Bologna. Gli sfrattati requisiscono 18 alloggi vuoti

In allegato l'intervista a Lidia Triossi dell'Asia-RdB (dal sito Zic.it), le foto dell'occupazione, l'audio del TGRegionale Emilia R. del 13/2 e il servizio di Radio Città del Capo

Bologna -

Oggi 13 febbraio sono stati requisiti 18 appartamenti da famiglie in emergenza abitativa.

Questi appartamenti di proprietà del Comune situati in via del Vivaio, località Pioppe a Bologna sono vuoti da anni.

Sono mesi che si avvicendano articoli di giornale, dichiarazioni di politici e servizi in tv sull’emergenza abitativa nel nostro territorio, ma oltre a fiumi di chiacchiere e inchiostro non sono state avanzate soluzioni adeguate alla fase di crisi economica.

Il movimento di lotta per la casa è intervenuto negli ultimi mesi con vari strumenti dai picchetti anti-sfratto a proposte concrete: dalla requisizione delle case sfitte alla messa a disposizione di proprietà comunali inutilizzate, come quella su cui oggi questa iniziativa porta l’attenzione.

Le misure messe in campo fino ad oggi si sono rivelate assolutamente insufficienti e i numeri sul problema casa stanno assumendo proporzioni mai viste.

L’esistenza di luoghi come via del Vivaio dimostra che l’ostacolo alla realizzazione di soluzioni non è dettata dalle sbandierate ristrettezze economiche ma da una inquietante volontà politica.

La disponibilità di questi alloggi, ristrutturati e addirittura arredati, potrebbe essere immediata e a costo zero per l’amministrazione!

Invece la politica si permette di tenere sfitte strutture come questa a fronte di migliaia di persone che hanno già perso o stanno per perdere la casa.

La bipartisan irresponsabilità della politica è alla ribalta della cronaca in questi ultimi mesi, ma chi sta pagando la crisi con la perdita del lavoro, della casa e dei diritti non può sottostare ai tempi del balletto mediatico e degli interessi di “parrocchia”.

La riappropriazione di reddito, anche indiretto come la casa, è la sola possibilità che hanno i ceti popolari di uscire da questa crisi.

Invitiamo la cittadinanza e le forze politiche, sociali e sindacali all’assemblea su: "emergenza casa: problema di ordine pubblico o di intervento pubblico?" che si terrà alle ore 18.00 in via del Vivaio presso la casa “Gianna Beretta”.

 

Associazione Inquilini e Assegnatari (AS.I.A.-RdB)       Bologna Prende Casa

 

 

 

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15 febbraio 2010 - Il Resto del Carlino

Rdb-Comune, lite sulla riqualificazione di via del Vivaio
BORGO PANIGALE DOPO L'OCCUPAZIONE L'ASIA ATTACCA: «NIENTE FONDI A BILANCIO».
NALDI: «I SOLDI CI SONO»

Bologna - IL GIORNO dopo l'occupazione delle ex scuole Collodi e un'elettrica assemblea con l'assessore alla Casa, Milena Naldi, e il presidente del Quartiere Borgo Panigale, Nicola De Filippo, l'Associazione inquilini e assegnatari delle Rdb va all'attacco della giunta sulla riqualificazione dello stabile di via del Vivaio. Sabato l'assessore aveva annunciato che l'amministrazione uscente avrebbe finanziato i lavori necessari alla struttura di Borgo Panigale per permetterne un nuovo utilizzo come alloggio per ragazze madri, provenienti dal centro Merlani di via Siepelunga. Ieri le Rdb hanno contestato punto per punto le parole dell'assessore: «Quella del Comune dicono ci sembra una risposta costruita sul momento. Nel bilancio comunale per il 2010 non c'è nessun accenno alla struttura. Inoltre fino a fine dicembre l'associazione che gestisce il centro Merlani in via Siepelunga non era stata informata riguardo il trasferimento delle ospiti in via del Vivaio». Infine la sfida: «Usciremo di qui solo quando vedremo la prima ragazza madre entrare nelle case». «I FONDI per riqualificare i 18 mini-appartamenti di via del Vivaio ci sono» ha risposto Naldi. «Domani (oggi, ndr) o martedì ha proseguito l'assessore gli incaricati dei Lavori pubblici faranno un sopralluogo per vedere di quali interventi necessita la struttura. I soldi sono a bilancio, e per stanziarli non serve una delibera ad hoc. A fine dicembre erano arrivati anche i fondi per la ristrutturazione dell'edificio di via Siepelunga, e solo due settimane fa c'era stato un tavolo tecnico per dare il via al progetto e alla conseguente riqualificazione delle ex scuole».


