L'AQUILA: CAMPO BASE DEI VIGILI DEL FUOCO EDIFICATO SOPRA UNA DISCARICA DI VELENI

RdB P.I. VVF: il 18 febbraio in piazza per una nuova protezione civile e per rivendicare il diritto a non essere avvelenati sul lavoro

L'aquila -

Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L’Aquila, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Da mesi “gli angeli del terremoto” sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi.

A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un’operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall’aspetto inquietante. Dall’Apat la preoccupante conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco.

“Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica”, denuncia Antonio Jiritano  della RdB VVF. “Ormai siamo all’epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto a l’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!”.

“Non ci basta lo stralcio della protezione civile S.p.A. vogliamo un’altra protezione civile, che non si occupi di grandi eventi ma delle vere emergenze sul territorio. Vogliamo che in questa nuova struttura, pensata per le necessità della cittadinanza, i Vigili del fuoco ricoprano un ruolo centrale svolgendo il soccorso tecnico urgente con risorse, personale e mezzi degni di un paese civile. Per questo il 18 confermiamo la nostra mobilitazione, e saremo in piazza di Monte Citorio per un no bertolaso day  in cui rivendicheremo anche il nostro diritto a non essere avvelenati sul lavoro”.

 

 

 

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17 febbraio 2010 - Il Centro

Allarmante denuncia del sindacato Rdb dei vigili del fuoco
«Il campo base di Monticchio realizzato su rifiuti tossici»

L’AQUILA - Il campo base dei vigili del fuoco a Monticchio sarebbe stato realizzato su una discarica di rifiuti tossici. Lo denuncia il sindacato Rdb- Vigili del fuoco. «Il rischio» si afferma in una nota «è che si lavori in un sito «dove giacciono sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi». A fare la scoperta sono stati gli stessi vigili di stanza a Monticchio che, in un’operazione di livellamento del terreno, hanno visto emergere contenitori dall’aspetto inquietante. «Dall’Apat», si legge ancora nella nota «la conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco». «Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio é tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica», denuncia Antonio Jiritano della RdB-Vvf. «Ormai», sostiene, «siamo all’epilogo delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto all’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere in mezzo ai veleni».(g.g.)


17 febbraio 2010 - Primadanoi

Campo base dei vigili del fuoco sopra una discarica di veleni

L'AQUILA - Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L’Aquila, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Da mesi "gli angeli del terremoto" sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi. A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un’operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall’aspetto inquietante. Dall’Apat la preoccupante conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco. «Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica», denuncia Antonio Jiritano della RdB dei Vigili del Fuoco. «Ormai siamo all’epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto a l’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui». «Non ci basta lo stralcio della protezione civile S.p.A. – sottolinea Jiritano – vogliamo un’altra protezione civile, che non si occupi di grandi eventi ma delle vere emergenze sul territorio. Vogliamo che in questa nuova struttura, pensata per le necessità della cittadinanza, i Vigili del fuoco ricoprano un ruolo centrale svolgendo il soccorso tecnico urgente con risorse, personale e mezzi degni di un paese civile». Per questo il 18 i vigili confermano la mobilitazione e annunciano che saranno in piazza di Montecitorio per un no Bertolaso day «in cui rivendicheremo anche il nostro diritto a non essere avvelenati sul lavoro», conclude il dirigente RdB.


17 febbraio 2010 - Arezzo Notizie

Abruzzo: campo dei Vigili del Fuoco su terreno inquinato?
Interrogazione di Donella Mattesini su campo che ospita i VVFF di Toscana, Umbria e Friuli

Interrogazione di Donella Mattesini e di altri deputati Pd ai Ministri di ambiente, salute, lavoro e al Sottosegretario alla Protezione civile. Il tema è la possibile pericolosità del terreno che ospita il campo dei Vigili del Fuoco che operano nelle zone terremotate dell’Abruzzo. Il sito è quello della ex Agriformula a Montecchio, in provincia dell’Aquila. 15.000 metri quadrati dei quali il campo nazionale dei Vigili del Fuoco ne occupa 5.000. Una struttura che venne inaugurata nel novembre dello scorso anno alle presenza del Capo del Corpo Nazionale, Antonio Gambardella e del Capo compartimento, Prefetto Francesco Paolo Tronca.
"Il campo – ricorda Donella Mattesini nell’interrogazione - supera il concetto delle altre emergenze ed è considerato strategico e sperimentale, destinato quindi a durare nel tempo e capace di ospitare in modo del tutto autonomo fino a 200 Vigili del Fuoco delle regioni di Toscana, Umbria e Friuli Venezia Giulia. Il campo è però stato organizzato su un’area che ospitava l’Azienda Agriformula che produceva in quel sito sostanze diserbanti ed altre ad alto contenuto tossico. L’area in cui è situato il campo risulta essere inquinata e vi è stata riscontratala presenza di alcuni composti chimici pericolosi tra cui tetraconazolo, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Risulta poi che già prima del terremoto del 6 aprile 2009, il NIPAF (Nucleo Investigativo Provinciale del Corpo forestale dello Stato) stava portando avanti dei rilevamenti atti ad accertare il grado di pericolosità di quei luoghi. Sembra infatti risultare che sul sito dell’ex Agriformula, vi siano interramenti di rifiuti tossici così come accertato dalla Polizia Giudiziaria con dettagliati atti di indagine, trasmessi alla Autorità Giudiziaria presso la Procura dell’Aquila, oltreché alla Regione, alla Provincia ed al comune dell’Aquila". Nell’interrogazione si ricorda quindi che la Conferenza dei Servizi convocata dal Comune dell’Aquila il 9 dicembre 2009, aveva "deciso di procedere per la verifica di stato ambientale; che a seguito di questa riunione era stata notificata ai Vigili del Fuoco una copia verbale "ai fini delle determinazioni di loro competenza" e che tale comunicazione non ha prodotto nessun effetto, visto che ancora oggi i vigili del Fuoco soggiornano in quel Campo e non ci sono ipotesi di spostamento". Donella Mattesini e gli altri parlamentari del Pd (Mariani, Realacci, Gatti, Giaconelli e Ceccuzzi) chiedono quindi di sapere "come mai quando è stata decisa la localizzazione del Campo dei Vigili del Fuoco non è stato tenuto conto della pericolosità di quell’area, esponendo gli stessi vigili del fuoco a rischi pesanti per la loro salute e se sono previste analisi cliniche per verificare eventuali danni alla salute per coloro che vi hanno soggiornato, così come già fatto per i Vigili del Fuoco intervenuti in situazioni di soccorso a rischio chimico. Infine quanto è costata l’installazione del Campo e cosa intenda fare il Governo ed in che tempi, per assicurare lo spostamento del Campo al fine di salvaguardare la salute dei Vigili del Fuco che vi soggiornano".


17 febbraio 2010 - La Vera Cronaca

Vigili del Fuoco, il sindacato Rdb: noi emarginati e dimenticati
di Pierfrancesco Palattella

La situazione dei Vigili del Fuoco è negli ultimi tempi salita alla ribalta nei dibattiti del nostro paese e non sempre per argomenti da cui questo storico Corpo possa trarre effettivo vantaggio. Oltre ai conflitti di competenze con altri organismi, primo tra tutti la Protezione Civile, ed il rischio di veder quest'ultima trasformata in Spa, spauracchio che sembra definitivamente allontanato, ultima in ordine di tempo è la notizia dello scandalo circa la permanenza a loro insaputa, durante il lavoro svolto a l'Aquila, in un alloggio ricavato su una discarica di rifiuti tossici; come dire, non il giusto trattamento per chi era sul luogo del terremoto a portare aiuti e conforto. In previsione anche di una manifestazione di protesta prevista per il 18 febbraio, sotto la sede del Parlamento, organizzata dal sindacato di base Rdb che rappresenta circa il 12% di tutti i sindacalizzati dei vigili del fuoco, abbiamo voluto approfondire il tema per mettere in risalto le problematiche lamentate; a rispondere alle nostre domande è il sig. Antonio Iritano, vigile del fuoco della direzione nazionale Rdb.
Iniziamo dall'ultima notizia; a l’Aquila i Vigili del Fuoco hanno alloggiato sopra una discarica di rifiuti tossici a loro insaputa. Come può essere successo?
Diciamo che questa è soltanto l’ultima indignazione in ordine temporale tra le tante, una cosa che tutti sapevano e nessuno ci ha detto; il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L’Aquila, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Per mesi siamo stati collocati a nostra insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente. A fare la scoperta sono stati alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un’operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall’aspetto inquietante. Dall’Apat la preoccupante conferma: si tratta di sostanze chimiche di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco.
Qual è ad oggi la situazione dei Vigili del Fuoco dal punto di vista di personale e mezzi?
Per far capire meglio come siamo messi, vorrei partire dal 6 Aprile, giorno del terremoto e della nostra partenza per l’Aquila da tutta Italia con mezzi mai revisionati nè controllati; questo perchè, purtroppo, i tagli del Governo sono stati anno per anno sempre più pesanti e ci hanno portato a tale condizione. Basti pensare che la metà dei suddetti mezzi con cui siamo partiti per l’Aquila non è mai arrivata, si è fermata per strada. Inoltre appena giunti sul luogo del disastro, abbiamo lavorato 48 ore senza che nessuno ci curasse in qualche modo o ci desse il minimo supporto, anche una semplice tazza di tè; abbiamo dovuto aspettare ben 3 giorni per iniziare a vedere qualcosa.
Una volta tornati da l’Aquila come è cambiata la vostra situazione?
Quando eravamo a l’Aquila abbiamo avuto elogi a non finire da parte del Governo, anche troppi; l’unica preoccupazione nostra in quel momento era di ottenere, una volta finita l’emergenza, soltanto una medaglia ed una pacca sulla spalla. Bene, oggi a distanza di un anno posso dire che abbiamo avuto soltanto la medaglia, neanche la pacca sulla spalla. Ci troviamo con gli stessi mezzi che avevamo in dotazione il 6 Aprile e voglio sottolineare che abbiamo provveduto a ripararli con mezzi di fortuna; uomini per l’organico neanche a parlarne, arrivano con il contagocce; contratto di lavoro fermo da 2 anni; busta paga quantomeno non all’altezza del lavoro che svolgiamo. La nostra preoccupazione è che nella prossima emergenza ci troveremo in situazioni peggiori di quelle attuali. Non abbiamo nè soldi nè personale per svolgere attività di prevenzione, e tutto questo naturalmente a causa dei tagli.
Vi siete lamentati spesso del comportamento del Governo. In cosa vi siete sentiti abbandonati?
Va certamente rimarcato come, in questa fase di incertezza, ci si è messo anche il governo con due o tre modifiche strutturali per lo meno discutibili; esempio, all’interno del Ministero dell’ Ambiente ha costituito un ‘Commissariato per le Emergenze Ambientali, Patrimoniali ed Artistiche’. Pensare che noi a l’Aquila abbiamo fatto quello che avete visto, ricostruito quasi il paese, tutto il recupero artistico possibile. E dopo tutto questo creano una struttura parallela con una nuova cabina di regia per gestire la manovalanza che rimane comunque, è bene precisarlo, quella fornita dei vigili del fuoco stessi.
In questi giorni si è parlato molto anche dei vostri rapporti con la Protezione Civile e della possibilità di trasformare questa in Spa: qual è la situazione?
La storia della protezione civile Spa ha influito senza dubbio sul nostro Corpo; attenzione però, la modifica alla legge che nega la trasformazione in Spa è soltanto un grande bluff, perchè si rinuncia solo alla nascita del Consiglio di Amministrazione che si dovrebbe creare in caso di Spa, ma non si va a toccare la parte della gestione grandi eventi. Noi dal 2001 denunciamo questa situazione ma nessuno ci ha mai ascoltato. La protezione civile ha assorbito nel tempo alcuni provvedimenti che erano propri dei vigili per giustificare questi grandi eventi; ad esempio, un incidente ferroviario diventa un grande evento ed è competenza adesso della protezione civile. Sono state accorpate molte attività che erano prerogativa loro con quelle dei vigili e noi diventiamo così sempre più isolati, soltanto una semplice manovalanza.
Il recente annuncio della cancellazione del provvedimento che proponeva la trasformazione della protezione civile in Spa quindi non basta?
Il problema reale è, ripeto, che con la gestione dei grandi eventi sono state sottratte competenze ai vigili. Quindi pur eliminando la Spa per noi non cambia nulla; continuiamo comunque ad essere emarginati.
Avete indetto una manifestazione di protesta il 18 Febbraio, con una mobilitazione davanti al Parlamento. Cosa sperate di ottenere?
Vogliamo innanzitutto porre l’accento sulla necessità di stabilire che l’emergenza è competenza esclusiva di noi vigili; poi possono fare Spa o quello che vogliono, però il ruolo dei vigili non può e non deve venir meno. Per concludere, noi ci siamo sempre definiti il braccio operativo del cittadino comune; ci piacerebbe continuare ad essere considerati così anche in futuro.


17 febbraio 2010 - Terra

La Protezione civile è terremotata. Ma i guai de L’Aquila continuano
di Diego Carmignani

ABRUZZO. Il sindaco Cialente, quasi un anno dopo il sisma, avvia una «fase di ascolto dei cittadini per la ricostruzione del patrimonio edilizio». La denuncia di Sel: 5.000 mq di parco urbano concessi alla Curia senza il parere degli aquilani. Se la Protezione civile fosse una squadra di calcio, il suo impegno a l’Aquila sarebbe una finale mondiale vinta con prepotenza, ma successivamente annullata per uso di doping. Sul dopo sisma, ora che ad essere terremotato è il dipartimento di Bertolaso, si sono staccati i riflettori. Il sindaco Cialente, che ha gridato «sciacalli» a chi in quella tragica notte pensava a lucrare sulle disgrazie altrui, afferma in questi giorni che la ricostruzione sta procedendo rapidamente, dimenticando però le 10mila persone ospitate dentro caserme militari e in alberghi della costa e la totale inagibilità del centro storico abbandonato a se stesso. In merito, proprio ieri il primo cittadino ha voluto dare un timido segnale che sa di affrancamento dalla militarizzazione bertolasiana, a quasi un anno dal terremoto però: «L’amministrazione comunale ritiene necessario avviare una fase di ascolto sulle proposte di aggregazione già in atto o in corso di formazione in tutto il territorio. è nostra volontà favorire la più ampia partecipazione dei cittadini e dare rapido riscontro al vivo interesse dimostrato ad avviare la ricostruzione del patrimonio edilizio danneggiato dal sisma». Nel messaggio si mettono in guardia gli aquilani da iniziative private promosse da imprese, a caccia di qualche commessa che illuda magari i proprietari. Forti dubbi su chi debba agire e come vada riedificata l’Aquila sono stati espressi, sempre nella giornata di ieri, anche da un esponente di Sinistra, ecologia e libertà. L’oggetto in questione è il progetto simbolo chiamato "Forza l’Aquila", un parco urbano con tanto di auditorium che sorgerà in Piazza d’Armi. Per la sua realizzazione la giunta comunale ha concesso, tramite delibera, la bellezza di 5.000 metri quadrati alla Curia aquilana. Decisioni concrete e non provvisorie, sottolinea Sel, che porteranno attività commerciali e direzionali realizzate da privati su suolo pubblico, impegnando circa due milioni di euro del bilancio e non coinvolgendo quella cittadinanza tenuta in sì alta considerazione dal sindaco, stando a quanto lo stesso ha voluto comunicare nel messaggio di ieri. Altro episodio su suolo aquilano viene denunciato dalla RdB dei Vigili del fuoco: il campo base di Monticchio, dove in questi ultimi mesi si sono avvicendati almeno 1.000 pompieri, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Sul sito giacciono materiali pericolosi per l’uomo e per l’ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi. Si tratta di sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Ennesimo schiaffo a chi realmente si è impegnato giorno e notte per la sicurezza degli aquilani e che ora scopre minacciata proprio la sua sicurezza. «Siamo all’epilogo delle nostre condizioni di lavoro - denuncia Jiritano della RdB -. Il 18 febbraio confermiamo la nostra mobilitazione, e saremo in piazza Montecitorio per il "No Bertolaso Day", in cui rivendicheremo anche il nostro diritto a non essere avvelenati».


17 febbraio 2010 - Il Messaggero

Abruzzo. Per mesi seduti, a loro insaputa, su una bomba ecologica...

Abruzzo - Per mesi seduti, a loro insaputa, su una bomba ecologica, nonostante il grandissimo impegno profuso a sostegno della cittadinanza. La storia ha dell’incredibile e nasce da una scoperta casuale. Il campo base dei Vigili del fuoco a Monticchio «è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici». Sono le rappresentanze sindacali di base Pubblico Impiego dei pompieri a sottolineare che «da mesi gli "angeli del terremoto" sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente, lasciato della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi». «A fare la scoperta - racconta Antonio Jiritano - alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un’operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall’aspetto inquietante. Dall’Apat la preoccupante conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa mille vigili del fuoco. Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica». Quello dei vigili è un vero e proprio sfogo. «Ormai - dice Jiritano - siamo all’epilogo delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto all’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!». I Vigili del fuoco hanno annunciato che domani saranno a Roma per il sit-in di protesta in cui, dice Jiritano, rivendicheranno anche il diritto a non essere avvelenati sul lavoro».(S.Das.)


16 febbraio 2010 - Adnkronos

Vigili del Fuoco: Rdb, campo base Monticchio eretto su discarica rifiuti tossici

Roma, 16 feb. (Adnkronos) - Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L'Aquila, ''e' stato eretto su una discarica di rifiuti tossici''. Sono le Rappresentanze sindacali di base Pubblico Impiego dei Vigili del Fuoco a sottolineare che ''da mesi gli 'angeli del terremoto' sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l'uomo e per l'ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi''. ''A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un'operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall'aspetto inquietante. Dall'Apat la preoccupante conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco. Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio e' tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica'', denuncia Antonio Jiritano della Rdb Vigili del Fuoco. ''Ormai siamo all'epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l'impegno svolto a l'Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!''. ''Non ci basta lo stralcio della protezione civile S.p.A. - prosegue Jiritano - vogliamo un'altra protezione civile, che non si occupi di grandi eventi ma delle vere emergenze sul territorio. Vogliamo che in questa nuova struttura, pensata per le necessita' della cittadinanza, i Vigili del fuoco ricoprano un ruolo centrale svolgendo il soccorso tecnico urgente con risorse, personale e mezzi degni di un paese civile. Per questo il 18 confermiamo la nostra mobilitazione, e saremo in piazza di Monte Citorio per un no bertolaso day in cui rivendicheremo anche il nostro diritto a non essere avvelenati sul lavoro''.


16 febbraio 2010 - Apcom

Abruzzo/ Vigili fuoco denunciano: campo base su discarica veleni
Scoperta fatta durante una operazione di livellamento del terreno

Roma, 16 feb. (Apcom) - Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L'Aquila, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Lo denuncia la RdB Cub dei vigili del fuoco, sottolineando che da mesi "gli angeli del terremoto" sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l'uomo e per l'ambiente, "lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi". A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un'operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall'aspetto inquietante. Dall'Apat la preoccupante conferma: "Si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco - dicono - Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco". "Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica - denuncia Antonio Jiritano della RdB VVF - Ormai siamo all'epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l'impegno svolto a l'Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui". Per questo i vigili del fuoco il 18 febbraio prossimo confermano la propria mobilitazione e saranno in piazza di Montecitorio per un "No bertolaso day".


