Bologna. ROYAL CARLTON: VOGLIONO LICENZIARE DELEGATO SINDACALE RdB/CUB PER PROCEDERE INSIEME A CGIL E CISL ALL'ESTERNALIZZAZIONE
I LAVORATORI RESPINGONO NUOVAMENTE L’ACCORDO TRUFFA
Ieri pomeriggio, la direzione Royal Carlton ha consegnato a mano al nostro delegato sindacale Antonio Lomonaco ben 2 contestazioni disciplinari con immediata sospensione dal lavoro, preannunciando a voce e senza equivoci il suo licenziamento.
Questo atto gravissimo e antisindacale coincide con il momento più critico della vertenza in corso da mesi che vede i lavoratori opporsi all’esternalizzazione, ai ricatti e ai licenziamenti.
Proprio ieri la Cgil e la Cisl hanno riproposto vergognosamente un’ipotesi d’accordo per autorizzare la proprietà alberghiera all’esternalizzazione.
Cgil e Cisl, nonostante la contrarietà dei lavoratori coinvolti nel trasferimento alle cooperative, ha indetto un referendum facendo votare anche i lavoratori non esternalizzati.
Un atto gravissimo quello di agire una guerra tra poveri mettendo gli uni contro gli altri e spacciando questo come democrazia.
La direzione del Royal Carlton ripaga il lavoro sporco fatto da questi sindacati addebitando al nostro delegato presunte “frasi offensive” nei confronti dei delegati cgil e cisl quali “siete venduti e state facendo delle porcate” e per questo preannunciandogli il licenziamento.
Nonostante questi atti intimidatori di cui riteniamo politicamente responsabili i dirigenti sindacali di cgil e cisl, i lavoratori dell’ hotel hanno seguito l’indicazione di RdB e non hanno partecipato al referendum-trappola impedendo così il raggiungimento del quorum necessario per dichiararlo valido.
Questa mattina abbiamo inviato una diffida all’Amministrazione Provinciale che sta incontrando cgil,cisl e parti datoriali a dare seguito a qualsiasi accordo, con particolare riferimento alla proposta di esternalizzazione del personale dipendente.
Crediamo necessario che l’ assessore provinciale Pariani convochi urgentemente le RdB in quanto sindacato maggiormente rappresentativo fra i lavoratori oggetto della procedura di licenziamento e ripristini così un minimo di regole democratiche.
Nelle prossime ore decideremo, insieme ai lavoratori come proseguire la mobilitazione ed impugneremo il licenziamento ed ogni ipotesi d’accordo di esternalizzazione che nient’altro rappresenta se non l’anticamera del licenziamento collettivo.