NOTAV. Chi sono i provocatori?

Nazionale -

Ce n’erano tutte le premesse: chi vuole ad ogni costo sconfiggere la lunga lotta delle popolazioni della Val Susa ha messo all’opera tutto il bagaglio classico delle manovre per criminalizzare una mobilitazione che non demorde e che sta facendo scuola fino ad arrivare alle provocazioni pesanti.

In primo luogo gli arresti degli attivisti NO TAV ordinati dal Procuratore di Torino Caselli, poi le sue dichiarazioni in ordine al fatto di sentirsi minacciato, con cui bollava come antidemocratici violenti e mafiosi chi lo contestava; a seguire Manganelli, capo della polizia, che paventa assassini in Val Susa ad opera degli ‘anarchici’ ed infine Mortola, capo della Polizia ferroviaria di Torino che accoglie alla stazione con violente cariche, del tutto ingiustificate, i manifestanti di ritorno dalla grandissima e pacifica manifestazione che ieri ha in tutta la valle ha ribadito il rifiuto all’alta velocità ed il diritto delle comunità a decidere del destino del proprio territorio.

Questa mattina poi l’apice della provocazione: occupazione militare dei terreni per permetterne l’esproprio e inseguimento su un  traliccio dell’alta tensione di Luca Abbà, uno dei più noti attivisti NOTAV.

Era salito sul traliccio per tentare di ritardare le operazioni di esproprio, attraversato dall’alta tensione è caduto a terra ed è in gravi condizioni.

Il governo Monti sta mostrando tutta la sua ferocia in Val di Susa come sul terreno dell’attacco ai diritti dei lavoratori  proprio nel momento in cui la sua popolarità è in forte discesa: sta diventando chiaro a tutti come le sue decisioni siano a senso unico, a pagare sono sempre i più deboli.

Alle compagne e ai compagni impegnati nel movimento NO TAV, a tutti coloro i quali in queste ultime settimane sono colpiti dalla repressione mentre lottano per i propri bisogni assicuriamo non solo la solidarietà ma l’impegno attivo dei tutta l’Unione Sindacale di Base, a partire dalla partecipazione a tutte le iniziative di mobilitazione che oggi e nei giorni prossimi saranno messe in campo in Piemonte e nel resto del paese.

 

L’Unione Sindacale di Base di Torino ha proclamato lo sciopero generale di tutto il settore privato nel territorio provinciale per domani, 28 febbraio.

 

USB Unione Sindacale di Base

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IMMEDIATA RISPOSTA USB CON PROCLAMAZIONE DI SCIOPERO IN VALLE
A SOSTEGNO DELLA LOTTA CONTRO GLI ESPROPRI E CONTRO LA VIOLENZA DELLE FORZE DELL’ORDINE

L’USB ha indetto per domani 28 febbraio 2012 uno sciopero provinciale a Torino per consentire a tutti gli abitanti della ValSusa di poter manifestare e proteggere i propri terreni dalle azioni di esproprio che le forze dell’ordine hanno già cominciato a fare fin da oggi.

E già oggi si è presentata come una giornata cruenta , alle 8.00 Luca Abba’ era gravemente ferito sotto un traliccio dell’alta tensione vicino alla baita CLAREA .

Luca come tanti militanti ed abitanti della valle stava resistendo pacificamente contro gli espropri dei loro terreni , inseguito e pressato dagli agenti in modo che salisse sempre più in alto , fino ad arrivare alle estreme conseguenze di quello che certo non si può definire un incidente.

Peraltro , già nelle dichiarazioni del capo della polizia , Manganelli , a proposito della Valsusa ,  più volte ricorrevano le parole “ espropri e morto “ , oggi si sono quasi avverate .

Alla Maddalena sono di fatto sospesi la Costituzione , le libertà democratiche da essa garantita e lo stato di diritto , il tutto tramite un dispiegamento di forze di polizia e militare mai visto prima , scenario più simile ad una zona di guerra che non ad una valle olimpica. 

Anche oggi saremo presenti in valle  a fianco del popolo NO TAV per portare il  nostro contributo  all’assemblea di Bussoleno che servirà a decidere come proseguire la lotta.


Torino 27 febbraio 2012

CONFEDERAZIONE USB PIEMONTE