15 febbraio 2010 - Il Bologna

Borgo Panigale. Da sabato mattina 15 famiglie sfrattate sono negli alloggi dell'ex scuola di via del Vivaio
Case occupate, Asia non molla, oggi la decisione del Comune
L'Amministrazione vuole trasferirvi ragazze madri. Rdb: «Palazzo D'Accursio è immobile»
di Renzo Sanna
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Bologna - È una giornata decisiva, per i 50 di via della Pioppa. Quindici famiglie, e Asia con loro, determinate a rimanere nell’ex scuola di Borgo Panigale, ad attendere le decisioni di un Comune che il sindacato definisce balbuziente e a dimostrare che "le soluzioni ci sono, basta utilizzarle". La seconda giornata nell’ex scuola Collodi è trascorsa tranquilla, così come pacifica e senza incidenti era stata, sabato mattina, l’occupazione dello stabile. Guardati da polizia, municipale, Digos, 50 senzatetto di buon’ora si erano insediati nell’edificio, dalle fattezze tipicamente scolastiche all’esterno, dall’abitabilità immediata con alcuni ritocchi secondo l’associazione degli inquilini.
Ieri RdB, per rispondere all’assessore Milena Naldi che sabato pomeriggio aveva ribadito, in un’assemblea pubblica, l’impossibilità per l’Amministrazione di esaudire i desideri di Asia, ha mostrato le delibere che riguardano la vicenda: "Entro il 2008, dopo i lavori di ristrutturazione per la trasformazione da scuola ad alloggi, avrebbe dovuto riaprire, ospitando ragazze madri con bambini provenienti da un’altra struttura a sua volta da rimettere a nuovo. Sono passati oltre due anni, e ancora non c’è nulla, né una ristrutturazione né l’altra. Solo una valutazione di opportunità riguardo l’edificio di via Siepelunga". Parla Luigi Marinelli di Rdb, che ha scaricato dal sito di Palazzo D’Accursio i documenti per ribadire "che il Comune fornisce versioni differenti, ma rimane il fatto che non fa nulla". Tempi difficili, per l’Amministrazione, che va incontro alla fine anticipata del mandato e allora proprio oggi potrebbe stringere i tempi per la ristrutturazione della comunità. Asia, invece, chiede ben altro: "Chiediamo - dice Lidia Triossi - che in questi suoi ultimi giorni il Comune destini questa struttura all’emergenza abitativa, perchè con il commissario sono note le difficoltà di emanare qualsiasi atto straordinario". Disponibili, come detto nell’assemblea, ad andar via appena arrivasse anche solo una delle ragazze della comunità, ma fermi nel chiedere che i 50 che da due giorni abitano in via della Pioppa siano lasciati lì. Quindici famiglie di cui la maggior parte con bambini, italiane e straniere, molte reduci da sfratto, tutte in lista per la casa. "Ma senza punteggio - aggiunge Asia -, oppure lontane dall'assegnazione. La Giunta non riesce a trovare soluzioni mentre gli sfratti per morosità aumentano". Sabato il vicesindaco Merighi era stato chiaro: "Occupare quello spazio non è di sinistra, finché saremo nel pieno del nostro ruolo faremo valere il principio della legalità". I timori di famiglie e sindacato sono che si arrivi allo sgombero. Come nello scorso giugno in via Algardi, dopo meno di 7 giorni di occupazione: "Fu il primo provvedimento in tema di casa della Giunta - dice Lidia Triossi -. Non vorremmo che l'ultimo fosse analogo".

Diciotto monolocali arredati con elettrodomestici e allacci "Uno spreco"

Diciotto appartamenti, tutti in buono stato. Mini alloggi, in media 25 metri quadrati, ricavati in quelle che una volta erano aule scolastiche. Da anni sono inutilizzati, dopo la ristrutturazione, ma sarebbero agibili. "Uno spreco", dice Asia, mentre i bimbi giocano e i grandi attendono gli eventi. Operai, disoccupati, precari, sloggiati dalla casa in cui stavano, sono ora in queste minicase pensate per ospitare ragazze madri: arredamento basilare, gli allacci fatti. E persino gli elettrodomestici.


