PER IL RILANCIO DEL SISTEMA PREVIDENZIALE PUBBLICO E PER IL SUO CARATTERE UNIVERSALISTICO
Si è svolto questa mattina al CNEL l’incontro-Dibattito promosso dalla CUB
All’incontro sul tema "Riforma previdenziale e TFR" promosso dalla Confederazione Unitaria di Base sono intervenuti: Carmelo Calabrese Consigliere CUB al CNEL, Paolo Cento Sottosegretario all’Economia, Luigi Marchione Direttore Generale dell’INPDAP, Giulio Palma della CUB Pensionati, Piergiorgio Tiboni Coordinatore Nazionale CUB.
Gianni Pagliarini, Presidente della Commissione Lavoro della Camera, ed Antonio Marzano Presidente del CNEL hanno inviato comunicazioni ai partecipanti.
Ha introdotto i lavori Piergiorgio Tiboni, che ha posto l’accento sulla necessità di rimettere in primo piano i problemi sociali del paese: 4 milioni di pensionati e invalidi percepiscono soltanto 402 Euro mensili e ben 7.254.366 non raggiungono i 516 Euro.
"La CUB - ha dichiarato Tiboni - ritiene che il rilancio dell’economia sarà possibile solo attraverso una forte redistribuzione del reddito a favore dei lavoratori, dei pensionati e dei precari".
"La clausola del silenzio/assenso va cancellata - ha ribadito Tiboni - e il TFR va detassato e restituito nella piena disponibilità dei lavoratori".
Luigi Marchione ha evidenziato come la rottura della solidarietà fra le generazioni costituisca un grave problema per tutta la società.
Secondo Marchione enti pubblici come l’INPDAP e l’INPS sarebbero in grado gestire il TFR garantendo l’invarianza di rendimento, andando così a costituire un’alternativa ai Fondi Pensione.
Giulio Palma ha sottolineato l’importanza di attivare un meccanismo di effettiva rivalutazione dalle pensioni in relazione al reale costo della vita.
Per Paolo Cento l’Italia potrebbe ridiscutere con l’Europa i piani di rientro del deficit: "Non si capisce perché un governo di centro-sinistra non possa fare quello che hanno già fatto Francia e Germania".
Il Sottosegretario, che ha definito "propagandistico" il taglio del 10% ai Ministeri, si è detto favorevole ad una seria lotta all’evasione e alla elusione fiscale.
"Mettere le mani sulle pensioni non può essere al primo punto di ogni manovra finanzia: per garantire una seria politica di sviluppo bisogna piuttosto restituire potere reale agli stipendi e dare stabilità ai precari" - ha concluso Cento.
Nei prossimi giorni la CUB avvierà ulteriori incontri presso lo stesso CNEL, ed in primo luogo con il Presidente Marzano, sulle diverse priorità emerse dal dibattito di questa mattina.
27 giugno 2006 - Age
SISTEMA PREVIDENZIALE: ROMA, CONCLUSO INCONTRO PROMOSSO DALLA CUB
ROMA - All’incontro sul tema "Riforma previdenziale e TFR" promosso dalla Confederazione Unitaria di Base sono intervenuti: Carmelo Calabrese Consigliere CUB al CNEL, Paolo Cento Sottosegretario all’Economia, Luigi Marchione Direttore Generale dell’INPDAP, Giulio Palma della CUB Pensionati, Piergiorgio Tiboni Coordinatore Nazionale CUB. Gianni Pagliarini, Presidente della Commissione Lavoro della Camera, ed Antonio Marzano Presidente del CNEL hanno inviato comunicazioni ai partecipanti. Ha introdotto i lavori Piergiorgio Tiboni, che ha posto l’accento sulla necessità di rimettere in primo piano i problemi sociali del paese: 4 milioni di pensionati e invalidi percepiscono soltanto 402 Euro mensili e ben 7.254.366 non raggiungono i 516 Euro. "La CUB - ha dichiarato Tiboni - ritiene che il rilancio dell’economia sarà possibile solo attraverso una forte redistribuzione del reddito a favore dei lavoratori, dei pensionati e dei precari". "La clausola del silenzio/assenso va cancellata - ha ribadito Tiboni - e il TFR va detassato e restituito nella piena disponibilità dei lavoratori". Luigi Marchione ha evidenziato come la rottura della solidarietà fra le generazioni costituisca un grave problema per tutta la società. Secondo Marchione enti pubblici come l’INPDAP e l’INPS sarebbero in grado gestire il TFR garantendo l’invarianza di rendimento, andando così a costituire un’alternativa ai Fondi Pensione. Giulio Palma ha sottolineato l’importanza di attivare un meccanismo di effettiva rivalutazione dalle pensioni in relazione al reale costo della vita. Per Paolo Cento l’Italia potrebbe ridiscutere con l’Europa i piani di rientro del deficit: "Non si capisce perché un governo di centro-sinistra non possa fare quello che hanno già fatto Francia e Germania". Il Sottosegretario, che ha definito "propagandistico" il taglio del 10% ai Ministeri, si è detto favorevole ad una seria lotta all’evasione e alla elusione fiscale. "Mettere le mani sulle pensioni non può essere al primo punto di ogni manovra finanzia: per garantire una seria politica di sviluppo bisogna piuttosto restituire potere reale agli stipendi e dare stabilità ai precari" - ha concluso Cento. Nei prossimi giorni la CUB avvierà ulteriori incontri presso lo stesso CNEL, ed in primo luogo con il Presidente Marzano, sulle diverse priorità emerse dal dibattito di questa mattina.