvaguardare gli spazi di dissenso e di opposizione in un quadro di relazioni sindacali che sta andando sempre piu' verso il fascismo". Infatti, "oltre ad una normativa sulla rappresentativita' gia' ampiamente restrittiva - precisa il dirigente - si impedisce a chi non firma i contratti nazionali di partecipare ai livelli successivi di contrattazione e dispositivi recenti limitano ulteriormente i margini di intervento sindacale e nuove modifiche restrittive sono allo studio del Dipartimento per la Funzione Pubblica". Insomma, "il ruolo dei Rsu, i rappresentanti direttamente eletti dai lavoratori, viene poi sempre piu' - spiega - svuotato di peso. Tutto questo, insieme all'attacco contro il Contratto nazionale, va a minare l'art 39 della Costituzione, di cui proprio quest'anno ricorre il sessantennale".
PUBBLICO IMPIEGO: PRESIDIO RDB/CUB A CAGLIARI PER I SALARI
(AGI) - Cagliari, 24 gen. - Giornata di mobilitazione anche in Sardegna per i lavoratori del pubblico impiego che aderiscono alla protesta, indetta a livello nazionale delle rappresentanze sindacali di base, per "l’emergenza salariale" della categoria.
In piazza del Carmine a Cagliari, i rappresentanti dell’organizzazione sindacale hanno organizzato stamane un presidio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vertenza contrattuale "al ribasso", che contrappone gli impiegati dei comparti enti locali, scuola e sanita’ al Governo e ai sindacati confederali. RdB/Cub accusa, infatti, Cgil Cisl e Uil di aver sottoscritto accordi che "penalizzano ulteriormente la capacita’ d’acquisto degli stipendi con incrementi di produttivita’ tutti a favore delle imprese e mai dei salari".
I 50.000 lavoratori del pubblico impiego dell’isola, intanto, attendono la firma del nuovo contratto, scaduto il 31 gennaio del 2005, che riconoscera’ aumenti di poco superiori ai 100 euro medi mensili lordi pro capite. "Firmiamo contro voglia le linee guida del contratto nazionale di lavoro con l’Aran - hanno spiegato Enrico Rubiu e Domenico Medici, rispettivamente coordinatori regionale e di categoria della federazione RdB/Cub - per garantirci, almeno in futuro, la possibilita’ di partecipare alle trattative sulla contrattazione decentrata. Non ci riconosciamo nei contenuti del rinnovo perche’ l’aumento di salario previsto non riesce a tenere il passo con l’inflazione".
Secondo l’organizzazione di categoria, dal 1993 ad oggi gli stipendi del pubblico impiego hanno perso circa 17.000 euro di potere d’acquisto. "Se un impiegato statale tedesco riesce con il suo salario a riempire 18 carrelli della spesa - hanno aggiunto i due sindacalisti - un suo pari livello, in Italia, ne riempie solo 10, con uno stipendio di poco superiore ai 1.000 euro al mese.
24 gennaio 2008 - EPolis nazionale
MOBILITAZIONE
Pubblico Impiego, RdB Cub in piazza
Democrazia sindacale, salario, destrutturazione della pubblica amministrazioni. Per questo le Rdb-Cub pubblico impiego si mobilitano oggi in varie città italiane.
24 gennaio 2008 - Il Gazzettino
AGITAZIONE UNITARIA
I lavoratori del Fisco protestano per rinnovare il contratto. Manifestazioni il 30 gennaio a Rialto e a Marghera
Venezia - (g.q.) Le agenzie fiscali veneziane si uniscono alle proteste per il rinnovo del contratto nazionale e la posizione di chiusura dell'Aran, l'agenzia che rappresenta la pubblica amministrazione nella contrattazione collettiva. Ad annunciare lo stato d'agitazione Cgil, Cisl, Uil, Salfi/Unsa, Flp, Rdb e Ugl; le sette sigle unite hanno indetto per il prossimo 30 gennaio una giornata d'agitazione. A Venezia, sul ponte di Rialto verrà organizzato un sit-in da parte dei lavoratori, mentre a Marghera, in via Fratelli Bandiera di fronte alla Guardia di Finanza, i manifestanti, con striscioni e bandiere, hanno previsto di attraversare in continuazione la strada.
