Il 20 giugno manifestazioni e presidi unitari in tutta Italia. Per il salario, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la continuità del reddito e contro la precarietà.
In allegato il volantino e il video della conferenza stampa del 19 giugno (Roma Uno tv)
Da anni siamo di fronte ad un violento e continuo attacco ai lavoratori da parte dei padroni e del potere finanziario ed economico, che ha prodotto bassi salari, precarietà diffusa, peggioramento dei diritti sociali, sfruttamento degli immigrati e delle donne, devastazione del territorio.
Tutto ciò è stato ed è funzionale alle politiche liberiste fatte proprie nel nostro paese sia dal centro destra che dal centro sinistra e che, se non contrastate efficacemente, porteranno a condizioni di vita sempre più pesanti per i lavoratori e per i ceti popolari.
In questo quadro si colloca l'attacco portato da Cgil, Cisl e Uil per ridurre drasticamente gli spazi di democrazia nei luoghi di lavoro e gli strumenti generali di difesa delle condizioni di vita dei lavoratori. La proposta che intendono trattare con Confindustria e Governo sancisce lo svuotamento del Contratto Nazionale. Diciamo NO a questo documento, facciamo sentire il forte dissenso dei lavoratori.
Cub, Confederazione Cobas e SdL intercategoriale propongono l'avvio di una mobilitazione nazionale che veda momenti di protesta, scioperi, assemblee e confronti per giungere allo SCIOPERO GENERALE nel prossimo autunno. Una mobilitazione che si basa su una piattaforma le cui linee generali sono state approvate dall'Assemblea Nazionale indetta dalle tre organizzazioni sindacali di base svoltasi il 17 Maggio a Milano ed alla quale hanno partecipato oltre 2.000 lavoratori, delegati ed Rsu.
> Forti aumenti generalizzati per salari e pensioni di almeno 3.000 euro annui - Introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi – Eliminazione dell'Iva dai generi di prima necessità – Difesa della pensione pubblica – No allo scippo del TFR - eliminazione della clausola del silenzio assenso e possibilità per i sottoscrittori di uscire dal fondo pensione.
> Abolizione delle leggi Treu e 30.
> Lotta al razzismo che, oltre a negare diritti uguali e la dignità delle persone, scarica sui migranti la responsabilità dei principali problemi sociali.
> Continuità del reddito – Lotta alla precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione e alla mobilità.
> Rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito. No alla detassazione degli straordinari proposta da governo.
> Sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali.
> Restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare e pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori.
20 giugno 2008
con manifestazioni e presidi in tutte le Regioni
Cub - Confederazione Cobas - SdL intercategoriale
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NOTIZIE, FOTO, COMUNICATI DELLE INIZIATIVE DEL 20 GIUGNO
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ELENCO INIZIATIVE (in aggiornamento)
ROMA
> PRESIDIO A MONTECITORIO (Camera) E PALAZZO VIDONI (Funzione Pubblica) ore 10 leggi la notizia
BOLOGNA
> Sciopero lavoratori Hera (igiene urbana) con presidio ore 8,30 in Visale Berti Pichat davanti alla sede aziendale.
> Ore 10.30 presidio del sindacalismo di base davanti alla sede di Assindustria in Via S. Domenico 4.
REGGIO EMILIA
> Presidio ore 10 in Piazza Prampolini davanti al Comune
> Ore 11 - 15 sciopero autoferrotranvieri (ATC) per contratto integrativo leggi la notizia
VICENZA
> PRESIDIO c/o ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI, PIAZZA CASTELLO, ore 10
VENEZIA
> PRESIDIO c/o PREFETTURA, Ca’ San Maurizio – ore 10.30
TORINO> PRESIDIO c/o Unione Industriale in Via Vela, ore 9 leggi la notizia
> PRESIDIO c/o Prefettura, ore 11,30
NAPOLI
> PRESIDIO Regionale ore 10.30 presso la Prefettura di Napoli in Piazza del Plebiscito
GENOVA
> PRESIDIO ore 10 c/o CONFINDUSTRIA, VIA SAN VINCENZO 2
CAGLIARI
> Manifestazione Presidio Piazza Costituzione (sotto Bastione S. Remy) Ore 17,30
ALESSANDRIA
> PRESIDIO ore 10 Piazza della Libertà c/o Prefettura leggi la notizia
PERUGIA
> PRESIDIO in Piazza Italia dalle ore 10
BARI
> PRESIDIO in Via Amendola, ore 11, c/o Confindustria leggi la notizia
MILANO
> PRESIDIO c/o Assolombarda, Via Pantano – ore 9.30 leggi la notizia
> Sciopero Servizi per l'Infanzia comunali leggi la notizia
FIRENZE
> PRESIDIO c/o Prefettura, Via Cavour, ore 12
PISA
> PRESIDIO c/o Camera di Commercio, Piazza Vittorio Emanuele , ore 17,30
CHIETI
> PRESIDIO c/o Prefettura, Piazza G. Vico, ore 18.00
POTENZA
> Assemblea Via Anzio - ore 9.00; Prefettura – ore 12.00
CATANZARO
> PRESIDIO c/o Prefettura – ore 10.00 leggi la notizia
PALERMO
> PRESIDIO c/o Prefettura, Via Cavour - ore 16.00
CATANIA
> SIT-IN c/o Prefettura, ore 10,30
COMPARTO UNIVERSITA' E RICERCA
> Sciopero generale per il contratto leggi la notizia
CONTRATTO FEDERAMBIENTE
> Sciopero leggi la notizia
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20 giugno 2008 - Liberazione
Salari in picchiata, contratto nazionale di lavoro e servizi pubblici sotto attacco
di Roberto Farneti
Salari in picchiata, contratto nazionale di lavoro e servizi pubblici sotto attacco. Nel frattempo razzismo e xenofobia avanzano, mentre nei cantieri e nelle fabbriche si continua a morire per il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza. Tutto questo avviene sotto lo sguardo colpevole di Cgil Cisl Uil. Per il sindacalismo di base, invece, «è ora di dire basta all'arroganza padronale e governativa». La via maestra per contrastare questa deriva - di cui anche il centrosinistra è responsabile - è la lotta sui luoghi di lavoro e nelle piazze.
Per questo Cobas, Cub e SdL, in vista dello sciopero generale che convocheranno in autunno, hanno indetto per oggi una giornata di mobilitazione nazionale, con manifestazioni e presidi in venti città: a Roma (sotto Montecitorio, ore 12), Milano, Torino, Genova, Brescia, Venezia, Vicenza, Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Pisa, Perugia, Chieti, Cagliari, Napoli, Potenza, Bari, Catanzaro, Palermo, Catania.
L'appuntamento di oggi è parte del percorso unitario che le tre principali organizzazioni del sindacalismo di base «antagonista e conflittuale» hanno deciso con l'assemblea del 17 maggio scorso al Teatro Smeraldo a Milano, alla quale hanno partecipato circa 2mila delegati. «Negli ultimi quindici anni - ricorda una nota unitaria - il padronato italiano è riuscito, per i propri profitti, a sottrarre ai lavoratori/trici, ai salari e alle pensioni, ben 10 punti percentuali del reddito nazionale, ottenendo in più da governi di centrodestra e centrosinistra la più ampia precarizzazione del lavoro». Ciononostante, la Confindustria, «spalleggiata da governo e opposizione parlamentare, ostenta la massima aggressività e, mai sazia, vuole abbassare ulteriormente salari e pensioni, precarizzare totalmente il lavoro e non spendere neanche un euro per la sicurezza dei lavoratori/trici».
La piattaforma rivendicativa è piuttosto articolata. Cobas, Cub e Sdl chiedono «forti aumenti per salari e pensioni; sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi; difesa di veri contratti nazionali, della pensione pubblica e del Tfr; abolizione delle leggi Treu e 30; ripristino della scala mobile; garanzia del reddito contro la precarietà lavorativa e sociale e contro la detassazione degli straordinari; uguali diritti per stanziali e migranti contro il razzismo e la xenofobia». Si va in piazza anche «per dire basta al monopolio della casta Cgil Cisl Uil sui diritti sindacali», rivendicare «pari diritti per tutti i sindacati» e «per restituire ai salariati il potere decisionale».
