Roma. SOLIDARIETA' ALL'HORUS SGOMBERATO
RdB-CUB invita a partecipare alla manifestazione cittadina indetta per oggi alle 17.00 in via Capraia
La Federazione delle RdB CUB esprime la propria solidarietà ai compagni dell'Horus, centro sociale occupato ed autogestito di Roma, da stamani sgomberato da un numero ingente di forze di polizia e carabinieri, senza che ci fosse stato nei giorni precedenti alcun avvenimento che facesse presagire tale esito.
Il dato ancora più preoccupante è costituito dalle dichiarazioni di Alemanno, il quale si è affrettato ad annunciare che con questo comincia un lungo periodo di sgomberi, perchè "non è possibile che roma sia la capitale dei centri sociali ocupati e delle occupazioni...."
Con queste dichiarazioni il sindaco ha messo in evidenza qual'è il dato politico che più lo preoccupa e cioè il rapporto che i centri sociali hanno saputo costruire con il territorio e con i settori di cittadini/lavoratori colpiti dalla politica antipopolare di questo e dei passati governi.
Capacità che si è dimostrata anche in occasione dello sciopero generale e generalizzato, indetto dal sindacalismo di base, in collegamento con i lavoratori della garnde distibuzione, con gli studenti e i precari.
E' il saldarsi di questi settori, è la ricomposizone di soggetti diversi contro una politica comunale e nazionale oscurantista, che nega i diritti ai più deboli, ai senza casa, agli immigrati, che è pronto a dare migliaia di miliardi alle banche e agli speculatori sottraendoli alla spesa sociale , a mettere paura ad Alemanno e ai poteri forti di questa città.
Per questo esprimiamo la nostra più convinta solidarietà ai compagni dell' Horus occupato, con la convinzione che la risposta a questo attacco farà fallire i tentativi di normalizzare la nostra città.
Per respingere questo attacco, invitiamo tutti alla manifstazione che questo pomeriggio, alle ore 17 partirà da Via Capraia.
.
Foto ag.Eidon, clicca qui
21 ottobre 2008 - Comunicato stampa Horus occupato
Roma libera dal controllo
Questa mattina alle 7 venti camionette tra polizia e carabinieri, in assetto antisommossa, hanno occupato militarmente piazza Sempione e hanno violato l'ingresso dell'Horus occupato. Un'operazione di guerra motivata con le parole fredde e burocratiche di un presunto "sequestro preventivo", effetto della denuncia della proprietà, società Gemini. La stessa società che prima ha lasciato l'immobile all'abbandono e poi ha tentato una speculazione commerciale, attraverso un cambio illegale di destinazione d'uso, che le è costato diverse denunce e un provvedimento di sequestro.
Il sindaco Alemanno si assume in questo modo la responsabilità politica di dichiarare guerra alla città intera, agli spazi sociali, ai movimenti di lotta per la casa, alle reti contro la precarietà, a chi in questi anni ha conquistato diritti e dignità. Il sindaco e la destra vogliono cancellare la straordinaria esperienza dei centri sociali, spazi sottratti alla speculazione e alla rendita, luoghi di produzione culturale, luoghi di socialità fuori dalle logiche del mercato, luoghi del conflitto, luoghi di libertà.
Spazi liberati che hanno ridisegnato il territorio dal basso, promosso occupazioni abitative, reti antisfratto, sportelli contro la precarietà, palestre popolari, laboratori di sperimentazione culturale e tanto altro ancora. Il sangue nuovo nelle arterie della metropoli.
Una dichiarazione di guerra che arriva a quattro giorni da uno straordinario sciopero generale e generalizzato, che abbiamo attraversato insieme a centinaia di migliaia di persone. Una giornata che ha aperto un nuovo ciclo di lotte dei movimenti, una moltitudine di uomini e donne che ha detto una cosa semplice: questa volta, la crisi non la paghiamo noi!
Noi non abbiamo paura. Da questo momento inizia la campagna per la riconquista di uno spazio della città, contro le politiche di guerra di Alemanno e della destra, perchè siamo convinti non bisogna chiedere il permesso a nessuno per essere liberi. Meeting point: alle 11, a piazza Sempione (Montesacro), assemblea cittadina. Alle 17, da via Capraia 19 (Tufello), corteo cittadino.