Il contratto nazionale delle agenzie fiscali (ex-ministero delle Finanze che include dipendenti delle Agenzie delle Entrate, del Demanio, delle Dogane e del Territorio) risale a due anni fa e nelle proteste dei lavoratori è inclusa anche la richiesta di un aumento salariale pari a 115 euro lordi. «C'è una carenza di risorse economiche e di personale - spiega Nicola Lombardi della Flpl Cgil Venezia - che ha gravi ricadute e costringe i dipendenti a straordinari; mentre si tratta di dipendenti di un settore strategico per lo Stato, dato che si occupano del recupero del gettito fiscal».
Sotto accusa da parte delle sigle sindacali anche le disposizioni restrittive in materia di part-time e dei permessi per disabili previsti dalla legge 104, oltre alle trattenute in busta paga (quasi del 30 per cento) per chi si ammala. Alle iniziative locali dei dipendenti delle agenzie fiscali si associano quelle nazionali con assemblee di 15 minuti al principio della giornata lavorativa ed astensione dagli straordinari. Sono state già organizzate manifestazioni di fronte alla Prefettura per il trasferimento a Mestre dell'Ufficio Dogane da via Dante a via Banchina dell'Azoto, una sede, a detta dei dipendenti, irraggiungibile con i mezzi pubblici.
23 gennaio 2008 - Agg
PUBBLICO IMPIEGO: GIORNATA DI MOBILITAZIONE
ROMA (AGG) (427/2008) - Le Rdb-CUB Pubblico Impiego hanno indetto per il 24 gennaio una giornata di mobilitazione nazionale per rilanciare l’intervento sul terreno della democrazia sindacale, del salario e dei processi di destrutturazione che stanno investendo la Pubblica Amministrazione. Nelle principali città italiane si svolgeranno numerose iniziative: presidi, assemblee cittadine, conferenze stampa. Un’ampia partecipazione è prevista alla manifestazione di Roma, indetta davanti alla sede dell’Aran, dove le RdB-CUB P.I. si recheranno per sciogliere la riserva in merito alla stipula dei contratti nazionali dei comparti Ministeri e Parastato. Con questa iniziativa le RdB intendono porre l’accento sulla grave situazione che il Pubblico Impiego sta attraversando, che determina profonde ripercussioni in tutta la società. Una modifica in senso reazionario investe, secondo le RdB, le relazioni sindacali, attraverso l’esclusione dalle trattative delle organizzazioni che, pur rappresentative, non firmano i contratti nazionali e l’esclusione dei delegati RSU, eletti direttamente dai lavoratori, dagli ambiti dove vengono effettivamente prese le decisioni. I contratti pubblici ormai scaduti e rinnovati con ampio ritardo solo per 3 comparti su 11, senza peraltro alcun recupero del potere d’acquisto del salario; una Finanziaria 2008 che non stanzia alcuna risorsa per il biennio 2008-2009, mentre il governo si sta accordando con Cgil, Cisl e Uil per portare da 2 a 3 gli anni la vigenza dei contratti, determinano un complessivo impoverimento dei lavoratori. L’accelerazione dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione, attraverso già avviati processi di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi, accorpamento di Enti e soppressione di funzioni, chiusura di uffici periferici, produce, secondo le RdB, nell’immediato la perdita di posti di lavoro, ed in prospettiva la riduzione o il taglio di servizi sociali prima garantiti ai cittadini.
23 gennaio 2008 - Ansa
STATALI: DOMANI MOBILITAZIONE RDB-CUB, MANIFESTAZIONE A ROMA
(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Le Rdb-Cub pubblico impiego hanno indetto per domani una giornata di mobilitazione nazionale ''per rilanciare l'intervento sul terreno della democrazia sindacale, del salario e dei processi di destrutturazione che stanno investendo la pubblica amministrazione''. Lo annuncia una nota sottolineando che in varie citta' italiane saranno organizzati presidi e assemblee, mentre a Roma si terra' una manifestazione davanti alla sede dell'Aran, dove le Rdb-Cub incontreranno l'Agenzia sui contratti di ministeri e parastato. Con l'iniziativa di domani, le rappresentanze di base intendono porre l'accento sulla ''grave situazione che il pubblico impiego sta attraversando''. ''Una modifica in senso reazionario investe le relazioni sindacali - continua la nota - attraverso l'esclusione dalle trattative delle organizzazioni che, pur rappresentative, non firmano i contratti nazionali, e l'esclusione dei delegati Rsu, eletti direttamente dai lavoratori, dagli ambiti dove vengono effettivamente prese le decisioni''.