14 febbraio 2010 - Corriere di Bologna

Casa, tornano le occupazioni È quasi rissa tra Comune e Rdb
Assemblea concitata nel pomeriggio. Merighi: «Atto violento e irresponsabile»
Azione del sindacato con 18 famiglie in altrettanti alloggi a Borgo Panigale
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Bologna - «Non chiediamo l'elemosina, rivendichiamo soltanto il nostro diritto alla casa». Con queste parole ieri, alle prime luci dell'alba, 45 persone hanno occupato diciotto appartamenti del Comune in via del Vivaio, nelle ex scuole Collodi. Lo stabile, dopo essere stato ristrutturato nel 2000, dal 2001 al 2007 ha ospitato la Casa della madre e del bambino, un centro adibito all'accoglienza delle ragazze madri, che da metà 2007 è stato chiuso per lavori di ristrutturazione.
«Si tratta di alloggi vuoti da anni e lasciati in stato di abbandono dal Comune», spiega l'Associazione inquilini ed assegnatari (Asia) delle Rdb. Tutte le famiglie, alcune italiane altre straniere, che hanno effettuato l'occupazione sono sulle soglie dello sfratto nelle loro attuali case, o non hanno un punteggio sufficiente per ottenere l'assegnazione di una casa popolare. «Vivo con mio marito e i miei tre bambini in una stanza a casa di mia madre dice Sabrina , ho solo 25 punti nella graduatoria Acer, non otterrò mai un alloggio decente». L'assessore alla casa, Milena Naldi, spiega che «il Comune ha già messo a bilancio l'assegnazione dello stabile, che continuerà ad accogliere ragazze madri, dopo che il centro in via Siepelunga verrà chiuso per lavori di ristrutturazione». A pronunciare parole più dure è il vicesindaco Claudio Merighi: «Occupare quello spazio non è un atto di sinistra, è un atto violento e non responsabile che toglie diritti ad altri». Anche se il mandato dell'attuale Giunta è in scadenza, Merighi ci tiene a precisare che «non esistono saldi di fine stagione del diritto, finché saremo nel pieno del nostro ruolo istituzionale faremo valere il principio della legalità».
Le parole del vicesindaco hanno avuto, però, l'effetto di surriscaldare i toni dell'assemblea che si è svolta ieri pomeriggio in via del Vivaio fra Asia e il Comune. Per poco non si è sfiorata una rissa fra il coordinatore di Rdb/Cub, Massimo Betti e il presidente del quartiere Borgo Panigale, Nicola De Filippo.
Inizialmente la Naldi ha usato toni distensivi: «Per due anni la struttura non è stata utilizzata perché mancavano i fondi, martedì proporrò in Giunta la riattivazione del centro per ragazze madri, in un paio di mesi questo stabile ritornerà alla sua destinazione originaria». L'assessore viene zittita, con toni violenti, da Betti che le urla: «Dite bugie, siete degli ignoranti, non vi siete mai interessati a questo immobile». La Naldi perde i nervi e grida: «Non potete stare qui, ve ne rendete conto?». Il rappresentante sindacale però prosegue: «Vergognati, state creando una guerra fra poveri». De Filippo non accetta la provocazione: «Abbassa i toni». La situazione degenera. I due si spingono e arrivano aminacciarsi, occorrono quattro persone per dividerli.
Il presidente del quartiere si allontana fra i fischi. Una bambina rivolgendosi alla madre dice: «Guarda sembra un programma della De Filippi». La Naldi prova in extremis a smussare gli animi, cercando di convincere gli occupanti ad abbandonare la struttura: «Non voglio che nessuno si faccia male, voi non potete stare qui, non posso avvallare un'occupazione, ma voglio evitare il peggio». È tutto inutile, dieci persone iniziano ad urlare: «Non può dirci di andare via». La risposta dell'assessore è secca: «Volete la carica della polizia? Rendevi conto che qui c'è gente che vi sta usando».
Gli occupanti, che stanotte hanno dormito negli appartamenti di via del Vivaio, non intendono spostarsi di nuovo. A freddo la Naldi commenta: « Non chiediamo ancora lo sgombero, ma è una situazione che non può essere tollerata a lungo». A invocare lo sgombero sono, invece, il consigliere regionale Alberto Vecchi, il consigliere comunale Daniele Carella e il consigliere del quartiere Franco Zaccaro, tutti esponenti del Pdl. «Le autorità competenti dicono devono attivarsi immediatamente per ristabilire la legalità».