La mobilitazione nazionale unitaria si svolgerà in contemporanea con quella del pubblico impiego indetta dalla RdB Cub. Nel mirino del sindacato, il piano Brunetta e le misure contenute nella manovra approvata dal Consiglio dei Ministri «che appaiono - denuncia la RdB Cub - mirati alla distruzione della pubblica amministrazione e dello stato sociale». Altro motivo di conflitto è l'attacco alla contrattazione, «dal momento che il governo intende legiferare su materie da sempre oggetto di trattativa tra le parti».
20 giugno 2008 - Il Manifesto
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Proposta in 10 punti della Cgil. Sul rinnovo dei contratti, il ministro annuncia un tavolo entro l'estate
E Brunetta gela i sindacati: «I precari? 300 mila polpette avvelenate»
di S. F.
ROMA - «Mai più stabilizzazioni dei precari ope legis». Dalla sede del ministero dell'economia, la gelata di Brunetta soffia diritta a corso d'Italia, dove ieri la Cgil presentava le dieci proposte sulla riforma della pubblica amministrazione. «Un contributo che vorremmo fosse base del confronto con il ministro - spiega Epifani - Ammesso che il ministro lo voglia, il confronto».
Non si direbbe, e non da ieri. A pochi chilometri di distanza infatti, Brunetta tornava a spiegare le linee guida della 'sua' riforma della pubblica amministrazione. I precari? «300 mila polpette avvelenate», da stabilizzare eventualmente con concorsi solo su base territoriale. Il rinnovo dei contratti (altro punto dirimente per il sindacato)? «Un tavolo entro l'estate», è il massimo che riesce a dire il ministro, non riuscendo a fugare il dubbio che anche per il pubblico, si voglia attendere l'esito della trattativa su quelli privati in corso tra sindacati e Confindustria.
Il 'piano Brunetta' - spalmato sul decreto legge e sul disegno di legge approvati due giorni fa del consiglio dei ministri - su un punto è cristallino: i risparmi di spesa che dalla pubblica amministrazione dovranno provenire, quantificati in un punto percentuale l'anno di prodotto interno lordo: 20 miliardi circa in tre anni. Come? Mediante una riorganizzazione complessiva, orientata ai principi di «meritocrazia, innovazione e trasparenza». Punto cardine: la caccia «ai fannulloni».
«Condividiamo la sacrosanta battaglia contro i fannulloni - dice Epifani - ma non vorremmo che fosse usata per fare un'altra operazione, per un'operazione di tagli indiscriminati alla spesa pubblica e per un utilizzo di grandezze quantitative che poi non facciano qualità». «C'è il rischio cioè che si impoverisca la qualità del servizio pubblico», conclude Epifani.
Carlo Podda, segretario della funzione pubblica Cgil, illustra i dieci punti di proposta («una parte dei quali - assicura Epifani - sono condivisi da Cisl e Uil). Dalla riqualificazione della spesa pubblica (taglio del 10% delle consulenze, del 10% degli appalti e del 10% dei dirigenti), alla trasparenza e accessibilità del servizio pubblico, fino alla produttività (con quote di produttività ad ogni struttura pubblica che si impegni a raggiungere le migliori performance, e con l'assegnazione di una quota di produttività al merito individuale, misurato oggettivamente secondo criteri oggettivi e trasparenti).
Sarà disposto il ministro Brunetta a praticare «quella strada intermedia tra la non-concertazione e la 'cortesia'», a cui si richiama Epifani? Assume, in proposito, molta importanza il rapporto tra legge e contrattazione. Brunetta per ora pensa solo a legiferare (tanto che in nessuno degli incontri con i sindacati, nelle scorse settimane, si è parlato di 'trattativa'), e Epifani avverte: «La rilegificazione del rapporto di lavoro ci farebbe tornare all'inizio degli anni '90, con la politica e i partiti che avrebbero mano libera».
Per oggi invece è stata indetta la giornata di mobilitazione del pubblico impiego, proclamata dai sindacati di base. Rdb-Cub, Cobas e SdL criticano apertamente il piano Brunetta, «piano in cui si ravvisa l'intento di distruggere la pubblica amministrazione e lo stato sociale, dando i servizi in concessione a soggetti privati e trasformando i cittadini in clienti».
20 giugno 2008 - La Repubblica
Presidio alle 8.30 anche per le scelte economiche del governo
Dipendenti Hera in agitazione "L´azienda esternalizza i servizi"
Bologna - Rdb, Cub, Cobas e Sdl scendono in piazza per protestare contro la politica economica e sociale annunciata dal governo Berlusconi: oggi presidi alle 8,30 alla sede Hera e alle 10,30 in Via San Domenico, davanti a Unindustria. «La manovra finanziaria del governo mira a liberalizzare i servizi pubblici locali che potranno essere gestiti, attraverso gare d´appalto, da società di capitale e a partecipazione mista pubblica e privata; previsti tagli ai servizi pubblici e reintroduzione dei ticket sanitari. Il grave attacco ai lavoratori proviene soprattutto dal "programma Sacconi", progetto di ulteriore aggravamento della precarizzazione, col ritorno del "lavoro a chiamata", l´abrogazione dei limiti imposti ai contratti a termine, l´eliminazione di responsabilità e doveri degli appaltanti rispetto ai subappaltanti». Critiche anche al ministro Brunetta «che screditando il pubblico impiego non punta a riformare, ma a liquidare la pubblica amministrazione».
20 giugno 2008 - L'Unità
PUBBLICO IMPIEGO: SCIOPERA IL SINDACALISMO DI BASE (non c'è sciopero P.I., ndw)
Oggi giornata nazionale di mobilitazione del sindacalismo di base del Pubblico impiego nell’ambito della mobilitazione nazionale proclamata da Cub, Confederazione Cobas, Sdl. La principale manifestazione si svolgerà a Roma davanti al Ministero della Funzione pubblica, alla quale parteciperanno anche i precari della Pubblica amministrazione e i lavoratori in sciopero dei Comparti Università e Ricerca.
20 giugno 2008 - Il Secolo XIX
Bersani: «robin hood si rivolterà nella terra»
le reazioni: pd molto critico, sindacati divisi nel giudizio
di virginio di carlo
«CREDO CHE Robin Hood si rivolterà nella foresta». È giunta da un ex ministro economico, Pier Luigi Bersani, il giudizio più duro sulla manovra triennale appena varata dal Governo. Ed è una ritrovata compattezza del Pd ad aver contrassegnato, ieri, la mattinata di "decantazione" della finanziaria approvata in aula mercoledì scorso.
Riguardano salari, tagli alle risorse destinate al Mezzogiorno e politica ambientale le argomentazioni delle critiche mosse dagli scranni dell'opposizione. «I circa 3 miliardi di euro necessari a coprire la manovra dovranno essere reperiti attraverso il taglio di numerose voci di spesa, la maggior parte delle quali erano state destinate dalle ultime Finanziarie ad interventi ed opere infrastrutturali al Sud» ha osservato il componente della commisione trasporti Costantino Boffa. Mentre a parlare di «questione salariale assente» dalla manovra è il ministro del Lavoro del governo ombra, Enrico Letta. Continua, invece, ad allargarsi la falla che nelle ultime settimane ha segnato la distanza delle posizioni della Cgil da quelle di Cisl e Uil. I dubbi sollevati già mercoledì da Guglielmo Epifani si sono tramutate ieri in un giudizio senza appello sui tagli a scuola, sanità e sull'annunciata "carta sociale" per gli anziani valutata dal segretario della Cgil come «una scelta compassionevole».
Decisamente meno aspri i toni usati dai segretari degli altri sindacati confederati. E se adAngeletti (Uil) sono piaciute le misure che «utilizzano le risorse che vengano da banche, assicurazioni e attività petrolifere per aiutare le persone svantaggiate», Bonanni della Cisl si è espresso in termini anche più favorevoli, giudicando «interessante che per la prima volta siano state colpite le rendite di assicurazioni e banche». Soddisfazione condivisa anche da Renata Polverini dell'Ugl, che ha parlato di «indicazioni importanti» e di una «volontà di fare» da parte dell'attuale esecutivo. Contraria, invece, la posizione dei sindacati di base: Cobas, Cub e Sdl hanno indetto per oggi la giornata nazionale di mobilitazione del sindacato del Pubblico impiego, contro i contenuti della riforma della pubblica amministrazione e della manovra presentate dal Governo.