23 gennaio 2008 - La Nuova Sardegna
Venerdì manifestazione per il rinnovo del contratto
Sportelli aperti a singhiozzo in tutti gli uffici delle Entrate
CAGLIARI - I dipendenti delle agenzie fiscali sono sul piede di guerra: venerdì prossimo si ritroveranno sul marciapiede davanti alla Direzione regionale delle Entrate, in via Bacaredda, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da più di due anni. In una nota firmata da Cgil, Cisl, Uil, RdB e Salfi si spiega che «mentre per altri comparti del pubblico impiego i contratti sono stati chiusi, nelle agenzie fiscali gli aumenti salariali sono legati alla rinuncia a parte dei diritti. La protesta sarà articolata «fino allo sblocco della vertenza» con assemblee da svolgersi tutti i giorni in orario di sportello. I sindacati invitano poi i dipendenti ad astenersi da eventuali mansioni superiori «rispettando rigidamente le procedure previste per l’espletamento dei servizi di istituto».
22 gennaio 2008 - Viterbo città
Viterbo - Sindacato : Rdb Cub il 24 a Roma per i contratti nazionali Ministeri e Parastato
Il 24 gennaio p.v. alle ore 12 la RdB CUB Pubblico Impiego si recherà presso l’Aran per sciogliere, dopo aver consultato i propri iscritti e i lavoratori interessati, la riserva in merito alla stipula dei contratti nazionali dei comparti Ministeri e Parastato. Intendiamo trasformare questa giornata in un giorno di mobilitazione di tutto il Pubblico Impiego, dichiara Lino ROCCHI della Federazione RdB CUB di Viterbo, per rilanciare l’intervento sindacale sul terreno della democrazia nei luoghi di lavoro, del salario e dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione, ed i lavoratori Viterbesi vogliono fare la loro parte. La scomparsa sostanziale di democrazia sindacale sui posti di lavoro con l’esclusione dei delegati RSU, espressione diretta dei lavoratori, dagli ambiti dove sono effettivamente prese le decisioni ed il tentativo di "soppressione" del dissenso attraverso l’esclusione dalle trattative delle Organizzazioni Sindacali rappresentative che non firmano i contratti nazionali, sono dei meccanismi striscianti per far passare una modifica in senso reazionario delle relazioni sindacali. Dopo la "Melassa" dei nuovi partiti assorbi tutto, dichiara ROCCHI, si sta cercando di attuare il sindacato "uno e trino" anche "assorbi odori", con il gioco dei ruoli tra cgil, cisl e uil, che a turno, una volta plaudono a questo o quel governo, a questa o quella uscita di confindustria, e nello stesso tempo la contestano, per far sì che all’interno di questo "apparato digerente" si possa gestire senza troppi scossoni, il pur minimo segno di rabbia, delusione o dissenso che qualche lavoratore e cittadino italiano possano tentare di esprimere. I contratti pubblici rinnovati con ampio ritardo solo per tre comparti su undici, senza alcun recupero del potere d’acquisto del salario, la Finanziaria 2008 che non stanzia alcuna risorsa per il biennio 2008-09 mentre il governo e Cgil, Cisl e Uil si stanno accordando per portare da due a tre gli anni la durata dei contratti senza prevedere un meccanismo automatico di adeguamento delle retribuzioni ( tipo scala mobile), fanno parte, conclude ROCCHI, di un lungo processo di destrutturazione del pubblico impiego in particolare e di tutto il lavoro dipendente più in generale e significa ridurre in povertà chiunque abbia un rapporto di lavoro subordinato, peggio se pubblico. Questa è una sorta di vendetta o peggio ancora di svendita delle lotte dei lavoratori degli anni 70. Per questo noi il 24 saremo a Roma, sotto l’ARAN, per far capire e sostenere che i governi passano, ma i problemi dei lavoratori, dei cittadini, della parte sana dell’Italia restano.
