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WELFARE: TANTO RUMORE PER NULLA. INTATTE LE RAGIONI DELLO SCIOPERO GENERALE DEL 9 NOVEMBRE

Nazionale -

“Tanto rumore per nulla”. Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale CUB, commenta così le modifiche al protocollo sul welfare. “Sconfitto nelle urne dal NO dei lavoratori attivi, e soprattutto dai moltissimi lavoratori che seguendo la nostra indicazione hanno deciso di disertare l’imbroglio del referendum, il protocollo viene ora sottoposto ad un’operazione di maquillage”.

 

“Il 60% come limite auspicabile nel rapporto fra ultimo stipendio e prima pensione rappresenta per i giovani l’anticamera della povertà in età matura”, analizza Leonardi. “In materia di lavori usuranti, togliere il tetto dei 5000 aventi diritto è pura e semplice demagogia, perché se non si aumentano i fondi disponibili non potrà comunque variare il numero dei beneficiari. La definizione delle quattro finestre per chi raggiunge i 40 anni di contribuiti comporta poi un risparmio per l’INPS, che pagherà in ritardo le prestazioni pensionistiche”.

 

“Per quanto riguarda il precariato – prosegue Leonardi - Governo e sindacati cianciano da anni della necessità di eliminarlo, ed ora si accapigliano su quanto potranno durare i rinnovi per i tempi determinati dopo i 36 mesi, senza toccare co.co.pro, lsu ed interinali, che rappresentano la parte più consistente dei contratti precari.

 

“Queste modifiche, che in realtà confermano l’impianto dell’accordo, sono ininfluenti e servono solo al teatrino della politica”, aggiunge Leonardi. “Ma la partita non è certo chiusa: interamente confermate le ragioni dello sciopero generale del sindacalismo di base, il 9 novembre i lavoratori si  mobiliteranno per costringere il parlamento a non accettare questo protocollo”, conclude il Coordinatore CUB.

 

 

 

 


17 ottobre 2007 - Agi

WELFARE: CUB, TANTO RUMORE PER NULLA; CONFERMATO SCIOPERO

(AGI) - Roma, 17 ott. - 'Tanto rumore per nulla'. Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale CUB, commenta cosi' le modifiche al protocollo sul welfare confermando allo stesso tempo lo sciopero generale del sindacalismo di base il programma il 9 novembre. 'Sconfitto nelle urne dal NO dei lavoratori attivi, e soprattutto dai moltissimi lavoratori che seguendo la nostra indicazione hanno deciso di disertare l'imbroglio del referendum, il protocollo viene ora sottoposto ad un'operazione di maquillage'. 'Il 60Â come limite auspicabile nel rapporto fra ultimo stipendio e prima pensione rappresenta per i giovani l'anticamera della poverta' in eta' matura', analizza Leonardi. 'In materia di lavori usuranti, togliere il tetto dei 5000 aventi diritto - prosegue il sindacalista - e' pura e semplice demagogia, perche' se non si aumentano i fondi disponibili non potra' comunque variare il numero dei beneficiari. La definizione delle quattro finestre per chi raggiunge i 40 anni di contribuiti comporta poi un risparmio per l'INPS, che paghera' in ritardo le prestazioni pensionistiche'. 'Per quanto riguarda il precariato - prosegue Leonardi - Governo e sindacati cianciano da anni della necessita' di eliminarlo, ed ora si accapigliano su quanto potranno durare i rinnovi per i tempi determinati dopo i 36 mesi, senza toccare co.co.pro, lsu ed interinali, che rappresentano la parte piu' consistente dei contratti precari. 'Queste modifiche, che in realta' confermano l'impianto dell'accordo, sono ininfluenti e servono solo al teatrino della politica', aggiunge Leonardi.


17 ottobre 2007 - Ansa

WELFARE: CUB, SOLO MAQUILLAGE, RESTA CONFERMATO SCIOPERO 9/11

(ANSA) - ROMA, 17 OTT - "Tanto rumore per nulla": Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale CUB, commenta così le modifiche al protocollo sul welfare. "Sconfitto nelle urne dal No dei lavoratori attivi, e soprattutto dai moltissimi lavoratori che seguendo la nostra indicazione hanno deciso di disertare l'imbroglio del referendum, il protocollo viene ora sottoposto ad un'operazione di maquillage". "Il 60% come limite auspicabile nel rapporto fra ultimo stipendio e prima pensione rappresenta per i giovani l'anticamera della povertà in età matura", aggiunge Leonardi. "In materia di lavori usuranti, togliere il tetto dei 5000 aventi diritto è pura e semplice demagogia, perché se non si aumentano i fondi disponibili non potrà comunque variare il numero dei beneficiari. La definizione delle quattro finestre per chi raggiunge i 40 anni di contribuiti comporta poi un risparmio per l'Inps, che pagherà in ritardo le prestazioni pensionistiche. Per quanto riguarda il precariato prosegue Leonardi - Governo e sindacati cianciano da anni della necessità di eliminarlo, ed ora si accapigliano su quanto potranno durare i rinnovi per i tempi determinati dopo i 36 mesi, senza toccare co.co.pro, lsu ed interinali, che rappresentano la parte più consistente dei contratti precari". "Queste modifiche, che in realtà confermano l'impianto dell'accordo, sono ininfluenti e servono solo al teatrino della politica - conclude Leonardi - Ma la partita non è certo chiusa: interamente confermate le ragioni dello sciopero generale del sindacalismo di base, il 9 novembre i lavoratori si mobiliteranno per costringere il parlamento a non accettare questo protocollo".