Firenze. Solidarietà ai manifestanti contro la guerra nei Balcani ingiustamente condannati!

In allegato il comunicato

Firenze -

Il 13 maggio 1999 in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base contro la partecipazione Italiana alla guerra nei Balcani, migliaia di lavoratori manifestarono pacificamente contro l’azione di guerra promossa dall’allora Governo di Centrosinistra guidato da Massimo D’Alema.



E’ bene ricordare che in detta circostanza i manifestanti furono vittime e non protagonisti della violenza, infatti a Firenze ci furono di fronte al Consolato Americano, delle cariche immotivate e violente miranti ad impedire la vasta, legittima e pacifica protesta contro la guerra e i bombardamenti NATO su Belgrado.



Nonostante le testimonianze, i filmati e le foto che dimostrarono la gravità del comportamento delle forze dell’ordine, in fase processuale 13 militanti del movimento contro la guerra furono ingiustamente condannati a pene di 7 anni in primo grado, molto di più di quanto già richiesto dagli stessi PM.



L’ USB - Unione Sindacale di Base nell’esprimere la propria totale solidarietà ai militanti del movimento contro la guerra, auspica, che nel processo di appello che si terrà il 5 Novembre a Firenze, si faccia piena giustizia, con una ricostruzione corretta di quanto accaduto allora e quindi con la piena assoluzione, per i fatti non commessi.



Da allora molte altre missioni militari, mascherate da cosiddette missioni di pace, hanno visto protagonista il nostro paese, alla faccia della Costituzione, e di pari passo ogni volta è cresciuto il tentativo di criminalizzare coloro che vi si sono opposti.



USB, anche alla luce della grave crisi sociale, ritiene con forza che i miliardi di euro investiti per l’acquisto di nuovi e sofisticati armamenti, nonché quelli destinati a finanziare le missioni militari, siano immediatamente dirottati al rifinanziamento e al potenziamento del Welfare, della scuola e della ricerca.

Unione Sindacale di Base – Firenze