QUESTIONE SALARIALE E CONTRATTI PUBBLICI
Ormai è sotto gli occhi di tutti che la questione salariale è una bomba ad orologeria pronta a deflagrare.
L’allarme di Bankitalia sulla perdita del potere d’acquisto dei salari è solo l’ultima denuncia proveniente da fonti istituzionali di un fenomeno che la RdB/CUB denuncia da ormai troppi anni.
L’introduzione dell’Euro, la politica di “moderazione salariale”, il taglio al Welfare e tutte le scelte di politica economica fatte dai governi degli ultimi 20 anni hanno portato a questa situazione ormai non più sostenibile da parte di milioni di famiglie a “reddito fisso”.
In questo panorama vanno inquadrati i mancati rinnovi contrattuali per i lavoratori di 7 comparti pubblici su 10 (Sanità, Autonomie Locali, Università, Ricerca, Agenzie Fiscali, Afam e Presidenza del Consiglio) scaduti da ormai da 25 mesi.
Per questi lavoratori i dati forniti da Bankitalia vanno rivisti in peggio e le percentuali di perdita del potere d’acquisto del reddito segnano un picco che va ben al di sotto delle tabelle illustrate da Draghi riportando il reddito reale per questi lavoratori ai livelli del 1990.
E non può essere la crisi di governo la foglia di fico che copre l’inadempienza contrattuale visto che gli stanziamenti per il rinnovo del biennio 2006-2007 sono stati “completati” con la Finanziaria 2008 e quindi per la chiusura dei contratti si tratta di ordinaria amministrazione, altra cosa è il rinnovo del quadriennio normativo 2006-2009 che ha bisogno di un interlocutore governativo in grado di aprire un confronto di carattere programmatico su modifiche normative di spessore con un ripensamento sulle scelte di politica economica e Welfare che il futuro governo dovrà operare per affrontare l’emergenza salariale.
La RdB /CUB Pubblico Impiego ritiene non più rinviabile l’immediata definizione della parte economica dei contratti pubblici e lo stralcio della parte normativa da trattare con il secondo biennio economico (la stessa soluzione adottata dal governo Prodi nello scorso dicembre per il rinnovo del contratto dei Vigili del Fuoco).
Su questa proposta la RdB /CUB ha avviato il confronto con il Dipartimento per la Funzione Pubblica e Aran che verrà supportato da iniziative e mobilitazioni dei lavoratori su tutto il territorio nazionale.