Previsioni della finanziaria sui precari: "Quello che emerge da una prima lettura confermati i nostri timori: la montagna ha partorito il topolino."
"Da una prima lettura della Legge Finanziaria approvata dal Consiglio dei Ministri emerge che per i lavoratori Precari i provvedimenti che il Governo intende prendere sono assolutamente insufficienti: coinvolgono un numero limitato di Lavoratori e escludono proprio quelle tipologie di contratti precari oggi i più diffusi e meno tutelati". Dichiara Carmela Bonvino, responsabile nazionale del settore Precari delle RdB/CUB.
"La finanziaria parla solo di Lavoratori che abbiano prestato servizio "a tempo determinato" e di Lavoratori con Contratti di Formazione Lavoro cioè di una platea di meno di 120.000 unità sulle oltre 260.000 attualmente in servizio con contratti precari a vario titolo. Così si escludono completamente Interinali, Lavoratori socialmente utili e Co.Co.Co. cioè oltre 150.000 lavoratori".
"Ma anche all’interno della platea dei "fortunati" – dichiara la Bonvino- " la maggior parte sarebbero gli esclusi: le possibilità concrete di assunzioni sono limitate per il 2007 ad una spesa che non può superare il 20% delle disponibilità di due fondi che complessivamente hanno una disponibilità di circa 235 milioni di euro che divisi per un costo medio di 40.000 euro per una unità neoassunta di medio livello viene fuori che le assunzioni reali per il 2007 saranno di sole 6.000 unità circa! Cioè un misero 2,5% dei 260.000 precari in servizio nel 2004 ( e nel 2005, 2006 i numeri sono in aumento) e solo il 5% dei tempo determinato. E negli anni successivi il trend verrebbe confermato. Meno di quelle che si ventilava venissero assunte con i concorsi banditi dal precedente Governo!!!
"E’, invece, necessario che il Governo e il Parlamento affrontino il problema con soluzioni che coinvolgano in tempi certi tutti i Lavoratori precari senza lasciare a casa nessuno" continua la Bonvino " in Finanziaria questa garanzia e questa prospettiva non c’è e per questo le RdB/CUB confermano lo sciopero e la Manifestazione nazionale del 6 ottobre a Roma. La maggioranza di centrosinistra deve capire che la campagna elettorale è finita e ora si devono dare risposte ai Lavoratori a cui è stato detto che la precarietà sarebbe stata eliminata con un nuovo Governo".