14 febbraio 2010 - La Repubblica

Occupati 18 alloggi pubblici Merighi: calpestati i diritti

Bologna - Diciotto appartamenti del Comune, ricavati nelle ex scuole Collodi di via del Vivaio (località Pioppa), sono stati «requisiti» ieri da altrettante famiglie in «emergenza abitativa». A guidare l´occupazione l´associazione degli inquilini Asia e le Rdb. «La disponibilità di questi alloggi, vuoti da anni - sostiene Asia - potrebbe essere immediata e a costo zero per l´amministrazione». «Occupare quello spazio non è di sinistra, è un atto violento che toglie diritti ad altri» replica il vicesindaco Claudio Merighi.(ale.co.)


14 febbraio 2010 - Il Resto del Carlino

Le Rdb occupano 18 alloggi del Comune
Merighi: «Questo non è un atto di sinistra»

Bologna - QUINDICI famiglie, tra cui molti bambini, tutte in emergenza abitativa': chi senza lavoro dopo un licenziamento e chi, cassintegrato, senza il reddito necessario per affittare una casa o avere l'assegnazione di un alloggio popolare. Sono loro i protagonisti dell'occupazione dello stabile comunale di via del Vivaio, in località Pioppa a Borgo Panigale, avvenuta ieri mattina verso le otto da parte dell'Associazione inquilini e assegnatari della Rdb. DICIOTTO mini-appartamenti della casa Gianna Beretta', un tempo adibita a scuola e, più tardi, convertita in casa di accoglienza per ragazze madri. «Sono appartamenti vuoti almeno da tre anni ha detto Lidia Triossi, dell'Asia Rdb in ottime condizioni: dentro ci sono perfino gli elettrodomestici e i sanitari». Sul posto è intervenuta la Digos, che ha verificato l'assenza di danni sia all'esterno che all'interno della struttura, accompagnata dalla polizia municipale. «Con questa azione ha detto Triossi vogliamo spingere la giunta, negli ultimi giorni della sua attività, a destinare questa struttura all'emergenza abitativa. Non ce ne andremo fino a quando non avremo avuto una risposta in merito». «OCCUPARE quello spazio non è di sinistra, è un atto violento e non responsabile che toglie diritti ad altri» ha detto il vicesindaco, Claudio Merighi (a sinistra). Sulla stessa linea l'assessore alla Casa, Milena Naldi, che ieri sera ha anche partecipato a un incontro con le Rdb nello stabile occupato: «Capisco le loro ragioni ma non condivido il metodo. Nel bilancio 2010 sono già stati stanziati i fondi per ristrutturare l'edificio, che ospiterà le ragazze madri ora alloggiate al centro Merlani di via Siepelunga. Mi auguro che gli occupanti abbandoneranno lo stabile quanto prima».(a.z.)


13 febbraio 2010 - Adnkronos

Bologna: famiglie sfrattate occupano 18 appartamenti del Comune in via Vivaio

Bologna, 13 feb. - (Adnkronos) - Sono 18 gli appartamenti occupati stamattina in via del Vivaio a Bologna da famiglie in emergenza abitativa. Gli alloggi, di proprieta' del Comune situati in localita' Pioppe, spiegano l'Associazione inquilini e assegnatari (Asia -RdB) e il gruppo 'Bologna prende casa' "sono vuoti da anni". "Sono mesi che si avvicendano articoli di giornale, dichiarazioni di politici e servizi in tv sull'emergenza abitativa nel nostro territorio, - aggiungono - ma oltre a fiumi di chiacchiere e inchiostro non sono state avanzate soluzioni adeguate alla fase di crisi economica". Su questo tema, il movimento di lotta per la casa e' intervenuto negli ultimi mesi sotto le Due Torri con vari strumenti dai picchetti anti-sfratto a proposte concrete: dalla requisizione delle case sfitte alla messa a disposzione di proprieta' comunali inutilizzate.
"Le misure messe in campo fino ad oggi - sostengono Asia Rdb e 'Bologna prende casa'- si sono rivelate assolutamente insufficienti e i numeri sul problema casa stanno assumendo proporzioni mai viste". "L'esistenza di luoghi come via del Vivaio dimostra che l'ostacolo alla realizzazione di soluzioni non e' dettata dalle sbandierate ristrettezze economiche ma da una inquietante volonta' politica" aggiungono, precisando che "la disponibilita' di questi alloggi, ristrutturati e addirittura arredati, potrebbe essere immediata e a costo zero per l'amministrazione. Invece la politica si permette di tenere sfitte strutture come questa a fronte di migliaia di persone che hanno gia' perso o stanno per perdere la casa".
Ricordando che "la riappropriazione di reddito, anche indiretto come la casa, e' la sola possibilita' che hanno i ceti popolari di uscire da questa crisi" gli occupanti e le associazioni che li sostengono invitano cittadini, le forze politiche, sociali e sindacali all'assemblea sul tema "Emergenza casa: problema di ordinepubblico o di intervento pubblico?" che si terra' alle 18 di oggi in via del Vivaio presso la casa 'Gianna Beretta'.