20 giugno 2008 - Il Resto del Carlino
Ferrara. Stamattina alle 9 le Rdb Cub assieme ai Cobas ed al Sdl...
Ferrara - Stamattina alle 9 le Rdb Cub assieme ai Cobas ed al Sdl manifesteranno davanti alla Prefettura di Ferrara «per una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini che pagano le tasse e non ai privati ed alle imprese, per una vera stabilizzazione del precariato per i giovani, per reali aumenti salariali con blocco dei prezzi e del carovita».
20 giugno 2008 - Gazzetta di Reggio
Cub trasporti sciopera contro i licenziamenti
REGGIO E. - Uno sciopero della Cub Trasporti è stato proclamato per questa mattina con presidio, alle 10, davanti al municipio; lo sciopero, di quattro ore, è stato indetto contro i licenziamenti nel gruppo Act. «Dodici lavoratori licenziati dalla Seppi autonoleggio - denuncia la Cub - dieci licenziati dalla Sorelle D.C. viaggi che all’interno di Orfeo e per conto di Transcoop bus eserciscono parte del sub appalto del servizio urbano ed extraurbano avuto in affidamento da Ae del gruppo Act». Uno sciopero «perché Act provveda all’assunzione dei lavoratori licenziati per le gravi carenze padronali».
20 giugno 2008 - La Nuova Ferrara
RDB/CUB E COBAS
Manifestazione in prefettura
Ferrara - Oggi davanti alla prefettura manifestazione di Rdb/Cub e Cobas a sostegno dei lavoratori della pubblica amministrazione.
19 giugno 2008 - Prima
RDB CUB: 20 GIUGNO GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE
(PRIMA) ROMA - Si è tenuta questa mattina presso la sede della Provincia di Roma la conferenza stampa di presentazione della giornata nazionale di mobilitazione del Pubblico Impiego indetta da RdB-CUB P.I. nell’ambito della mobilitazione nazionale proclamata per il 20 giugno da CUB, Confederazione Cobas, SDL, e deliberata dall’assemblea nazionale del sindacalismo di base del 17 maggio scorso. La RdB-CUB P.I. ha esposto forti critiche ai contenuti della riforma della P.A. e della manovra presentate dal Governo, nelle quali cui si ravvisa l’intento di distruggere la Pubblica Amministrazione e lo Stato Sociale, cancellando i lavoratori che vi operano, dando i servizi in concessione a soggetti privati e trasformando i cittadini in clienti. Da contrastare la gestione repressiva del personale della P.A., intesa in funzione di processi di ristrutturazione da cui derivano ricadute sia disciplinari che retributive, queste ultime determinate da una valutazione di cui non sono stati precisati i criteri. A ciò si accompagna la definizione di una dirigenza di provenienza esterna alla P.A., senza legami con la categoria e di carattere tecnocratico. Gravissimo viene giudicato il ripristino di un intervento legislativo in sostituzione della contrattazione, con la conseguente riduzione del ruolo dei lavoratori nel rapporto con la controparte. La RdB-CUB P.I., ha poi fornito alcune anticipazioni di un dossier in preparazione in cui verranno documentati esempi concreti sullo stato della Pubblica Amministrazione dopo anni di tagli alle risorse e agli organici, precariato, appalti, esternalizzazioni, e consulenze d’oro. "Dopo la propaganda contro i fannulloni siamo passati ai fatti - ha dichiarato Nazareno Festuccia della Direzione nazionale RdB-CUB P.I. - il governo mira alla demolizione del sistema sociale, solidaristico e universale, a cui l’RdB è fortemente legata e che intende difendere con forza". La conferenza stampa si è conclusa con l’annuncio della principale manifestazione organizzata dalla RdB-CUB P.I, che si svolgerà a Roma, dalle ore 10.00 del 20 giugno, davanti al Ministero della Funzione Pubblica, in Corso Vittorio Emanuele II 116, alla quale parteciperanno anche i precari della Pubblica Amministrazione e i lavoratori in sciopero dei Comparti Università e Ricerca.
19 giugno 2008 - Agi
STATALI: RDB-CUB, DOMANI GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE
(AGI) - Roma, 19 giu. - Domani, 20 giugno, giornata nazionale di mobilitazione del sindacalismo di base del Pubblico Impiego: la manifestazione e' stata indetta da RdB-CUB P.I. nell'ambito della mobilitazione nazionale proclamata per il 20 giugno da CUB, Confederazione Cobas, SDL. La RdB-CUB P.I. ha esposto forti critiche ai contenuti della riforma della P.A. e della manovra presentate dal Governo, nelle quali, si legge in una nota, "cui si ravvisa l'intento di distruggere la Pubblica Amministrazione e lo Stato Sociale, dando i servizi in concessione a soggetti privati e trasformando i cittadini in clienti". Va contrastata "la gestione repressiva del personale della P.A., intesa in funzione di processi di ristrutturazione da cui derivano ricadute sia disciplinari che retributive, queste ultime determinate da una valutazione di cui non sono stati precisati i criteri. A cio' si accompagna la definizione di una dirigenza di provenienza esterna alla P.A., senza legami con la categoria e di carattere tecnocratico. Gravissimo viene giudicato il ripristino di un intervento legislativo in sostituzione della contrattazione, con la conseguente riduzione del ruolo dei lavoratori nel rapporto con la controparte. La RdB-CUB P.I., ha poi fornito alcune anticipazioni di un dossier in preparazione in cui verranno documentati esempi concreti sullo stato della Pubblica Amministrazione dopo anni di tagli alle risorse e agli organici, precariato, appalti, esternalizzazioni, e consulenze d'oro. "Dopo la propaganda contro i fannulloni siamo passati ai fatti - ha dichiarato Nazareno Festuccia della Direzione nazionale RdB-CUB P.I. - il governo mira alla demolizione del sistema sociale e solidaristico, a cui l'RdB e' fortemente legata e che intende difendere con forza". La principale manifestazione organizzata dalla RdB-CUB P.I. si svolgera' a Roma, dalle ore 10.00, davanti al Ministero della Funzione Pubblica, alla quale parteciperanno anche i precari della Pubblica Amministrazione e i lavoratori in sciopero dei Comparti Universita' e Ricerca.
19 giugno 2008 - Adnkronos
FINANZIARIA: BOLOGNA, DOMANI SINDACALISMO DI BASE IN PIAZZA CONTRO GOVERNO
APPUNTAMENTI DAVANTI A SEDE HERA E UNINDUSTRIA
Bologna, 19 giu. - (Adnkronos) - Rdb, Cub, Cobas e Sdl scendono in piazza domani a Bologna per protestare contro la politica economica e sociale annunciata dal governo Berlusconi. Presidi sono stati indetti alle 8,30 davanti la sede Hera e alle 10,30 in Via S. Domenico 4 davanti ad Unindustria. "La manovra finanziaria del governo - si legge in una nota congiunta - mira alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali che potranno essere gestiti, attraverso gare d'appalto, da societa' di capitale e a partecipazione mista pubblica e privata; previsti tagli ai servizi pubblici e reintroduzione dei ticket sanitari". "Il grave attacco ai lavoratori e alle lavoratrici proviene soprattutto - osservano i sindacati di base - dal 'programma Sacconi', progetto di ulteriore aggravamento della precarizzazione,c he prevede il ritorno del lavoro a chiamata, l'abrogazione dei limiti imposti ai contratti a termine, l'eliminazione di responsabilita' e doveri degli appaltanti rispetto ai subappaltanti, cancellazione del documento che evita le dimissioni in bianco, riduzione dei riposi". "Al tutto si aggiunge - proseguono - la campagna di screditamento del pubblico impiego avviata dal ministro Brunetta e il suo obbiettivo non di riformare ma bensi' di liquidare la pubblica amministrazione. Il suo accanimento contro i dipendenti pubblici volge verso pesanti provvedimenti disciplinari sino al licenziamento e mira alla privatizzazione del rapporto di lavoro".
