Il bonus carburanti è una presa in giro, vogliamo aumenti veri: il 22 aprile tutti a Roma contro il governo del carovita

Nazionale -

Di fronte all’impennata dei prezzi del carburante il governo Draghi ha partorito l’ennesima buffonata propagandistica, subito rilanciata dai media che hanno creato l’idea che il bonus carburanti fosse alla portata di tutti i lavoratori dipendenti.

Il decreto Energia n. 21/2022, nello specifico prevede l’esenzione IRPEF dei buoni carburante erogati dalle aziende, fino al 31 dicembre 2022. All’articolo 2 chiarisce che le somme riconosciute dalle aziende private a titolo di buoni benzina o titoli analoghi non concorrono alla formazione del reddito imponibile del lavoratore dipendente, secondo quanto previsto dal TUIR per beni ceduti e servizi prestati fino a 258,23 euro.

È pura propaganda perché:

  • · Non c’è nessun automatismo o obbligo per le aziende. Il Bonus carburanti è una liberalità che le aziende possono accordare.
  • · Per coprire il mancato gettito fiscale per il solo anno 2022, il governo ha sia sottratto risorse ai maggiori introiti tributari ottenuti dall’aumento delle bollette e sia tagliato i fondi infrastrutturali.
  • · Il Bonus carburanti di 200 euro annui fino a dicembre 2022, rappresenta una cifra largamente insufficiente rispetto agli aumenti dei combustibili.
  • · Il Bonus carburanti riguarderà probabilmente le imprese dove già esiste un sistema contrattuale che utilizza i Buoni Welfare.
  • · Dal Bonus carburanti nei fatti è esclusa la stragrande maggioranza dei lavoratori, di cui molti con salario povero.
  • · Sappiamo bene che le aziende che riconosceranno i buoni carburante, lo faranno sottraendo risorse alla contrattazione.

Il governo così rafforza il sistema dei Buoni Welfare dell’attuale sistema contrattuale, che padroni, Cgil, Cisl, Uil hanno adottato per tenere bassi i salari e pagare meno tasse e contributi.

Al contrario i nostri salari sono fermi da oltre vent’anni e noi dobbiamo fare i conti con un’inflazione che viaggia al 5,7% su base annua.

Diventa sempre più importante lottare per veri aumenti salariali, indipendentemente dal riconoscimento dei miseri buoni carburante o altre forme di Welfare.

Il 22 aprile 8 ore di sciopero dei settori dell’industria, della logistica, del trasporto merci, delle telecomunicazioni e del commercio contro il governo del carovita

Vogliamo aumenti salariali veri!  Via il governo Draghi

ROMA - CORTEO NAZIONALE - ORE 14 PIAZZA DELLA REPUBBLICA

 

Unione Sindacale di Base - Lavoro Privato