CONSULTAZIONE WELFARE: PIU' CHE DI BROGLI SI TRATTA DI IMBROGLIO

Bologna -

“Più che di brogli si tratta di un vero e proprio imbroglio ai danni del lavoratori”, dichiara Massimo Betti, dell’Esecutivo nazionale RdB-CUB. “Gli stessi firmatari dell’accordo del 23 luglio spacciano per referendum una consultazione che referendum non è: senza quorum, senza alcuna regola di trasparenza, e senza nessuna possibilità di controllo democratico da parte dei lavoratori”.

 

“Come nel 1995 il risultato di questo imbroglio, per il quale tifa anche Confindustria, è già scritto e serve solo a legittimare Cgil Cisl Uil”, prosegue Betti. “Migliaia di lavoratori, però, si esprimono contrariamente all’accordo nelle assemblee, e nello stesso tempo si rifiutano giustamente di partecipare a questa farsa”.

 

“L’unica risposta all’accordo sul welfare verrà data dallo sciopero indetto da tutto il sindacalismo di base per il prossimo 9 novembre”, conclude l’esponente RdB-CUB.