19 giugno 2008 - Dire
ACT REGGIO. AUTISTI LICENZIATI, DOMANI CUB IN PIAZZA
AN E PRC: ENTI LOCALI INTERVENGANO
(DIRE) Reggio Emilia, 19 giu. - Si riscalda il clima politico di Reggio Emilia, alla vigilia dello sciopero di quattro ore degli autobus indetto per domani. La protesta, targata Cub, e' in sostegno a 22 autisti licenziati dipendenti di due ditte, a loro volta aderenti al consorzio Orfeo, che gestisce in subappalto parte delle linee del servizio del gruppo di trasporto pubblico locale Act. L'azienda proprio in questi giorni si e' smarcata dalle accuse di aver licenziato i dipendenti imputando la responsabilita' alle ditte appaltatrici. E ha contestato la posizione critica sulla vicenda del consiglio comunale, espressa in un ordine del giorno approvato il 26 maggio. Le reazioni non sono mancate. Il gruppo consiliare di An chiede che i lavoratori vengano riassunti in altre aziende del gruppo, mentre interviene anche il consigliere comunale di Rifondazione comunista Alberto Ferrigno. "E' imbarazzante la risposta di chi, a fronte dei lavoratori licenziati, afferma di non essere responsabile" dice Ferrigno. Al contrario, prosegue il consigliere, "le responsabilita' sono, sia pure indirettamente, tutte di Act e delle sue scelte fallimentari sotto il profilo sociale ed economico". Ferrigno esprime quindi solidarieta' ai lavoratori e auspica che "gli altri enti locali e la Provincia assumano la medesia posizione critica del Comune al fine di scongiurare i licenziamenti". L'ordine del giorno approvato in consiglio contiene invece una sollecitazione alla giunta ad operare un cambio di passo nel processo di semplificazione societaria di Act e a far osservare le norme che regolano la tutela del posto di lavoro.
19 giugno 2008 - Roma Uno
Il pubblico impiego domani in piazza: stop alla precarietà
Roma - Si incontreranno domani nelle prime ore del mattino sindacati e lavoratori alle porte del ministero della Funzione pubblica e in piazza Montecitorio, mentre altre delegazioni sfileranno in diverse città italiane. Una giornata dedicata alla mobilitazione nazionale del pubblico impiego. L’RdB Cub, insieme alla confederazione Cobas, e all Sdl, porteranno in piazza le loro idee, le loro richieste nonché le loro obiezioni sul pubblico impiego, sul sistema salariale, sulla sicurezza sul lavoro. Tutti insieme, i lavoratori dipendenti per dire basta alla precarietà, per richiedere una più giusta e vera democrazia sindacale, per difendere il sistema pensionistico pubblico, per rilanciare il ruolo del contratto nazionale, da non confondere come un mero foglio di carta, ma da tutelare come vero strumento di retribuzione del reddito. "In piazza contro l’arroganza padronale e governativa" è uno degli slogan che aprirà la manifestazione e che sottolinea come il lavoro dipendente a Roma, e nel resto dell’Italia, debba essere rivisto e corretto. Abolire la precarietà e con essa le leggi del pacchetto Treu, che dallo scorso 1998 ha introdotto il lavoro interinale, e la legge 30, legge Biagi, che, a torto o ragione, per molti lavoratori è concepita come un ostacolo piuttosto che una rampa di lancio al mondo del lavoro. Non solo mentre il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, annuncia come il rinnovo contrattuale del secondo biennio economico 2008/09 non è una certezza per i lavoratori del pubblico impiego, i comparti università e ricerca ancora stanno aspettando il rinnovo del contratto normativo 2006/09 e del primo biennio economico 2006/07. Ed è per questo che domani, aderiranno anche loro alla mobilitazione del sindacalismo, scendendo in piazza e proclamando due ore di sciopero, in particolare proprio contro il piano di Brunetta, che secondo le parti prevede una riforma della pubblica amministrazione senza alcun progetto alternativo se non la fine della stessa e la sua sostituzione con soggetti di natura privata.
19 giugno 2008 - Il Resto del Carlino
Bologna. SALARIO, sicurezza sul lavoro, continuità del reddito e no alla precarietà...
Bologna - SALARIO, sicurezza sul lavoro, continuità del reddito e no alla precarietà. Domani anche a Bologna la giornata nazionale di mobilitazione dei sindacati di base: in programma scioperi e presidi. L'appuntamento principale di Rdb, Cobas e Sdl è per le 10,30 davanti agli uffici di Unindustria. I delegati manifesteranno contro il «violento e continuo attacco ai lavoratori — si legge in una nota congiunta — che ha prodotto bassi salari, precarietà diffusa, peggioramento dei diritti sociali, sfruttamento degli immigrati e delle donne, devastazione del territorio». Senza dimenticare, nello stesso contesto, «l'attacco portato da Cgil, Cisl e Uil per ridurre drasticamente gli spazi di democrazia nei luoghi di lavoro e gli strumenti generali di difesa delle condizioni di vita dei lavoratori». A Bologna sciopereranno i lavoratori di Atc (dalle 11 alle 15), quelli dell'università (nelle ultime due ore di ogni turno) e quelli di Hera (per tutta la giornata). Questi ultimi, inoltre, daranno vita anche ad un altro presidio: dalle 9 davanti alla sede del gruppo, per poi confluire davanti a Confindustria. Oltre ai punti generali della mobilitazione, da parte dei lavoratori di Hera c'è anche la protesta per il mancato rinnovo del contratto e contro le future esternalizzazioni del gruppo.
19 giugno 2008 - Il Bologna
Lavoro. La protesta dei sindacati di base per il contratto davanti ai cancelli dell'azienda
La rabbia dei lavoratori Hera domani sciopero con presidio
Cgil, Cisl e Uil sono accusate dalle Rdb di ridurre gli spazi di democrazia interna
di Francesco Mura
Bologna - Se non fosse che siamo in pieno mese di giugno ci sarebbe da pensare, complice anche il clima impietoso di un’estate che non arriva, che i lavoratori siano in pieno autunno caldo. I rinnovi contrattuali, e non solo per un settore, tardano ad arrivare e i sindacati sono sul piede di guerra. L’ultima rivolta, in ordine di tempo naturalmente, arriva dai sindacati di base contro la società Hera. E le accuse, in agrodolce, si sprecano. Il mancato rinnovo del contratto, scaduto da oltre un anno e definito senza mezzi termini «una truffa-beffa» e le dichiarazioni delle Rdb che accusano l’azienda di preparare nuove esternalizzazioni a scapito dei dipendenti e del servizio, non fa che accrescere la distanza tra le parti. La resa dei conti potrebbe arrivare fin da domani, data in cui è stata proclamata una giornata di sciopero, quando la protesta dei lavoratori verrà trasferita dalle stanze del sindacato alla piazza davanti alla sede del gruppo. «I delegati manifesteranno contro il violento e continuo attacco dei lavoratori da parte dei padroni e del potere finanziario ed economico - fanno sapere i sindacati di base in un comunicato congiunto - che ha prodotto bassi salari, precarietà diffusa, peggioramento dei diritti sociali, sfruttamento degli immigrati e delle donne, devastazione del territorio». Un attacco senza precedenti che arriva al cuore della "Triade". «Senza dimenticare, nello stesso contesto - continua il documento - l'attacco portato da Cgil, Cisl e Uil per ridurre drasticamente gli spazi di democrazia nei luoghi di lavoro e gli strumenti generali di difesa delle condizioni di vita dei lavoratori». Da qui l’accusa di aver fatto un accordo truffa, saltato per una clausola, che per i lavoratori del settore si è poi trasformato in una clamorosa beffa. «L'obiettivo - assicura Marinelli, delle Rdb - è quello di fare da apripista per l’assetto contrattuale che i sindacati confederali stanno trattando con Confindustria a livello generale». Questo perché, nel settore, esistono due contratti, uno privato per Confindustria e Legacoop e uno semipubblico per le ex municipalizzate come Hera. «Si sta operando per l’unificazione dei due contratti - denuncia Marinelli - spingendo verso quello privato che è peggiorativo».
19 giugno 2008 - Il Centro
Cobas e Rdb in piazza Sos sui servizi pubblici
di Jari Orsini
CHIETI. «Vogliamo contrastare l’azione di questo governo che sta smantellando il pubblico a vantaggio del privato». I sindacati autonomi di base Rdb cub, Cobas e Sindacato dei lavoratori (Sdl) domani pomeriggio allestiranno un presidio in piazza Vico a tutela dei servizi pubblici. Preoccupa il capitolo sanità. Al gran completo, ieri, i sindacati hanno contestato il comportamento dei confederali.
