LAVORO, UNA CONTRORIFORMA DISASTROSA. 20 MARZO, GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE, iniziative in tutto il Paese

In allegato il volantino

Nazionale -

L'Esecutivo nazionale USB, riunitosi a Roma il 16 marzo 2012, ha affrontato la questione dell'ormai certa adesione di tutte le confederazioni concertative alla disastrosa riforma del mercato del lavoro, degli ammortizzatori sociali e  alla  scomparsa della tutela dai licenziamenti discriminatori (art.18 dello Statuto dei Lavoratori).

L'Esecutivo USB ritiene questa la naturale conclusione di un processo degenerativo della funzione di tali confederazioni, processo avviato da molto tempo e che oggi si palesa definitivamente con la consegna del movimento dei lavoratori nelle mani dei padroni, dell'Unione Europea, delle banche, del mercato.

 

L'Esecutivo nazionale ritiene indispensabile avviare tutte le mobilitazioni possibili e necessarie, anche in relazione con le altre organizzazioni sindacali conflittuali, per contrastare questo epilogo, cominciando con la giornata di mobilitazione del 20 marzo in tutto il Paese in occasione dell'incontro tra Monti e le confederazioni complici.

 

L'Esecutivo nazionale mette anche in guardia tutti dall'immaginare una qualsiasi partecipazione ad eventuali referendum a posteriori che si intendessero praticare per sancire con una formale adesione da parte dei lavoratori le scelte scellerate poste in essere.

 

L'Esecutivo USB ritiene anche importante la riuscita della manifestazione nazionale del 31 marzo a Milano promossa dal Comitato NO DEBITO, che può rappresentare, per i contenuti, per le adesioni e per il momento in cui si colloca, un'occasione di rilancio del movimento di classe nel Paese. A tal fine l'Esecutivo nazionale USB lancia un appello a tutta l'organizzazione affinché si mobiliti per garantire la massima partecipazione alla manifestazione di Milano.

 

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NO ALLA ROTTAMAZIONE DELL’ART. 18 - NO ALLA CONTRORIFORMA FORNERO - NO AL WELFARE DEI MISERABILI

Siamo di fronte ad una capitolazione dei sindacati complici dove in “cambio” dello smantellamento dell’art. 18 sulla tutela dai licenziamenti illegittimi si “concede” la riduzione delle tutele per chi rimane disoccupato, con una riduzione – nella durata e nell’assegno - del trattamento di mobilità e di CIGS per circa un milione di lavoratori.

Un regalo alla Confindustria, al Governo Monti e a Marchionne
un attacco scellerato ai lavoratori e disoccupati

La CGIL, insieme a CISL e UIL, in pochi mesi ha concesso al Governo Monti di smantellare decenni di conquiste democratiche del movimento dei lavoratori, dalle pensioni allo statuto dei lavoratori; ha concesso di realizzare, a partire dall’accordo del 28 giugno scorso, quelle che erano i progetti del padronato ben chiariti dalla vicenda FIAT.

Abbiamo assistito ad un teatrino di “incontri utili”, di dichiarazioni provocatorie da parte del Ministro Fornero, con tanto di contro risposte e ammiccamenti da parte della Camusso, di Bonanni e di Angeletti.

Un tavolo nato, fin dall’inizio, non per estendere le tutele di fronte alla crisi ma per regalare ai padroni nuovi strumenti di ricatto e maggiore libertà di sfruttamento sui lavoratori.

Parlano di estensione delle tutele mentre invece tagliano indennità di mobilità, CIGS e cassa in deroga, parlano di “manutenzione” dell’art. 18 mentre vogliono regalare ai padroni maggiore libertà di licenziare, i quali potranno, “inventandosi” generici motivi economici, sbarazzarsi dei lavoratori scomodi al prezzo – se condannati dal Giudice - di soli 2 anni di stipendio.

La CGIL di Camusso, più sensibile agli interessi politici di Monti-Bersani-Alfano-Casini che alle esigenze dei lavoratori e dei disoccupati, si prepara a firmare e far ingoiare un accordo irresponsabile e scellerato come fosse la soluzione migliore per i lavoratori e i settori popolari già massacrati dalla crisi.

 

NON LASCIAMOLI FARE!
CONTRO QUESTO INFAME ACCORDO AMMAZZA TUTELE
MARTEDI’ 20 MARZO
GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE