RSU NEL PUBBLICO IMPIEGO: QUAL E' LA VERA POSTA IN GIOCO??

In allegato il volantino ed il link alla raccolta di firme

Nazionale -

La trattativa all’Aran sulla composizione dei comparti del Pubblico Impiego ha ormai lo stesso valore di un biglietto della lotteria il giorno dopo l’estrazione: pura rappresentazione formale di un gioco che si svolge altrove dal quale i lavoratori escono sicuramente perdenti.

Del resto se il problema fosse solo il salvataggio degli apparati sindacali di settore o i loro  rapporti interni,  CGIL CISL UIL lo avrebbero già risolto spostando, come in parte stanno facendo, i settori da un comparto all’altro, come figurine di un loro album privato.

L’università, per esempio, un giorno sta nel comparto ministeri e un giorno nella scuola, con annessi i policlinici universitari che, fino a prova contraria, sono ospedali.  

In realtà CGIL CISL UIL stanno solo tentando di ridefinire il proprio ruolo nelle nuove relazioni sindacali, recuperando pezzi di potere nella cogestione complice di ogni pur piccola o ridicola proposta di riforma o riformetta.

Unica preoccupazione impedire ogni forma di opposizione da parte di altre, non allineate, organizzazioni sindacali, siano esse autonome o, peggio, alternative come la nostra e allontanare ogni possibilità di confronto con i lavoratori attraverso le elezioni RSU, unico organismo sindacale ad elezione diretta.

Il tutto giocato sulla vanità di un ministro che vuole realizzare, attraverso i nuovi comparti, i brandelli della sua riforma della pubblica amministrazione che in realtà è la semplice copertura ideologica dello smantellamento della funzione pubblica in questo paese.

Con il suo sistema di valutazione che fascia attribuirebbe alla trattativa all’Aran, signor ministro?

 

Tutto questo è possibile perché :
E’ FUNZIONALE AL PROGETTO STRATEGICO DI RIDUZIONE DELLA DEMOCRAZIA SINDACALE, DELLA FUNZIONE DEL SINDACATO E DEL POTERE CONTRATTUALE DEI LAVORATORI, SOPRATTUTTO SE ESPRESSO DA ORGANIZZAZIONI SINDACALI NON CONCERTATIVE.
E’ IL PASSAGGIO DALLA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA ALLA DEMOCRAZIA INDUSTRIALE O DI IMPRESA.

 

La difesa degli spazi di democrazia sindacale nel nostro paese è una priorità per i lavoratori i cui diritti rischiano di essere cancellati in nome di una crisi gestita mediaticamente a seconda delle esigenze. Il funzionamento non sempre adeguato delle RSU non va confuso con la loro funzione di unico organismo sindacale ad elezione diretta e quindi di partecipazione democratica. Difenderle oggi rimandando a domani il problema del loro funzionamento è indispensabile, per questo la raccolta di firme assume valore di pronunciamento democratico dei lavoratori.

 

TRASFORMIAMO LA RACCOLTA DI FIRME PER LE ELEZIONI RSU IN UNA POMIGLIANO ALLA ROVESCIA