«Siamo l’unica reale opposizione» afferma Silvio Di Primio, Rdb cub, «per questo abbiamo deciso di cominciare un percorso d’azione unitario per tentare di impedire che si realizzi quel che è stato delineato dal governo Berlusconi». Pronto, a detta degli autonomi, un disegno infernale che infliggerà sofferenze inaudite ai lavoratori. «Si annunciano sacrifici per i ceti popolari» aggiunge Di Primio «tagli consistenti alle spese per lo stato sociale e la privatizzazione di tutto ciò che di pubblico è privatizzabile». I sindacati di base proporranno una piattaforma condivisa che poggia, tra l’altro, sulla continuità di reddito, sul rilancio del contratto nazionale come strumento di ridistribuzione del reddito, su forti aumenti per salari e pensioni oltre alla difesa e al potenziamento dei servizi pubblici. A partire dalla sanità, che in Abruzzo sta attraversando un periodo nero. «E’ in corso» riprende Di Primio «uno smantellamento evidente della sanità pubblica mentre le cliniche private, nell’ultimo anno, hanno incrementato le prestazioni e i crediti del 4 per cento verso le Asl e la Regione». Considerazioni negative che non risparmiano l’azienda sanitaria teatina dove, di recente, è scattato l’accorpamento di tredici reparti poco affini tra loro nelle modalità di assistenza ai malati. Un modo per spingere, secondo le sigle sindacali di base, l’utenza verso le cliniche private.
«L’azienda ha motivato le sue scelte» incalza Di Primio «per far fronte alla mancanza di 50 infermieri, ma nessuno si è preoccupato della carenza degli ausiliari o ha pensato di recuperare personale tra i tanti imboscati amici degli amici». Il j’accuse degli autonomi prosegue con una serie di domande provocatorie rivolte alla direzione di Colle dell’Ara. «Se i provvedimenti adottati sono stati definiti provvisori vorremmo sapere» si chiede Di Primio «perché non sono stati presi anche lo scorso anno quando la situazione era pressoché identica. Che senso ha accorpare alcuni reparti (dermatologia e radioterapia) programmando successivi lavori di adeguamento?». Una situazione ormai compromessa e condivisa, a giudizio degli autonomi, da Cgil, Cisl e Uil. «Assenti, al pari della rsu, all’incontro del 29 maggio. In questo modo» osserva Di Primio «l’azienda ha avuto mano libera di agire».
19 giugno 2008 - Il Messaggero
Manifestazione regionale domani a Chieti dei sindacati di base...
Chieti - Manifestazione regionale domani a Chieti dei sindacati di base (Cub, Confederazione Cobas e Sdl) per denunciare e contrastare le scelte del Governo Berlusconi che si traducono, secondo essi, in sacrifici per i ceti popolari, in tagli e smantellamento dello stato sociale, nella privatizzazione di scuola e sanità, ecc. Nel corso della manifestazione che si svolgerà in piazza G.B. Vico dalle ore 17 sarà presentata la "piattaforma" unitaria che contiene, tra l'altro, le seguenti richieste: l'aumento di almeno 3 mila euro annui dei salari e delle pensioni; l'uscita dai fondi pensione categoriali; l'abolizione delle leggi Treu e 30; rilancio del contratto nazionale; sicurezza nei luoghi di lavoro; lotta al razzismo; difesa e potenziamento dei serizi pubblici.
L'iniziativa e l'azione di lotta intrapresa è stata illustrata ieri in conferenza stampa da Silvio Di Primio (Cub) e Ettore D'Incecco (Cobas), con dure accuse sia al Pd di Veltroni che a Cgil, Cisl, Uil. Integrata con quella a carattere nazionale, i sindacati di base portano avanti anche una "piattaforma sanità", incentrata sui tagli dei posti letto, sulla chiusura e accorpamento di reparti del Policlinico attuati dall'Asl di Chieti. E sulla sorte dei 130 precari «che da anni lavorano senza diritti, garantendo i servizi» che «attualmente sono praticamente licenziati». Questo «è la fine - aggiungono Di Primio e D'Incecco - della sanità pubblica in Abruzzo, mentre le cliniche private incrementano prestazioni e crediti verso Asl e Regione (più 4 per cento nell'ultimo anno)».
Di Primio e D'Incecco "processano" Cgil, Cisl, Uil ed Rsu dell'Azienda sanitaria di Chieti per lo «sconcertante silenzio» che stanno mantenedo sui "fuori posto" e sulla pianta organica. «Confederali e Rsu non solo hanno disertato l'incontro del 29 maggio per discutere gli assurdi provvedimenti, lasciando mano libera all'Azienda, ma la cosa beffarda - sottolineano i sindacati di base - è che le stesse OO.SS. a Pescara indicono ,o sciopero per il 23 giugno in vista della possibile chiusura di alcuni reparti (molti di meno di Chieti) dell'ospedale pescarere. Probabilmente gli interessi sono diversi da una città all'altra e non sono certamente quelli dei cittadini».
19 giugno 2008 - Il Giorno
Gli operatori incrociano le braccia
RACCOLTA RIFIUTI
Legnano - LA FLAICA UNITI - Cub, organizzazione sindacale del settore dell’igiene urbana, revocando lo sciopero che inizialmente era stato indetto lo scorso 9 giugno, ha proclamato uno sciopero nazionale del settore per l’intera giornata di domani relativamente ai lavoratori del settore di igiene ambientale occupati nelle aziende pubbiche. Pertanto nella giornata di domani potranno verificarsi in città dei disagi per l’utenza. Amga comunica che verranno comunque garantiti i servizi minimi essenziali, così come previsto dalle leggi vigenti in materia e dall’accordo nazionale del 1 marzo 2001.
18 giugno 2008 - Ansa
LAVORO: CUB, VENERDI' MOBILITAZIONE NAZIONALE
(ANSA) - MILANO, 18 GIU - Il sindacalismo di base - Cub, Confederazione Cobas e Sdl intercategoriale - lancia una mobilitazione nazionale, venerdi' prossimo, sui temi di lavoro, salario, sicurezza, continuita' del reddito e precarieta': nelle principali citta' si terranno presidi soprattutto davanti alle sedi di Confindustria e Governo. In particolare - spiega la Confederazione unitaria di base in una nota - le iniziative si svolgeranno a Roma davanti a Palazzo Chigi, a Milano di fronte ad Assolombarda, a Torino nei pressi dell'Unione Industriali, a Napoli, Venezia e Palermo all'ingresso delle Prefetture. Ma la protesta riguarda anche molti altri capoluoghi di provincia. I sindacati chiedono, fra l'altro, aumenti generalizzati di salari e pensioni di almeno 3.000 euro l'anno, l'introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento degli stipendi e l'eliminazione dell'Iva dai generi di prima necessita'. E ancora l'abolizione delle leggi Treu e 30, una reale lotta alla precarieta' lavorativa e sociale e la cosiddetta continuita' del reddito da garantire con sussidi ed esenzioni dai servizi. Infine viene rilanciato ''il ruolo fondamentale'' del contratto nazionale e denunciato che ''il padronato ha la pretesa di scegliere i sindacati con cui trattare''.
18 giugno 2008 - Adnkronos
BOLOGNA: PRESIDIO RDB - CUB CONTRO IPOTESI AGGREGAZIONE ATC E ATCF
Bologna, 18 giu. - (Adnkronos) - Un presidio contro l'ipotesi di aggregazione tra le aziende di trasporto pubblico locale Atc di Bologna e Actf di Ferrara e' stato indetto oggi dalla Federazione RdB -Cub Trasporti, in occasione dell'incontro programmato alle 15. L'appuntamento e' a partire dalle 14,30 sotto il Palazzo della Provincia di Bologna di Via Zamboni. In tale presidio, spiegano le Rdb - Cub, verranno ribadite le motivazioni che hanno portato alla proclamazione dello sciopero del 20 giugno (dalle 11 alle 15), ovvero la contrarieta' alla scorporo della funzione sosta da Atc; alla privatizzazione della stessa azienda; alla prospettiva della gara che comunque verra' effettuata anche in caso di fusione. E ancora, contro la svendita dei servizi pubblici; contro la prospettiva del peggioramento dei servizi di trasporto. Infine a favore della difesa dei servizi pubblici.
