19 giugno 2014. Sciopero nazionale delle aziende e società che gestiscono, anche in appalto, servizi pubblici
Il Consiglio Nazionale di USB Lavoro Privato, alla luce delle scelte politiche del Governo Renzi, tutte improntate al sostegno alle imprese e all’obbedienza ai mercati finanziari, ha deciso la proclamazione di uno sciopero nazionale dei lavoratori delle aziende e società che gestiscono servizi pubblici per l’intera giornata del 19 giugno 2014.
Lo sciopero interesserà la totalità delle aziende a capitale pubblico, delle partecipate a capitale misto, delle aziende, società, consorzi e cooperative appaltatrici di servizi pubblici, in sintonia con lo sciopero indetto per lo stesso giorno da USB Pubblico Impiego.
Le pesantissime ricadute che rischiano di abbattersi su tutto il mondo del lavoro che ruota introno alla pubblica amministrazione richiedono una mobilitazione forte e unitaria.
Le lavoratrici e i lavoratori del nostro paese stanno pagando a caro prezzo le imposizioni delle istituzioni internazionali, della tristemente famosa Troika che vede nell’Unione Europea la porta bandiera del rigore e dell’austerità che stanno provocando sconquassi nel tessuto sociale dei paesi più deboli.
Nonostante il Fondo Monetario Internazionale abbia riconosciuto che non sia il costo del lavoro, il responsabile della mancata crescita dell’economia italiana ma la scarsa innovazione tecnologica e il sostanziale blocco della ricerca, dovuta sia al blocco dei finanziamenti pubblici che privati, Renzi ha puntato tutta la sua immagine di innovatore sull’aumento della flessibilità con l’approvazione della prima parte del cosiddetto Jobs Act, che condanna alla precarietà perpetua e al ricatto della mancata proroga centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, fatto passare come il toccasana per l’aumento dell’occupazione, mentre si appresta a dare il colpo finale ai servizi sociali con tagli e privatizzazioni e con la prospettata riduzione a mille delle aziende partecipate dagli enti locali, che gestiscono servizi essenziali come i trasporti, l’igiene ambientale, l’energia, l’acqua, i servizi educatici e all’infanzia, le mense e le pulizie scolastiche, l’assistenza alle persone anziane e non autosufficienti, solo per fare alcuni esempi.
Nella convinzione che la riduzione del debito pubblico, in mano a speculatori e istituzioni internazionali non possa ricadere sulle spalle dei soliti noti, lavoratori e cittadini, il Consiglio Nazionale USB Lavoro Privato invita tutti gli organismi, tutte le strutture, i delegati, i militanti e i lavoratori ad attivarsi per la migliore riuscita di questa importante giornata di sciopero con manifestazioni regionali, quale importante tappa del percorso di mobilitazione contro il governo Renzi, l’Unione Europea e tutti i poteri forti che costruiscono le loro fortune sulla pelle della stragrande maggioranza delle popolazioni.