VERTENZA ISTITUTO VIGILANZA URBE (ANCR): PROSEGUE IL PRESIDIO CONTRO LA PRECARIZZAZIONE SOTTO PALAZZO CHIGI
UNA DELEGAZIONE DI LAVORATORI HA CONSEGNATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO UN DOSSIER SULLA GRAVE VICENDA DELL’IVU
Prosegue sino al 4 agosto il presidio davanti Palazzo Chigi che i lavoratori dell’Istituto Vigilanza Urbe hanno avviato dal 27 luglio scorso. Promosso dal Libero Comitato G.P.G. - R.d.B. , insieme a Savip e Sinalv Cisal, il presidio si aggiunge alle numerose iniziative di lotta - fra cui uno sciopero del maggio scorso - intraprese dai lavoratori a seguito della decisione della ANCR (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci), proprietaria dell’IVU, di liberarsi dei 950 dipendenti dell’Istituto entro il prossimo 30 settembre.
L’IVU, che svolge i suoi servizi di vigilanza presso numerosi enti pubblici e privati, secondo l’attuale dirigenza dell’ANCR patirebbe un dissesto finanziario di cui ancora oggi non è stata precisata l’entità e di cui i lavoratori da tempo vanno chiedendo conto. In particolare perché la ANCR è un Ente Morale Nazionale che ha sempre percepito un contributo ordinario dal Ministero della Difesa, per cui è soggetta sia ai controlli amministrativi di questo Dicastero, sia a quelli del Ministero del Tesoro e della Corte dei Conti, sia – per quanto riguarda l’esercizio dell’attività di vigilanza privata – a quelli del Ministero dell’Interno.
Recentemente il presidente della ANCR De Meo ha ribadito la volontà di chiudere l’Istituto entro il 30 di settembre, senza precisare il destino dei 950 dipendenti sui quali si profila un’ipotesi di precarizzazione attraverso la cessione a cooperative, con conseguente perdita di diritti, diminuzione della retribuzione, azzeramento della anzianità di servizio, ed un probabile termine a quattro anni del nuovo rapporto di lavoro.
Sulla vertenza dell’IVU è stata presentata ieri in parlamento una dettagliata interrogazione del Capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli. Inoltre questa mattina una delegazione dei tre sindacati impegnati nel presidio ha consegnato un dossier sulla vertenza presso la Presidenza del Consiglio, da cui ha ricevuto l’impegno ad un prossimo esame della grave vicenda IVU.