18 giugno 2008 - Dire
LAVORO BOLOGNA. RDB-COBAS-SDL: VENERDI' SCIOPERI E PRESIDI
INVITATI A INCROCIARE BRACCIA DIPENDENTI DI ATC, ATENEO ED HERA
(DIRE) Bologna, 18 giu. - Salario, sicurezza sul lavoro, continuita' del reddito e "no" alla precarieta'. Dopodomani, venerdi' 20 giugno, prendera' forma anche a Bologna la giornata nazionale di mobilitazione dei sindacati di base: in programma scioperi e presidi. L'appuntamento principale di Rdb, Cobas e Sdl e' per le 10,30 davanti agli uffici di Unindustria. I delegati manifesteranno contro il "violento e continuo attacco dei lavoratori da parte dei padroni e del potere finanziario ed economico- si legge in una nota congiunta- che ha prodotto bassi salari, precarieta' diffusa, peggioramento dei diritti sociali, sfruttamento degli immigrati e delle donne, devastazione del territorio". Senza dimenticare, nello stesso contesto, "l'attacco portato da Cgil, Cisl e Uil per ridurre drasticamente gli spazi di democrazia nei luoghi di lavoro e gli strumenti generali di difesa delle condizioni di vita dei lavoratori". L'appuntamento di venerdi', quindi, punta ad avviare un percorso di mobilitazione che porti ad uno sciopero generale in autunno. A Bologna sciopereranno i lavoratori di Atc (dalle 11 alle 15), quelli dell'universita' (nelle ultime due ore di ogni turno) e quelli di Hera (per tutta la giornata). Questi ultimi, inoltre, daranno vita anche ad un altro presidio: dalle 9 davanti alla sede del gruppo, per poi confluire davanti a Confindustria. Oltre ai punti generali della mobilitazione, da parte dei lavoratori di Hera c'e' anche la protesta per il mancato rinnovo del contratto e contro le future esternalizzazioni del gruppo.
HERA BOLOGNA. RABBIA RDB: CONTRATTO E STOP ESTERNALIZZAZIONI
VENERDI' SCIOPERO: "I LAVORATORI E I MEZZI SONO SPREMUTI"
(DIRE) Bologna, 18 giu. - Dai sindacati di base dure accuse contro Hera: manca il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre un anno, si prepara a nuove esternalizzazioni a scapito dei dipendenti e del servizio. Le Rdb porteranno dunque la protesta contro tutto questo davanti alla sede del gruppo dopodomani, con uno sciopero indetto per l'intera giornata ed un presidio dalle 9. Rispetto al contratto nazionale, Luigi Marinelli (Rdb) parla di una "truffa-beffa". E' scaduto dal dicembre 2006, ad aprile Cgil-Cisl-Uil e Fiadel-Cisal hanno firmato quello che Marinelli definisce un "accordicchio": doveva rappresentare il rinnovo del contratto, spiega, ma "c'era una clausola di salvaguardia per Federambiente, che le ha permesso di disconoscerlo e riaprire da zero le trattative". L'obiettivo, secondo Marinelli, e' quello di fare "da apripista per l'assetto contrattuale che i sindacati confederali stanno trattando con Confindustria" a livello generale. Oggi nel settore ci sono due contratti, uno privato per Confindustria e Legacoop e uno semipubblico per le ex municipalizzate (come Hera). "Si sta operando per l'unificazione dei due contratti- denuncia Marinelli- spingendo verso quello privato che e' peggiorativo". Nel frattempo, continua Marinelli, "la dirigenza di Hera e' intenzionata ferocemente a mettere sul piatto nuove e pesanti esternalizzazioni dei servizi". Nonostante i "fatturati e gli utili positivi" e "gli stipendi milionari per i manager". L'idea, secondo il sindacato di base, mira a "un modello tutto orientato verso il piano finanziario". Con ripercussioni per i lavoratori, ma anche per la qualita' del servizio. "E gli errori in questo settore si pagano- ricorda Marinelli- come dimostra il caso di San Benedetto del Querceto". Pero', "passata la bufera per San Benedetto- aggiunge Marinelli- Hera torna all'attacco con le esternalizzazioni". I piani del gruppo, secondo le Rdb, sono di appaltare innanzitutto lo spazzamento automatico delle strade e i servizi di comunicazione con l'utenza. Per lo spazzamento manuale e' gia successo: e da sei lavoratori impiegati, denuncia il sindacato, si e' passati a quattro. Gli effetti, pero', non riguardano solo i carichi di lavoro per i dipendenti. "Si spremono non solo i lavoratori- spiega Marinelli- ma anche i mezzi". Secondo le Rdb, Hera ha "cessato da tempo di fare la manuntenzione ordinaria e straordinaria". I mezzi sono obsoleti, e la manutenzione non si farebbe perche', in vista delle esternalizzazioni, l'intenzione e' di dismetterli. E i rischi, a quanto pare, non mancano. Due settimane fa, riportano i delegati Rdb, un camion per la raccolta dei rifiuti ha perso la funzionalita' dello sterzo. E' accaduto di giorno, in via Irnerio, e non ci sono state conseguenze solo grazie alla bassa velocita'. Inoltre, accade spesso che i camion perdano olio in mezzo alla strada, mettendo a rischio la circolazione. Su tutti questi temi, Marinelli chiede una prese di posizione dei soci pubblici di Hera: "Si esprimano, dovrebbero avere lo stesso interesse dei lavoratori che il patrimonio non venga spacchettato". Ma le Rdb ne hanno anche per i sindacati confederali. Sono una sorte di "Giano bifronte", dice Marinelli: da un lato rompono le relazioni sindacali, dall'altro mantengono "un inaccettabile atteggiamento collaborativo con la direzione di Hera".
18 giugno 2008 - Spoleto online
SINDACATI DI BASE UMBRI (CUB- COBAS-SDL) PREPARANO UN PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA
E' solo il primo atto di una protesta che culminerà nello sciopero generale previsto per il prossimo autunno
Perugia - I sindacati di base umbri, in adesione al programma di manifestazioni organizzate su tutto il territorio nazionale per il giorno 20 giugno 2008, comunicano che nella stessa giornata terranno un presidio a Perugia in Piazza Italia dalle ore 10 alle ore 13. In preparazione della giornata del 20 saranno effettuati nei giorni precedenti volantinaggi davanti alle principali fabbriche umbre e in tutti i posti di lavoro. Le manifestazioni hanno l'obiettivo di preparare lo sciopero generale in autunno sulla base della seguente piattaforma:
- Forti aumenti generalizzati per salari e pensioni di almeno 3.000 euro annui - Introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento dei salari e delle pensioni legato agli aumenti dei prezzi – Eliminazione dell'Iva dai generi di prima necessità – Difesa della pensione pubblica – No allo scippo del TFR ed eliminazione della clausola del silenzio assenso e possibilità per i sottoscrittori di uscire dal fondo pensione – Contro lo smantellamento dei servizi pubblici.
- Abolizione delle leggi Treu e 30 e lotta alla precarietà lavorativa e sociale.
- Lotta al razzismo e ad ogni tipo di discriminazione.
- Rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito. No alla detassazione degli straordinari che, a tutto vantaggio delle imprese, genera divisioni tra i lavoratori, discriminazione delle donne ed incrementa il rischio per la salute e per la vita dei lavoratori.
- Sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali.
- Basta con il monopolio della casta CGIL-CISL-UIL sui diritti sindacali e restituire ai lavoratori il diritto di decidere.