La nostra libertà non si paga, si strappa!
Blocchi Precari Metropolitani/Unders - Horus Occupato - Astra19 spazio pubblico autogestito - Palestra Popolare Valerio Verbano - Volonté occupato - Villa Alpi Apuane occupata
21 ottobre 2008 - Omniroma
HORUS, RDB-CUB: «SOLIDARIETÀ A CENTRO SOCIALE SGOMBERATO»
(OMNIROMA) Roma, 21 ott - «La Federazione nazionale della Rdb-Cub esprime la propria solidarietà al centro sociale occupato ed autogestito Horus, sgomberato stamani a Roma da un numero ingente di forze di polizia e carabinieri senza che nei giorni precedenti ci fosse stato alcun avvenimento che facesse presagire tale esito». Lo comunica, in una nota, l'Rdb-Cub. «Il dato ancora più preoccupante - commenta Emidia Papi, della Federazione Nazionale Rdb-Cub - è costituito dalle dichiarazioni di Alemanno, il quale si è affrettato ad annunciare che oggi comincia un lungo periodo di sgomberi perché non è possibile che Roma sia la capitale dei centri sociali occupati e delle occupazioni. In questo modo il sindaco ha messo in evidenza qual è il dato politico che più lo preoccupa, e cioè il rapporto che i centri sociali hanno saputo costruire con il territorio e con i settori di cittadini e lavoratori colpiti dalla politica antipopolare di questo e dei passati governi». «Un rapporto - prosegue Papi - che si è dimostrato anche in occasione dello sciopero generale e generalizzato indetto dal sindacalismo di base lo scorso 17 ottobre, in collegamento con i lavoratori della grande distribuzione, con gli studenti e i precari». «Per questo - prosegue - esprimiamo la nostra più convinta solidarietà ai compagni dell' Horus occupato, con la convinzione che la risposta a questo attacco farà fallire i tentativi di normalizzare la nostra città, ed invitiamo tutti alla manifestazione che questo pomeriggio, alle 17 partirà da via Capraia».
21 ottobre 2008 - Adnkronos
ROMA: RDB-CUB, SOLIDARIETÀ A HORUS OCCUPATO
Roma, 21 ott. - (Adnkronos) - La Federazione nazionale della Rdb-Cub esprime «la propria solidarietà al centro sociale occupato e autogestito Horus, sgomberato stamani a Roma da un numero ingente di forze di polizia e carabinieri senza che nei giorni precedenti ci fosse stato alcun avvenimento che facesse presagire tale esito». «Il dato ancora più preoccupante - commenta Emidia Papi, della Federazione Nazionale Rdb-Cub - è costituito dalle dichiarazioni di Alemanno, il quale si è affrettato ad annunciare che oggi comincia un lungo periodo di sgomberi perchè non è possibile che Roma sia la capitale dei centri sociali occupati e delle occupazioni. In questo modo il Sindaco ha messo in evidenza qual è il dato politico che più lo preoccupa, e cioè il rapporto che i centri sociali hanno saputo costruire con il territorio e con i settori di cittadini/lavoratori colpiti dalla politica antipopolare di questo e dei passati governi». «Un rapporto - prosegue Papi - che si è dimostrato anche in occasione dello sciopero generale e generalizzato indetto dal sindacalismo di base lo scorso 17 ottobre, in collegamento con i lavoratori della grande distribuzione, con gli studenti e i precari. È il saldarsi di questi settori, è la ricomposizione di soggetti diversi contro una politica comunale e nazionale oscurantista, che nega i diritti ai più deboli, ai senza casa, agli immigrati, che è pronto a dare migliaia di miliardi alle banche e agli speculatori sottraendoli alla spesa sociale, a mettere paura ad Alemanno e ai poteri forti di questa città». «Per questo esprimiamo la nostra più convinta solidarietà ai compagni dell' Horus occupato, con la convinzione che la risposta a questo attacco farà fallire i tentativi di normalizzare la nostra città, ed invitiamo tutti alla manifestazione che questo pomeriggio, alle ore 17 partirà da Via Capraia», conclude la dirigente Rdb-Cub.
