IL 28 MARZO A BRUXELLES, IL 31 A MILANO. In piazza contro l'Europa delle banche e il governo Monti, per difendere art. 18, condizioni di lavoro e diritto di sciopero -aggiornamenti, foto, video da Bruxelles-

Oggi a Bruxelles l’Unione Sindacale di Base, unitamente ad alcuni tra i più importanti sindacati europei dei trasporti, partecipa alla manifestazione internazionale che si terrà in Place de Luxembourgh, dalle ore 13 alle ore 16.

La manifestazione è indetta per protestare contro le politiche dell'Unione Europea, che sostengono le privatizzazioni, le liberalizzazioni, il dumping sociale, l’outsourcing e gli attacchi alle condizioni di lavoro e ai diritti di tutti i lavoratori; come pure al diritto di sciopero, rispetto al quale si sta lavorando a provvedimenti di forte limitazione a livello europeo.

Sabato 31 marzo sarà poi la volta della grande manifestazione di Milano, promossa dal Comitato NO Debito, da USB e da decine sindacati, partiti, movimenti e associazioni, contro il governo Monti, le sue politiche di difesa degli interessi di banche, padroni e finanza e l'attacco alle condizioni dei lavoratori ed ai loro diritti. L'appuntamento a Milano è alle ore 14.00 in Piazza delle Medaglie D'Oro, da cui con partirà il corteo diretto in piazza affari.

Due appuntamenti importanti uniti da obiettivi comuni: costruire una forte opposizione sindacale e sociale, respingere l'attacco all'articolo 18, alle condizioni dei lavoratori e al diritto di sciopero, contro la politica delle privatizzazioni e per costruire, in Italia ed in Europa, una valida alternativa a chi sta operando contro gli interessi del 99% della popolazione.


Aggiornamento da Bruxelles, ore 12,30:

Sta iniziando in questi minuti il presidio  a Bruxelles dell’Unione Sindacale di Base, unitamente ad alcuni tra i più importanti sindacati europei dei trasporti, di fronte al Place de Luxembourg.
La manifestazione è indetta per protestare contro le politiche dell'Unione Europea, che sostengono le privatizzazioni, le liberalizzazioni, il dumping sociale, l’outsourcing e gli attacchi alle condizioni di lavoro e ai diritti di tutti i lavoratori; come pure al diritto di sciopero, rispetto al quale si sta lavorando a provvedimenti di forte limitazione a livello europeo.