18 giugno 2008 - Il Nuovo Salernitano
I lavoratori dell'ateneo salernitano si riuniscono oggi in assemblea in vista dello sciopero del 20 giugno
Salari bloccati, i dipendenti universitari si mobilitano
<<E' passato un mese dall'ultimo incontro con l'Aran ma la trattativa sul contratto nazionale scaduto non riprende>>
SALERNO - I dipendenti dell'Università di Salerno si riuniscono oggi, alle 12, in assemblea, presso l'aula Castellano della Facoltà di Giurisprudenza. In segno di protesta e in vista dello sciopero indetto per il 20 giugno. <<E' passato un mese dall'ultimo incontro con l'Aran ma la trattativa sul contratto nazionale scaduto non riprende>>. Gli altri lavoratori publici gli aumenti 2006/2007 li hanno già avuti! -dichiarano in una nota durissima- Non protestare e non mobilitarsi contro il diverso trattamento riservato ai lavoratori universitari e della ricerca, in tempi di attacchi sfrenati ai lavoratori pubblici in nome della lotta ai "fannulloni" significa isolare due delle categorie più deboli del pubblico impiego aprendo porte alle "sperimentazione" in questi comparti di quelle "riforme" contrattuali che prevedono la cancellazione dei contratti economici biennali e dello stesso contratto nazionale!>>. E poi nella nota arriva l'attacco: << La vera riforma contrattuale è rinnovare subito i contratti scaduti, pagare ai lavoratori gli aumenti dovuti, adeguare i salari alla media europea>>. Le RdB/CUB "si mobilitano per la nostra dignità di lavoratori pubblici e contro lo smantellamento dei servizi pubblici per i cittadini, contro l'emergenza salarialee contro la precarietà, per il rinnovo immediato del contratto nazionale 2006/2007 (scaduto il 31/12/2005) e il finanziamento del contratto del biennio 2008/2009, contro l'abolizione dei contratti economici biennali". Perchè lo sciopero ? <<Perchè i nostri salari sono bloccati al 2005. Perchè pur essendo già stanziati i fondi per il 2006/2007, i lavoratori dell'Università e della Ricerca sono gli unici lavoratori pubblici ancora senza il rinnovo delContratto Nazionale 2006/2007. Perchè i prezzi e le tariffe continuano a galoppare e i 1000 euro al mese non bastanopiù nemmeno per arrivare alla terza settimana. Perchè dal 1 gennaio 2008 abbiamo diritto agli aumenti e finora il governo non si è degnato di stanziare i fondi contrattuali necessari e anzi si prepara, in nome della lotta ai "fannulloni" dei cosiddetti "Piani Industriali", a tagli pesantissimi a danno dei servizi pubblici ai cittadini e dei diritti dei lavoratori pubblici. Perchè Confindustria e sindacati concertativi di fronte al disastroso risultato di 15 anni di concertazione, che ha fatto dei lavoratori italiani i peggio pagati in tutta Europa, invece di affrontare la gravità della condizione del lavoro dipendente sempre più precarizzato e in piena emergenza salariale, si apprestano ad abolire anche i contratti economici biennali e a svuotare definitivamente -concludono- le tutele economiche e normative del Contratto Nazionale>>.
Rdb/CUB Federazione di Salerno
18 giugno 2008 - Tuscia web
Viterbo - Interviene Lino Rocchi
Università e ricerca, Rdb in sciopero
Riceviamo e pubblichiamo - Il 20 giugno la Rdb Cub sciopererà le ultime due ore nel comparto Università e Ricerca, perché mentre il ministro Brunetta annuncia che il rinnovo contrattuale del secondo biennio economico 2008-2009 non è una certezza per i lavoratori del Pubblico Impiego, i Comparti Università e Ricerca ancora stanno aspettando il rinnovo del contratto normativo 2006-2009 e del primo biennio economico 2006-2007, noi ci saremo e faremo la nostra parte a sostegno della vertenza contrattuale e delle richieste presentate ai tavoli. Nelle Università siamo alla commedia degli errori, grazie alla nostra azione al tavolo è emerso da tempo un percorso e una bozza di accordo possibile, ma da un mese, anche a causa dei tavoli separati voluti da Cgil, Cisl e Uil, il confronto si è bloccato impedendo di arrivare alla conclusione di un contratto dal quale ci aspettiamo un riequilibrio rispetto allo strapotere che l’autonomia ha dato in mano al corpo docente, ed alla conseguente penalizzazione del personale tecnico-amministrativo. Inoltre, venerdì 20 giugno il sindacalismo di base, (CUB, Confederazione Cobas e SdL intercategoriale), si mobilita in tutto il paese per rivendicare forti aumenti per salari e pensioni, per la sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi, per la difesa di veri contratti nazionali a favore dei lavoratori, l’abolizione delle leggi Treu e 30, il ripristino della scala mobile, la difesa della pensione pubblica ed un no deciso allo scippo del TFR, contro la precarietà lavorativa e sociale, per la garanzia del reddito, per un no alla detassazione degli straordinari, contro il razzismo e la xenofobia, per uguali diritti per stanziali e migranti. Basta con il monopolio della casta di Cgil, Cisl e Uil sui diritti sindacali, è giunto il momento di pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori e per restituire ai salariati il potere decisionale. Sembrano parole utopiche, ma occorre ripartire dai lavoratori dai pensionati e dai cittadini tutti per risollevare le sorti del nostro Paese, per questo, saremo presenti alle iniziative che si terranno nelle principali città italiane, in particolare a Roma, davanti al Ministero della Funzione Pubblica contro il piano di Brunetta e poi andremo a far sentire la nostra voce a Piazza di Monte Citorio, non facciamo sconti a nessuno, non abbiamo governi amici, ma solo interlocutori più o meno affidabili, o gli attuali inquilini dei palazzi del potere sapranno esserlo, oppure dopo una estate che stenta a partire, ci sarà un caldo autunno.
Lino Rocchi - Rdb Cub
17 giugno 2008 - Ansa
LAVORO: CUB-COBAS-SDL, 20 GIUGNO MOBILITAZIONE NAZIONALE
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - Il sindacalismo di base scendera' in piazza per una mobilitazione nazionale indetta per venerdi' 20 giugno a sostegno di salari e pensioni, per la sicurezza sul lavoro e contro la precarieta'. Iniziative sono previste in tutte le principali citta'. Cub, Cobas e Sdl, sottolineano in una nota, rivendicano ''forti aumenti'' per salari e pensioni; sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi; difesa di ''veri'' contratti nazionali a favore dei lavoratori e delle lavoratrici. Tra l'altro, chiedono il ripristino della scala mobile, bocciano la detassazione degli straordinari e invocano ''pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori e delle lavoratrici'', dicendo ''basta con il monopolio della casta Cgil-Cisl-Uil sui diritti sindacali''.
17 giugno 2008 - Prima
PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE DEL PUBBLICO IMPIEGO DEL 20 GIUGNO
(PRIMA) ROMA - Le RdB-CUB Pubblico Impiego indicono per mercoledì 18 giugno una conferenza stampa di presentazione della giornata di mobilitazione nazionale del Pubblico Impiego, proclamata per venerdì 20 giugno. L’iniziativa si colloca nell’ambito della mobilitazione nazionale indetta per il 20 giugno da CUB, Confederazione Cobas, SDL e deliberata dall’assemblea nazionale del sindacalismo di base del 17 maggio scorso sulla seguente piattaforma: salario; sicurezza sul lavoro; lotta alla precarietà; democrazia sindacale; difesa del sistema pensionistico pubblico, contro lo scippo del TFR e dei fondi pensione; rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito; per una nuova scala mobile. Le RdB-CUB P.I., ritenendo che nella riforma della P.A. proposta dal Governo non vi sia alcuna risposta ai punti contenuti in tale piattaforma, e che al contempo si persegua l’obiettivo di smantellare lo Stato Sociale riducendo i servizi e penalizzando cittadini e lavoratori, chiamano i dipendenti pubblici ad aderire alle numerose iniziative territoriali previste per la giornata del 20, (che verranno illustrate nel corso della conferenza stampa) ed alla manifestazione organizzata a Roma davanti al Ministero della Funzione Pubblica. Durante la conferenza stampa verranno distribuite le anticipazioni di un dossier redatto dalle RdB P.I.. in cui verranno documentati esempi concreti sulle conseguenze prodotte nella Pubblica Amministrazione dopo anni di tagli alle risorse e agli organici, precariato, appalti, esternalizzazioni, e consulenze d’oro.
16 giugno 2008 - Giornal.it
RdB-CUB: lavoro e sicurezza
Alessandria - Venerdì 20 giugno nella giornata nazionale del sindacalismo di base alle ore 10.00 in Piazza della Libertà, di fronte alla Prefettura di Alessandria, ci sarà un presidio RdB-CUB per chiedere forti aumenti generalizzati per salari e pensioni di almeno 3.000 euro annui, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi, eliminazione dell'Iva dai generi di prima necessità e lotta alla precarietà lavorativa e sociale, più sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali.
15 giugno 2008 - La Tecnica della Scuola
Sindacati di base preparano sciopero generale
di R.P.