Viterbo, 22 gennaio 2008 Federazione RdB CUB Viterbo (Lino ROCCHI)
22 gennaio 2008 - Gazzetta del Sud
Rdb/Cub
Ufficio Entrate, annunciato sciopero a breve
Catanzaro - Da oltre due anni il contratto è scaduto e il governo centrale non sembra avere nessuna fretta a rinnovarlo. Ecco perchè i dipendenti dell'Agenzia delle Entrate protestano. A darne l'annuncio è Luciano Vasta dell'esecutivo regionale del sindacato Rdb-Cub che ha tenuto un'assemblea del personale nei giorni scorsi. Secondo Vasta «il contratto è superato prima ancora d'essere firmato, visto che è riferito agli anni 2006 e 2007. I primi incontri interlocutori a Roma hanno messo in evidenza solo una volontà di peggiorare le condizioni lavorative dei dipendenti delle agenzie fiscali, di contro sono stati proposti aumenti di stipendio davvero irrisori». Ecco perchè «i lavoratori dell'ufficio delle entrate hanno votato all'unanimità una mozione presentata dalle RdB/Cub inviandone una copia al ministro Luigi Nicolais. «Nella mozione», spiega Luciano Vasta, «oltre alla richiesta della firma del contratto in tempi brevi con aumenti in linea con il costo della vita e migliori aspetti normativi, i lavoratori hanno annunciato una serie di iniziative di protesta per far arrivare al ministero la voce dei lavoratori lametini. Saranno predisposte nei prossimi giorni forme di protesta che provocheranno disagi ai clienti che per qualsia motivo dovessero raggiungere gli sportelli dell'ufficio Entrate cittadino.
22 gennaio 2008 - Lameziaweb
Ufficio Entrate, annunciato sciopero a breve
Lamezia - Da oltre due anni il contratto è scaduto e il governo centrale non sembra avere nessuna fretta a rinnovarlo. Ecco perchè i dipendenti dell'Agenzia delle Entrate protestano. A darne l'annuncio è Luciano Vasta dell'esecutivo regionale del sindacato Rdb-Cub che ha tenuto un'assemblea del personale nei giorni scorsi. Secondo Vasta «il contratto è superato prima ancora d'essere firmato, visto che è riferito agli anni 2006 e 2007. I primi incontri interlocutori a Roma hanno messo in evidenza solo una volontà di peggiorare le condizioni lavorative dei dipendenti delle agenzie fiscali, di contro sono stati proposti aumenti di stipendio davvero irrisori». Ecco perchè «i lavoratori dell'ufficio delle entrate hanno votato all'unanimità una mozione presentata dalle RdB/Cub inviandone una copia al ministro Luigi Nicolais. «Nella mozione», spiega Luciano Vasta, «oltre alla richiesta della firma del contratto in tempi brevi con aumenti in linea con il costo della vita e migliori aspetti normativi, i lavoratori hanno annunciato una serie di iniziative di protesta per far arrivare al ministero la voce dei lavoratori lametini. Saranno predisposte nei prossimi giorni forme di protesta che provocheranno disagi ai clienti che per qualsia motivo dovessero raggiungere gli sportelli dell'ufficio Entrate cittadino.
21 gennaio 2008 - Prima
ROMA: 24 GENNAIO RdB PUBBLICO IMPIEGO RILANCIA INIZIATIVA SU DEMOCRAZIA SINDACALE, SALARIO E SMANTELLAMENTO P.A.
(PRIMA) ROMA - Il 24 gennaio p.v. alle ore 12 la RdB CUB Pubblico Impiego si recherà presso l’Aran per sciogliere, dopo aver consultato i propri iscritti e i lavoratori interessati, la riserva in merito alla stipula dei contratti nazionali dei comparti Ministeri e Parastato. "Intendiamo trasformare questa giornata in un giorno di mobilitazione di tutto il Pubblico Impiego per rilanciare l’intervento sindacale sul terreno della democrazia nei luoghi di lavoro, del salario e dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione. La scomparsa sostanziale di democrazia sindacale sui posti di lavoro con l’esclusione dei delegati RSU, eletti direttamente dai lavoratori, dagli ambiti dove vengono effettivamente prese le decisioni e discriminazione del dissenso attraverso l’esclusione dalle trattative delle organizzazioni che, ancorché rappresentative, non firmano i contratti nazionali, attraverso questi meccanismi si sta facendo passare una modificazione in senso reazionario delle relazioni sindacali. I contratti pubblici ormai scaduti e rinnovati, con ampio ritardo, solo per tre comparti su undici senza peraltro alcun recupero del potere d’acquisto del salario, la Finanziaria 2008 che non stanzia alcuna risorsa per il biennio 2008-09 mentre il governo e Cgil, Cisl e Uil si stanno accordando per portare da due a tre gli anni di vigenza dei contratti che, in assenza di un meccanismo automatico di adeguamento delle retribuzioni, significa ridurre in povertà chiunque abbia un rapporto di lavoro dipendente, peggio se pubblico. L’accelerazione dei processi di destrutturazione della Pubblica Amministrazione, attraverso processi (già avviati) di privatizzazione e esternalizzazione dei servizi, accorpamento di Enti e soppressione di funzioni, chiusura di uffici periferici, produce nell’immediato la perdita di posti di lavoro con gravi ripercussioni sui dipendenti in termini di mobilità e in prospettiva la riduzione o il taglio di servizi sociali prima garantiti ai cittadini. Sono previste iniziative sindacali sia a Roma sotto l’Aran, che nelle principali città consistenti in presidi, assemblee cittadine, conferenze stampa e quant’altro sarà possibile mettere in campo per dare visibilità alla grave situazione che il Pubblico Impiego attraversa e che ha, ed avrà sempre più, profonde ripercussioni in tutta la società".
21 gennaio 2008 - Omniroma
LAMEZIA TERME: PROTESTANO LAVORATORI AGENZIA DELLE ENTRATE
(ASCA) - Lamezia Terme (Cz), 21 gen - Si e' svolta, nella sede dell'Agenzia delle Entrate di Lamezia Terme (Cz), l'assemblea dei lavoratori, promossa dalle RdB/Cub. Il tema dell'assemblea e' stato quello del mancato rinnovo del Contratto Collettivo nazionale di lavoro. Da 25 mesi, infatti, il contratto e' scaduto e il governo non sembra avere nessuna fretta a rinnovarlo; il contratto, tra l'altro, e' gia' superato prima ancora di essere firmato, visto che e' riferito agli anni 2006-2007. I primi incontri interlocutori che si sono svolti a Roma, - si legge in una nota - hanno messo in evidenza solo una volonta' di peggiorare le condizioni lavorative dei dipendenti delle Agenzie Fiscali, mentre di contro sono stati proposti aumenti stipendiali davvero irrisori. I lavoratori delle Entrate di Lamezia hanno votato all'unanimita' una mozione, presentata dalle RdB/Cub, inviandone una copia al Ministro Nicolais. Nella mozione, oltre richieste della firma del contratto in tempi brevi con aumenti in linea con il costo della vita e migliori aspetti normativi, i lavoratori hanno annunciato una serie di iniziative di protesta per far arrivare al Ministro la voce dei lavoratori lametini.
21 gennaio 2008 - Il Giornale di Calabria
Agenzia delle entrate: "rinnovare il contratto"
LAMEZIA TERME - Il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro della categoria è stato al centro di un’assemblea convocata dal sindacato Rdb-cub dei lavoratori dell’Agenzie delle entrate di Lamezia Terme al termine della quale sono stati preannunciati disagi nei prossimi giorni per gli utenti della città. "Da 25 mesi - è scritto in un comunicato - il contratto è scaduto e il governo non sembra avere nessuna fretta a rinnovarlo". I lavoratori dell’Agenzia delle Entrate di Lamezia hanno votato all’unanimità una mozione presentata dalle Rdb-Cub, inviandone una copia al ministro Nicolais. Nella mozione, oltre richieste della firma del contratto in tempi brevi con aumenti in linea con il costo della vita e migliori aspetti normativi, i lavoratori hanno annunciato una serie di iniziative di protesta "per far arrivare al ministro la voce dei lavoratori lametini". Al riguardo sono state preannunciate varie iniziative tra cui la convocazione di brevi assemblee quotidiane, con uffici chiusi in quella fascia oraria, lo sciopero bianco con applicazione letterale dei regolamenti e delle norme, rifiuto di mettere a disposizione dell’amministrazione la propria auto per effettuare le verifiche esterne.