21 ottobre 2008 - Apcom
Roma, collettivo Horus: Torneremo a occupare lo spazio
"Posto era abbandonato, noi abbiamo aperto sportelli e servizi"
Roma, 21 ott. (Apcom) - Il collettivo del centro sociale Horus, sgomberato questa mattina, ha intenzione di tornare a occupare la struttura. Lo annuncia lo stesso collettivo spiegando che "è nostra intenzione riprenderci il posto". "Questo sequestro - dice Valentina del collettivo - non ce l'aspettavamo". Solo due settimane fa, spiega, il gruppo aveva incontrato il prefetto. "E' ovvio che non garantiscono nulla - sottolinea - però non c'erano minacce di sgombero o di qualsiasi cosa del genere, quindi non ce l'aspettavamo". Oggi, prosegue, "ci ritroveremo tutta la giornata qui. Se non è possibile rientrare oggi occuperemo la piazza interamente. Il nostro obiettivo - conclude - è riprenderci lo spazio". Lo sgombero, spiega in una nota il collettivo, è "l'effetto della denuncia della proprietà, società Gemini. La stessa società che prima ha lasciato l'immobile all'abbandono e poi ha tentato una speculazione commerciale, attraverso un cambio illegale di destinazione d'uso, che le è costato diverse denunce e un provvedimento di sequestro". La struttura, precisa Valentina, "era stata posta sotto sequestro per lavori senza autorizzazione fatti dal proprietario. L'Horus era un club, venivano fatti spettacoli. Il proprietario stava cercando di fare un cambio di destinazione d'uso per trasformarlo in un centro commerciale". "Noi a giugno dell'anno scorso l'abbiamo occupato - racconta - e rimesso a posto. Abbiamo aperto sportelli per l'emergenza abitativa sulla precarietà, consulenze legali, concerti. Ovviamente - aggiunge - qui c'è tanta gente che ci conosce e ci sostiene". Insomma, conclude, "quando spazi come questi vengono recuperati per dare servizi al quartiere questa è la loro risposta: quindici camionette, poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa".
21 ottobre 2008 - Messaggero.it
Sgomberato a Roma centro sociale Horus
Alemanno: l'illegalità non può essere tollerata
Trovate molotov, gli occupanti: non ne sappiamo niente, atto di guerra. Oggi corteo di protesta
ROMA (21 ottobre) - Sgomberato stamani dalle forze dell'ordine il centro sociale "Horus occupato" in corso Sempione 21 a Montesacro. Al momento dello sgombero nei locali dell'Horus non c'era nessuno e l'operazione si è svolta senza incidenti. Secondo quanto riferito dagli stessi occupanti, lo sgombero sarebbe avvenuto con un imponente schieramento di polizia, carabinieri e militari dell'esercito.
L'ex Horus Club era occupato da oltre un anno dai centri sociali. Gli agenti della polizia di Stato hanno trovato 7 bottiglie molotov e 17 fumogeni oltre a materiale cartaceo politico. Lo sgombero, secondo quanto si apprende, è stato effettuato su richiesta della procura della Repubblica di Roma, dal dottor Roberto Felice, perché il titolare dell'immobile aveva avviato il procedimento. Il gip, Carlo Santese, ha convalidato la richiesta. Lo sgombero è avvenuto in maniera tranquilla, ha detto un funzionario di polizia. «Dentro al centro sociale non c'era nessuno», ha continuato il poliziotto «ora rimarremo qui in presidio per far decantare la situazione».
Alemanno: «Oggi cominciamo un lungo periodo di sgomberi», ha detto il sindaco Gianni Alemanno parlando dello sgombero dell'Horus. «Dove c'è l'emergenza abitativa - ha assicurato il sindaco - cercheremo di dare delle risposte anche dal punto di vista sociale» e questo perché «non vogliamo fare interventi duri ma dialogare con gli occupanti». «Però - sottolinea il sindaco - non è possibile che Roma sia la capitale dei centri sociali occupati e delle occupazioni perché è un sintomo di illegalità che non può essere tollerato».