La decisione è stata assunta da una assemblea nazionale svoltasi qualche settimana fa. Cobas, Cub e SdL pronti a scendere in piazza. Il 20 giugno manifestazioni e presìdi in tutte le regioni italiane per protestare non solo contro il Governo ma anche contro i sindacati confederali. Mentre i sindacati confederali sono seduti al tavolo di confronto voluto dal ministro Renato Brunetta per mettere mano alla riforma del pubblico impiego, il sindacalismo di base è già al lavoro per organizzare uno sciopero generale per il prossimo autunno. La decisione è stata presa qualche settimana fa nel corso di un incontro nazionale delle RSU ddi CUB, Cobas e SdL intercategoriale; in attesa dell’autunno, intanto, per il prossimo 20 giugno è già in programma una giornata di mobilitazione con manifestazioni e presidi in tutte le regioni italiane. Gli obiettivi della protesta sono ambiziosi e coinvolgono in varia misura anche la scuola: si va dalla richiesta di "forti aumenti generalizzati" (almeno 3.000 euro all’anno) alla rivendicazione di meccanismi automatici di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi (in pratica la reintroduzione della vecchia "scala mobile"). Ma i sindacati di base chiedono anche di rafforzare il ruolo del contratto nazionale "come strumento di redistribuzione del reddito" e protestano contro la detassazione degli straordinari proposta da governo. Fra le parole d’ordine del documento diffuso dai sindacati di base non potevano mancare la lotta al precariato e la rivendicazione della continuità del reddito. La protesta riguarda però anche i sindacati confederali nettamente contrari a rivedere le regole sulla rappresentanza sindacale sui luoghi di lavoro: è da anni, per esempio, che i Cobas della scuola rivendicano una diversa modalità di voto per le rappresentanze sindacali (doppia scheda: una per le RSU di istituto e una per il livello nazionale) oltre che la possibilità di convocare assemblee dei lavoratori anche nelle scuole dove non sono presenti proprie RSU. Un’altra "battaglia" che il sindacalismo di base intende sostenere con forza riguarda il riconoscimento di tutta l’anzianità pregressa del personale ATA che è transitato dagli Enti Locali allo Stato: su questo punto Cobas, Cub e SdL possono contare ora persino sull’interessamento della Lega Nord che, attraverso tre propri deputati, ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione parlamentare alla quale il Ministro Gelmini dovrebbe rispondere in Commissione Istruzione il prossimo 19 giugno. Senza dimenticare la richiesta, peraltro avvalorata da un recente pronuncia dell’Unione Europea, di riconoscere l’anzianità di servizio non solo al personale di ruolo ma anche ai docenti e agli ATA assunti con contratto a tempo determinato. La piattaforma dei sindacati di base, insomma, è ampia e articolata e non è da escludere che almeno le richieste meno "costose" possano in qualche misura essere accolte.
12 giugno 2008 - Il Velino
Previdenza, Rdb-Cub: Brunetta non innova, demolisce
Roma, 12 giu (Velino) - "Il neoministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta sta dimostrando di non conoscere quella Pubblica Amministrazione che dichiara di voler innovare. Il 27 maggio scorso, all’emittente La7, ha affermato che l’Inps affida la liquidazione di parte delle pensioni ad un service esterno con una produttività di sei volte superiore a quella dei dipendenti dell’Istituto previdenziale. Si tratta di una affermazione assolutamente infondata". È quanto si legge in un comunicato stampa del sindacato Rdb-Cub. "Il 10 giugno, intervenendo a un convegno sull’innovazione, ha poi annunciato che presto sarà possibile riscuotere le pensioni e versare contributi presso le ‘reti amiche’ - formate da farmacie, carabinieri, tabaccherie e altri esercizi commerciali - con le quali intende superare l’inefficienza della Pubblica Amministrazione. Tuttavia il Ministro sembra ignorare che attualmente la riscossione delle prestazioni pensionistiche e il pagamento dei contributi sono effettuati presso banche ed uffici postali, soggetti privati non appartenenti alla Pubblica Amministrazione".
"Brunetta probabilmente ha sentito vagamente parlare della rete delle Pubbliche Amministrazioni, un progetto dello scomparso Gianni Billia, e lo ha editato nuovamente a propria immagine e somiglianza ipotizzando che in futuro le pensioni pubbliche possano essere liquidate dal salumiere e riscosse dal tabaccaio, magari sotto forma di gratta e vinci - dichiara Luigi Romagnoli delle Rdb-Cub Inps -. Ormai si è ampiamente compreso che l’intenzione di questo governo sia quella non di riformare ma di liquidare la Pubblica Amministrazione. La Rdb-Cub, insieme ai lavoratori, cercherà in tutti i modi di impedirlo. La giornata di mobilitazione del 20 giugno - conclude Billia - è una prima occasione per respingere al mittente i farneticanti progetti sul pubblico impiego".
10 giugno 2008 - Dire
PUBBLICO IMPIEGO/BOLOGNA. PROTESTA IN PIAZZA CONTRO BRUNETTA
ASSEMBLEA ALL'APERTO DELLE RDB E IL 20 GIUGNO CORTEO IN CITTA'
(DIRE) Bologna, 10 giu. - "Brunetta e Sacconi, siete voi i fannulloni". Questo lo striscione con cui questa mattina le Rdb si sono presentate davanti all'ingresso di Palazzo D'Accursio, per svolgere in un luogo simbolico della citta' un'assemblea all'aperto dei dipendenti comunali (ne sono presenti alcune decine, ma la discussione proseguira' nel pomeriggio nei locali Atc di via San Felice). Massimo Betti, numero uno delle Rappresentanze di base, spiega che si tratta di una delle assemblee che il sindacato sta organizzando in tutti i luoghi di lavoro contro la "campagna" del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. Gli incontri porteranno ad un corteo in ogni capoluogo di Regione (il 20 giugno) e poi, in autunno, ad uno sciopero generale. Al fianco di Rdb anche altre sigle del sindacalismo di base, come Cobas e Sdl. Le Rdb, in particolare, prendono di mira le affermazioni di Brunetta sui "fannulloni" che caratterizzerebbero gli uffici pubblici. Brunetta punta a "privatizzare tout court tutta la pubblica amministrazione- attacca Betti- e per giustificarlo dal punto di vista culturale e' stata aperta la campagna contro i fannulloni, in maniera molto simile a quella contro i metalmeccanici negli anni '80". Ma nella pubblica amministrazione, spiega Betti, se i fannulloni ci sono "la media e' uguale a quella degli altri settori". E visti i licenziamenti contro gli assenteisti, "gli strumenti per intervenire ci sono gia'". Sotto, per le Rdb, c'e' piuttosto il tentativo di "togliere diritti a questi lavoratori, per equipararli in peggio a quelli di altri settori". A partire da temi delicati come quelli di maternita' e malattia. Il sound system delle Rdb, tra l'altro, diffonde musica e interventi proprio dalla zona dove spesso suonano gli artisti di strada finiti nel mirino dell'assessore comunale alle Attivita' commerciali, Maria Cristina Santandrea. E se anche la musica del sindacato disturbasse i lavori di Palazzo D'Accursio? "Ultimamente Santandrea parla piuttosto a sproposito", e' il commento secco di Betti. "Abbiamo chiesto un incontro sugli orari del commercio- continua- ci aspettiamo che parli li' e dica delle cose di buon senso". Perche' "fino ad oggi- chiude Betti- la serieta' e' mancata".
4 giugno 2008 - Ansa
P.A: RDB-CUB, INDETTA MOBILITAZIONE NAZIONALE IL 20 GIUGNO
(ANSA) - ROMA, 4 GIU - L'impianto della Pubblica Amministrazione che emerge dalla breve introduzione fatta nell'incontro di oggi dal ministro Renato Brunetta ''e' tutto incentrato sul mercato'', dichiara Paola Palmieri della Direzione nazionale RdB -CUB P.I, ma la Pubblica amministrazione non e' un mercato e per questo le Rdb -Cub indicono una giornata di mobilitazione per il 20 giugno. Con la riforma Brunetta, ''da soggetto che eroga servizi ai cittadini la P.A. si trasforma in bacino di interesse per gruppi finanziari e grandi societa' private''. E 'per quanto riguarda i salari, cancella il biennio 2008-2009 e avvia per il 2009 un nuovo assetto contrattuale triennalizzato in quella che viene definita una gara di convergenza col privato''. La RdB -CUB hanno ''tutt'altra idea di come la P.A. debba funzionare'', prosegue Palmieri, annunciando ''un dossier con esempi concreti sulle responsabilita' politiche di appalti ed esternalizzazioni utili solo a soddisfare gli appetiti dei privati''.