16 febbraio 2010 - Articolo 21

Vigili del fuoco a L'Aquila: il campo base su una discarica tossica
ascolta l'intervista a Paolo Pucci - RdB VVF

Mentre è ancora in atto la discussione sulla conversione in legge del decreto 195/09, in cui è stata soppressa la norma che istituisce la Protezione civile Spa e va avanti il lavoro della magistratura, il paradosso "dell'emergenza" arriva dal Campo base dei vigili del fuoco di Monticchio, frazione dell'Aquila. Per mesi, in migliaia, hanno stazionato su una vera e propria bomba chimica. Senza saperlo. Per meglio dire, a non saperlo erano rimasti solo loro. La notizia infatti era risaputa, presso istituzioni locali, Arpa, Corpo Forestale, cittadinanza locale e la stampa aveva a suo tempo denunciato il fatto... La settimana scorsa invece il riscontro effettivo: durante un'operazione di livelamento del suolo, in seguito ad una gelata, alcuni vigili del fuoco toscani, in questi giorni di stanza al Campo base trovano delle strane bottiglie, alcune rotte, e sopra l'etichetta con la sigla R6: resti di rifiuti tossici, il lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi. A denunciare oggi l'accaduto, le rappresentanze sindacali di base, incredule di fronte all'evidenza e alla gravità del fatto. "Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica", denuncia Antonio Jiritano della RdB VVF. "Ormai siamo all’epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto a l’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!".
Ugualmente incredulo Paolo Pucci, responsabile organizzativo Regionale Rdb Toscana: " Tutti lo sapevano, ma ugualmente qualcuno ha deciso che il campo doveva sorgere lì... chi lo ha deciso? Questa è una domanda che ci poniamo anche noi e la cosa ci inquieta. Qualcuno avrà detto si, ma non sappiamo chi..."
Intanto, al campo, si attendono le rispote del Ministero dell'Interno che dovrebbe pronunciarsi per lo smantellamento e l'eventuale ricollocazione, mentre timori e preoccupazione vengono sollevati anche in merito allo stato di salute dei tanti soccorritori che nel corso di questi mesi si sono avvicendati nel sito: " Bisogna a questo punto verificare lo stato di salute e sicurezza dei Vigili che sono transitati quì, questo si... ma attendiamo il Ministero, al momento risposte non ce ne sono."


16 febbraio 2010 - Adnkronos

Vigili del Fuoco: Rdb, campo base Monticchio eretto su discarica rifiuti tossici

Roma, 16 feb. (Adnkronos) - Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L'Aquila, ''e' stato eretto su una discarica di rifiuti tossici''. Sono le Rappresentanze sindacali di base Pubblico Impiego dei Vigili del Fuoco a sottolineare che ''da mesi gli 'angeli del terremoto' sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l'uomo e per l'ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi''. ''A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un'operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall'aspetto inquietante. Dall'Apat la preoccupante conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco. Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio e' tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica'', denuncia Antonio Jiritano della Rdb Vigili del Fuoco. ''Ormai siamo all'epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l'impegno svolto a l'Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!''. ''Non ci basta lo stralcio della protezione civile S.p.A. - prosegue Jiritano - vogliamo un'altra protezione civile, che non si occupi di grandi eventi ma delle vere emergenze sul territorio. Vogliamo che in questa nuova struttura, pensata per le necessita' della cittadinanza, i Vigili del fuoco ricoprano un ruolo centrale svolgendo il soccorso tecnico urgente con risorse, personale e mezzi degni di un paese civile. Per questo il 18 confermiamo la nostra mobilitazione, e saremo in piazza di Monte Citorio per un no bertolaso day in cui rivendicheremo anche il nostro diritto a non essere avvelenati sul lavoro''.


16 febbraio 2010 - Apcom

Abruzzo/ Vigili fuoco denunciano: campo base su discarica veleni
Scoperta fatta durante una operazione di livellamento del terreno

Roma, 16 feb. (Apcom) - Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L'Aquila, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Lo denuncia la RdB Cub dei vigili del fuoco, sottolineando che da mesi "gli angeli del terremoto" sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l'uomo e per l'ambiente, "lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi". A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un'operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall'aspetto inquietante. Dall'Apat la preoccupante conferma: "Si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco - dicono - Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco". "Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica - denuncia Antonio Jiritano della RdB VVF - Ormai siamo all'epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l'impegno svolto a l'Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui". Per questo i vigili del fuoco il 18 febbraio prossimo confermano la propria mobilitazione e saranno in piazza di Montecitorio per un "No bertolaso day".