«Nel corso delle operazioni sgombero dell'Horus a piazza Sempione la polizia non ha trovato persone, ma 7 molotov e 17 fumogeni» e questo vuol dire che «la preoccupazione della presenza di una violenza politica e di una rete che si muove all'interno dei centri sociali non era infondata», ha detto ancora Alemanno. «Chiedo - ha proseguito - che la questura vada fino in fondo in queste indagini, individui i colpevoli e scopra le varie forme di connessione politica perché la lotta contro la violenza politica avvenga a 360 gradi nei confronti di tutti».
Gli occupanti: «È un atto di guerra della giunta Alemanno a tutte le reti dei centri sociali di Roma - hanno detto gli occupanti che al momento stazionano davanti al centro sociale in piazza Sempione -. L'Horus partecipava a diversi tavoli, tra cui uno con la prefettura. È stato un atto completamente inaspettato».
«Non sappiamo niente delle molotov». Sul materiale ritrovato all'interno del centro sociale di piazza Sempione gli attivisti smentiscono. «Non sappiamo nulla di molotov», ha detto uno di loro «quello di stamattina è un atto di guerra. Il nostro è un centro culturale strappato alla speculazione che con le molotov non c'entra niente».
Un corteo di protesta contro lo sgombero si svolgerà alle 17 con partenza dal centro sociale Astra di via Capraia al Tufello. La manifestazione sfilerà per il quartiere «e speriamo che sia affollatissima per dare una risorsa unitaria contro le politiche di sgombro di Alemanno», ha detto un attivista dell'Horus. Al momento è in corso un presidio e una conferenza stampa di attivisti dei centri sociali e comitati di Lotta per la casa che stigmatizzano l'uso eccessivo delle forze dell'ordine messe in campo per l'operazione. «Pensavamo stessero stanando boss di mafia o di camorra o magari i responsabili delle morti sul lavoro» ha detto un attivista di Horus «invece era per sgomberare un centro sociale strappato alla speculazione finanziaria all'eroina e ai fascisti».
Prc: è simbolo politica municipale. «Lo sgombero dell'Horus insieme alle fontanelle negate ai rom e alle nuove scritte fasciste lasciate nell'indifferenza a Talenti, rappresentano il simbolo della nuova politica municipale: criminalizzazione delle lotte sociali, ghettizzazione e razzismo verso i "diversi", compiacenza ai valori del fascismo». Lo sostiene, in una nota, il gruppo del Prc nel Municipio IV. «Una politica - prosegue la nota - contro la quale chiamiamo associazioni, comitati, forze politiche sinceramente democratiche del territorio a opporsi e costruire insieme un movimento per la riaffermazione dei valori costituzionali, della democrazia e del diritto Con lo sgombero dell'Horus si vuole colpire, oggi in IV municipio domani in altri territori, un movimento generale di auto-organizzazione sociale che da tempo cerca di dare risposte concrete, anche attraverso una maggiore attenzione e sensibilizzazione pubblica, al dramma dei senza casa e dell'assenza di spazi di aggregazione sociale e culturale in quartieri e territori sempre più soggetti alla speculazione e al degrado. Come PRC del IV Municipio siamo a fianco dell'Horus occupato, un bene comune, un bene da difendere. Chiediamo alle istituzioni municipali e comunali di aprire un tavolo di confronto perché esso continui a rimanere uno spazio pubblico, luogo di discussione e di iniziativa aperto al territorio, un posto per gli artisti precari e di produzione e distribuzione di cultura indipendente».
Peciola: «Molotov come alla Diaz?». «Lo sgombero dell'Horus è l'inizio di una guerra che Alemanno ha dichiarato alla parte viva e protagonista della città e agli spazi autogestiti», ha detto Gianluca Peciola, consigliere della Sinistra l'Arcobaleno presente da questa mattina a piazza Sempione. «Il sindaco - prosegue - deve rispondere delle sue decisioni all'intera città e prendersi le responsabilità di questa nuova fase di insicurezza che sta diffondendo colpendo i luoghi di produzione culturale e le esperienze di occupazione e autorecupero». Quanto al ritrovamento di molotov e fumogeni, Peciola aggiunge «Nutro molti dubbi su questa accusa: esperienze passate ci insegnano quanto sia facile inserire all'interno di uno stabile ordigni e attrezzi funzionali a creare clima di insicurezza e giustificare simili aggressioni. Non vorrei che quelle molotov fossero le stesse della scuola Diaz. In ogni caso vorrei dire al sindaco Alemanno che se, come ha dichiarato alle agenzie stampa, è iniziato un lungo periodo di sgomberi, non tarderà ad iniziare neanche il lungo periodo di resistenza».
Rossin: «Censimento degli stabili occupati». «Siamo alla follia pura. Dopo il ritrovamento da parte delle forze dell'ordine di molotov e candelotti fumogeni nel centro sociale dell'ex Horus, siamo costretti a subire dichiarazioni farneticanti da parte degli occupanti che giudicano lo sgombero una dichiarazione di guerra da parte del sindaco»: lo ha detto il capogruppo capitolino del Pdl Dario Rossin. «Mi chiedo ora, dopo le polemiche scatenate nei giorni scorsi su chi istiga all'odio sociale, cosa pensa il centrosinistra di questo gruppo di violenti e intolleranti - ha proseguito Rossin - che hanno la faccia tosta di pretendere di vivere nella più totale illegalità. È più che mai urgente, a questo punto, la necessità di recuperare gli spazi occupati abusivamente dai centri sociali e stabilire quel criterio di legalità delle assegnazioni, unico modo per garantire la giustizia sociale». «Per questo chiedo con forza - ha concluso l'esponente del Pdl - che si proceda a un censimento degli stabili occupati al fine di organizzare una campagna di raccolta dati e di informazione per realizzare un monitoraggio, in tutta la città, sulla diffusione di quella che sembra una metafora moderna dei vecchi espropri proletari».
Santori: «Clima di odio da sinistra radicale». «Le illazioni dei consiglieri dell'estrema sinistra sono denigratorie, prive di fondamento e costituiscono un gravissimo reato di turbativa all'ordine pubblico e alla legalità. Spero che il clima di odio che la sinistra radicale sta fomentando non sfoci nel corteo organizzato dai centri sociali questo pomeriggio nel quartiere», ha attaccato il presidente della commissione sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori. Secondo Santori «è necessario iniziare questo periodo di sgombero dei luoghi occupati abusivamente e con la violenza per recuperarli e riutilizzarli in attività sociali a favore di donne e minori e di tutta la collettività, aprendo asili nido, centri di assistenza sociale, incubatori d'impresa, parcheggi di scambio, centri di sostegno familiare». «È indispensabile, poi, promuovere azioni quali la stipula di patti di legalità con i ragazzi dei centri sociali - ha concluso Santori - che saranno disposti a rifiutare la violenza e abbandonare l'annoso metodo delle occupazioni. Al tempo stesso tutte le forze politiche dovranno mobilitarsi per garantire la piena agibilità degli spazi pubblici a tutti gli esponenti di vario orientamento politico».
21 ottobre 2008 - Repubblica.it
Sgomberato il centro sociale Horus
Alemanno: "Parte l'era della legalità"
Momenti di tensione in piazza Sempione. I manifestanti, che protestano contro la chiusura del centro sociale Horus, hanno lanciato bottigliette, fumogeni e petardi contro la polizia schierata in assetto antisommossa. Un cassonetto è stato incendiato. Alcuni partecipanti alla manifestazione indossano caschi, sciarpe e cappucci che coprono il volto. "C'è stato un provvedimento del magistrato e siamo dovuti intervenire, non c'è alcuna pianificazione". Così il Prefetto Carlo Mosca dopo lo sgombero del centro sociale di piazza Sempione e dopo le parole del sindaco Alemanno: "Oggi cominciamo un lungo periodo di sgomberi". E nel corteo di protesta organizzato dall'ex centro sociale è comparsa una bottiglia di cartone, con su scritto "Bugie riciclate" in riferimento al ritrovamento di alcune bottiglie molotov nello stabile. Il centro sociale Horus di piazza Sempione, nel quartiere Montesacro è stato sgomberato questa mattina. Lo sgombero, disposto dalla Procura della Repubblica di Roma con un decreto di sequestro preventivo ha riguardato i locali occupati già da diverso tempo dagli appartamenti all'Horus club. Al momento dello sgombero nei locali dell'Horus, occupati da circa un anno da 60 persone, non c'era nessuno. La polizia avrebbe sequestrato 7 bottiglie molotov e i 17 fumogeni perfettamente funzionamenti. "Oggi cominciamo un lungo periodo di sgomberi", ha detto il sindaco Alemanno commentando l'irruzione. "Dove c'è l'emergenza abitativa - ha assicurato il sindaco - cercheremo di dare delle risposte anche dal punto di vista sociale" e questo perché "non vogliamo fare interventi duri ma dialogare con gli occupanti". "Però - sottolinea il sindaco - non è possibile che Roma sia la capitale dei centri sociali occupati e delle occupazioni perché è un sintomo di illegalità che non può essere tollerato". Un corteo di protesta è partito alle 17 dal centro sociale Astra di via Capraia al Tufello. Ecco la voce degli occupanti del centro: "Questa mattina venti camionette tra polizia e carabinieri, in assetto antisommossa, hanno occupato militarmente piazza Sempione e hanno violato l'ingresso dell'Horus occupato. Un'operazione di guerra, motivata con le parole fredde e burocratiche di un presunto sequestro preventivo, effetto della denuncia della proprietà, società Gemini". "Il sindaco Alemanno - fanno sapere dal centro sociale - si assume in questo modo la responsabilità politica di dichiarare guerra alla città intera, agli spazi sociali, ai movimenti di lotta per la casa, alle reti contro la precarietà, a chi in questi anni ha conquistato diritti e dignità. Il sindaco e la destra vogliono cancellare la straordinaria esperienza dei centri sociali, spazi sottratti alla speculazione e alla rendita, luoghi di produzione culturale, luoghi di socialità fuori dalle logiche del mercato, luoghi del conflitto, luoghi di libertà. Noi non abbiamo paura. Da questo momento inizia la campagna per la riconquista di uno spazio della città, contro le politiche di guerra di Alemanno e della destra".
21 ottobre 2008 - Dazebao
Alemanno sgombera l’Horus
di Giovanni Mazzamati
ROMA - "Oggi cominciamo un lungo periodo di sgomberi: dove c’è l’emergenza abitativa cercheremo di dare delle risposte anche dal punto di vista sociale, però non è possibile che Roma sia la capitale dei centri sociali occupati e delle occupazioni perché è un sintomo di illegalità che non può essere tollerato". Così il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato lo sgombero dell’Horus, un centro sociale di Montesacro, condotto in mattinata da un imponente schieramento di forze dell’ordine. Un blitz inaspettato che non ha incontrato resistenze da parte degli occupanti e che ripropone la logica degli sgomberi quale strumento privilegiato dalla nuova giunta comunale. Proprio ieri è stato portato a termine un intervento da parte di alcuni agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Polizia per rimuovere 6 accampamenti abusivi in zona Primavalle e 2 in zona Laurentina. I campi, che versavano in condizioni igieniche precarie, erano abitati da immigrati ed ospitavano diversi bambini.
"Nel corso delle operazioni di sgombero dell’Horus a piazza Sempione la polizia non ha trovato persone, ma 7 molotov e 17 fumogeni; la preoccupazione della presenza di una violenza politica e di una rete che si muove all’interno dei centri sociali non era infondata" ha continuato Alemanno, a cui però hanno fatto seguito le dichiarazioni degli occupanti che si sono detti estranei rispetto al materiale ritrovato all’interno del centro sociale.
Dure reazioni sono venute dal mondo politico, in particolare da Rifondazione Comunista. Il consigliere del XIX Municipio Claudio Ortale in un comunicato stampa ricordava come "il centro sociale svolgeva da un paio di anni attività socio-culturali all’interno di un vasto quartiere dove gli spazi di aggregazione giovanile sono davvero introvabili, garantendo cultura e socialità"; ed il gruppo Prc del IV Municipio parla di come questi sgomberi "rappresentino il simbolo della nuova politica municipale: criminalizzazione delle lotte sociali, ghettizzazione e razzismo verso i diversi, compiacenza ai valori del fascismo".
I centri sociali organizzeranno una risposta forte alle politiche di Alemanno, tanto che alcuni occupanti che parlano di "atto di guerra della giunta Alemanno a tutte le reti dei centri sociali di Roma". Già per oggi pomeriggio, infatti, è stato indetto un corteo che partirà dal centro sociale Astra al Tufello per protestare contro lo sgombero dell’Horus.