13 febbraio 2010 - Il Resto del Carlino online

Famiglie sfrattate occupano 18 alloggi
Gli alloggi, di proprietà del Comune, sono in via del Vivaio, spiegano l'Associazione inquilini e assegnatari (Asia-RdB) e il gruppo 'Bologna prende casa', sono vuoti da anni

Bologna, 13 febbraio 2010 - Sono 18 gli appartamenti occupati stamattina in via del Vivaio a Bologna da famiglie in emergenza abitativa. Gli alloggi, di proprietà del Comune situati in località Pioppe, spiegano l’Associazione inquilini e assegnatari (Asia -RdB) e il gruppo ‘Bologna prende casa' «sono vuoti da anni». «Sono mesi che si avvicendano articoli di giornale, dichiarazioni di politici e servizi in tv sull’emergenza abitativa nel nostro territorio, - aggiungono - ma oltre a fiumi di chiacchiere e inchiostro non sono state avanzate soluzioni adeguate alla fase di crisi economica». Su questo tema, il movimento di lotta per la casa è intervenuto negli ultimi mesi sotto le Due Torri con vari strumenti dai picchetti anti-sfratto a proposte concrete: dalla requisizione delle case sfitte alla messa a disposzione di proprietà comunali inutilizzate. «Le misure messe in campo fino ad oggi - sostengono Asia Rdb e ‘Bologna prende casa'- si sono rivelate assolutamente insufficienti e i numeri sul problema casa stanno assumendo proporzioni mai viste». «L’esistenza di luoghi come via del Vivaio dimostra che l’ostacolo alla realizzazione di soluzioni non è dettata dalle sbandierate ristrettezze economiche ma da una inquietante volontà politica» aggiungono, precisando che «la disponibilità di questi alloggi, ristrutturati e addirittura arredati, potrebbe essere immediata e a costo zero per l’amministrazione. Invece la politica si permette di tenere sfitte strutture come questa a fronte di migliaia di persone che hanno già perso o stanno per perdere la casa». Ricordando che «la riappropriazione di reddito, anche indiretto come la casa, è la sola possibilità che hanno i ceti popolari di uscire da questa crisi» gli occupanti e le associazioni che li sostengono invitano cittadini, le forze politiche, sociali e sindacali all’assemblea sul tema «Emergenza casa: problema di ordinepubblico o di intervento pubblico?» che si terrà alle 18 di oggi in via del Vivaio presso la casa ‘Gianna Beretta'.


13 febbraio 2010 - Radio Città del Capo

Asia-RdB occupa 18 appartamenti vuoti

Bologna - 15 famiglie «in emergenza abitativa» oggi hanno occupato 18 mini appartamenti «di proprietà del Comune». Ne dà notizia L’Associazione inquilini e assegnatari Asia-RdB, che ha sostenuto l’iniziativa. Le case si trovano in località Pioppa a Borgo Panigale. Sul posto sono arrivati i vigili e la Digos. Almeno 4 alloggi erano «vuoti da anni», spiega Lidia Triossi di Asia. Si tratta di una ex scuola poi «adibita a centro di accoglienza per ragazze madri - spiega Luigi Marinelli delle Rdb - attraverso un appalto ad una cooperativa sociale, ma da tempo lasciata in stato di abbandono da parte del Comune». Gli alloggi sono in buone condizioni e arredati, secondo Triossi. Asia si appella alla giunta comunale: «Chiediamo che in questi suoi ultimi giorni destini questa struttura all’emergenza abitativa, perché con il commissario sono note le difficoltà di emanare qualsiasi atto straordinario». «Occupare quello spazio non è di sinistra, è un atto violento e non responsabile che toglie diritti ad altri», è il commento del vicesindaco uscente Claudio Merighi. A sua volta Merighi fa un appello agli occupanti: «Chiediamo agli occupanti di liberare la struttura e di arrecare il minor danno possibile ad un edificio ristrutturato per ospitare madri con bambino in situazione di difficoltà grave». «Non usciremo finché non avremo le garanzie che la struttura sia assegnata», risponde Triossi. Asia invita la cittadinanza e le forze politiche, sociali e sindacali all’assemblea che si terrà oggi alle 18 alla casa "Gianna Beretta" in via del Vivaio su "Emergenza casa, problema di ordine pubblico o di intervento pubblico?".


