Bologna. HOTEL ROYAL CARLTON, SCIOPERO, OCCUPAZIONE DEGLI UFFICI DELL'ASCOM E PRESIDIO IN CONSIGLIO PROVINCIALE

In allegato i comunicati

Bologna -

 

LAVORATORI IN SCIOPERO E OCCUPAZIONE DEGLI UFFICI DELL’ASCOM CONTRO IL LICENZIAMENTO POLITICO E L’ESTERNALIZZAZIONE ALLE COOPERATIVE

L’arroganza della direzione dell’Hotel Royal Carlton e dell’ASCOM non ha confini. A fronte del rifiuto dei lavoratori di approvare l’ennesimo accordo proposto da CGIL E CISL che ne prevede l’esternalizzazione alle cooperative quale anticamera del licenziamento, la risposta è stata quella di dare l’ultimatum ai singoli lavoratori per accettare il trasferimento, nonché quella di proseguire sulla via del licenziamento del delegato RdB che si sta opponendo a tutto ciò da diversi mesi.


Per questo le RdB hanno proclamato questa mattina lo sciopero immediato dei lavoratori dell’Hotel Royal Carlton e un gruppo di delegati si è recato all’ASCOM chiedendo un incontro urgente con il Presidente Postacchini e ha deciso di occuparne i locali mentre altri lavoratori stanno presidiando l’entrata.


L’occupazione si è resa necessaria in quanto l’ASCOM e la direzione dell’Hotel rifiutano ogni relazione con le RdB nonostante sia il sindacato maggiormente rappresentativo fra i lavoratori che vorrebbero esternalizzare.


Le stesse istituzioni locali, in primis la Provincia, hanno sempre accettato i diktat dell’ASCOM ed hanno escluso ogni relazione con RdB trattando invece con i rappresentanti di CGIL e CISL che periodicamente ripropongono l’esternalizzazione dei lavoratori.


A tale proposito ricordiamo il referendum del 28 ottobre scorso con il quale questi sindacati hanno provato ad imporre l’ennesimo accordo-truffa che si è però infranto contro la determinazione dei lavoratori che a grande maggioranza non sono andati a votare rendendo così nullo lo stesso referendum.


Il tutto è stato ulteriormente aggravato dalle due contestazioni disciplinari con immediata sospensione dal lavoro e il preannuncio di licenziamento nei confronti del delegato RdB Antonio Lo Monaco.


Un vero e proprio licenziamento politico del delegato sindacale sempre in prima fila nell’opposizione all’esternalizzazione del personale.


La direzione del Royal Carlton cerca di ripagare così il lavoro sporco fatto da CGIL e CISL addebitando al nostro delegato presunti frasi offensive nei confronti proprio dei rappresentanti CGIL e CISL come “siete venduti” e “state facendo delle porcate”.

Chiediamo l’immediato ritiro del licenziamento politico e dell’ipotesi di esternalizzazione dei lavoratori

 

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CONCLUSA LA MOBILITAZIONE ODIERNA DEI LAVORATORI

DEL ROYAL CARLTON HOTEL


Si è conclusa, con un presidio in consiglio provinciale, la giornata di mobilitazione di RdB a fianco dei lavoratori del Royal Carlton Hotel.


Una giornata che è incominciata con l’indizione di sciopero immediato per i lavoratori del Royal Carlton i quali, la direzione dell’Hotel e l’ASCOM, vogliono trasferire alle cooperative quale anticamera di licenziamento. Uno sciopero attuato anche contro il tentativo di licenziamento politico del delegato RdB che più di altri si sta battendo contro i processi di esternalizzazione che ciclicamente CGIL e CISL concordano con la controparte senza avere il consenso dei lavoratori stessi.

Uno sciopero che è proseguito nella mattinata con un presidio sotto la sede ASCOM e con un’occupazione da parte di RdB dei locali della medesima associazione. Un’occupazione che si è resa necessaria a fronte del ripetuto e continuo diniego da parte del Presidente Postacchini e dei suoi dirigenti ad incontrare il sindacato RdB, che rappresenta il maggior numero di lavoratori. Una tracotanza quella della dirigenza ASCOM, un rifiuto della democrazia sindacale che non ha eguali e che è sfociata nella richiesta di intervento ai reparti di polizia in tenuta antisommossa.

Una vergogna a cui reputiamo necessario opporsi, continuando la mobilitazione per difendere la dignità dei lavoratori e sconfiggere l’arroganza padronale.


Un comportamento da parte di questi energumeni che non può e non deve trovare complicità nel silenzio-assenso delle istituzioni locali che devono avere il coraggio di dire NO ai tentativi come quelli dell’ASCOM di speculare sulla crisi economica facendo dei lavoratori carne da macello e utilizzando strumenti come quello del licenziamento politico indegni di una società civile.


Per questo la mobilitazione è proseguita durante la seduta del consiglio provinciale, dove è stato srotolato uno striscione ed è stato chiesto un incontro urgente all’Assessore provinciale al lavoro che ha già trattato di tale questione ma esclusivamente con CGIL e CISL.


Ottenuto l’impegno da parte dell’Assessore ad un incontro entro la settimana, abbiamo concluso, per oggi, la mobilitazione.

 

RdB CUB Federazione Emilia Romagna