13 febbraio 2010 - Zic.it

Emergenza casa, occupati 18 appartamenti a Borgo Panigale

Bologna - Asia-Rdb e Bologna Prende Casa hanno occupato 18 appartamenti di proprietà del Comune in via del Vivaio a Borgo Panigale. La palazzina era vuota da anni anche se in buono stato e con appartamenti perfino arredati. Una risposta concreta all’emergenza abitativa, contro l’immobilismo della politica. La Giunta rispolvera i ritornelli cofferatiani: "Non è di sinistra" e "legalità".

Asia: "Non ce ne andiamo senza garanzie sull’utilizzo per l’emergenza abitativa"

Bologna - Quindici famiglie di cui tredici con bambini hanno partecipato stamattina all’occupazione sostenuta da Asia-RdB dello stabile comunale abbandonato di via del Vivaio a Borgo Panigale. Diciotto appartamenti, come tanti altri a Bologna, perfettamente funzionanti che potrebbero essere messi a disposizione a costo zero per il Comune, come ricorda Lidia di Asia-RdB, ma che restano inutilizzati. Ma non si tratta solo di spazi abbandonati in piena emergenza abitativa: dopo aver chiuso la struttura, che in precedenza ospitava ragazze madri in difficoltà, i servizi sociali del Comune hanno spostato il servizio in una struttura privata a cui pagano un affitto, aggiungendo allo spreco di uno stabile abbandonato lo spreco di soldi donati ai privati per fornire lo stesso servizio. "La ristruttarazione di questo stabile è stato pagato dalla cittadinanza bolognese e oggi la cittadinanza bolognese se ne riappropria", ha dichiarato Lidia ai nostri microfoni, aggiungendo che non se ne andranno finchè non avranno garanzie che nell’immediato lo stabile verrà utilizzato per far fronte all’emergenza abitativa. Intanto questo pomeriggio, alle 18, gli occupanti invitano tutti a partecipare all’assemblea pubblica.


13 febbraio 2010 - Modena 2000

Bologna: famiglie sfrattate occupano 18 appartamenti del Comune

Bologna - Sono 18 gli appartamenti occupati stamattina in via del Vivaio a Bologna da famiglie in emergenza abitativa. Gli alloggi, di proprieta’ del Comune situati in localita’ Pioppe, spiegano l’Associazione inquilini e assegnatari (Asia -RdB) e il gruppo ‘Bologna prende casa’ "sono vuoti da anni". "Non sono state avanzate soluzioni adeguate alla fase di crisi economica". Su questo tema, il movimento di lotta per la casa e’ intervenuto negli ultimi mesi sotto le Due Torri con vari strumenti dai picchetti anti-sfratto a proposte concrete: dalla requisizione delle case sfitte alla messa a disposzione di proprieta’ comunali inutilizzate. "Le misure messe in campo fino ad oggi – sostengono Asia Rdb e ‘Bologna prende casa’- si sono rivelate assolutamente insufficienti e i numeri sul problema casa stanno assumendo proporzioni mai viste". "L’esistenza di luoghi come via del Vivaio dimostra che l’ostacolo alla realizzazione di soluzioni non e’ dettata dalle sbandierate ristrettezze economiche ma da una inquietante volonta’ politica" aggiungono, precisando che "la disponibilita’ di questi alloggi, ristrutturati e addirittura arredati, potrebbe essere immediata e a costo zero per l’amministrazione. Invece la politica si permette di tenere sfitte strutture come questa a fronte di migliaia di persone che hanno gia’ perso o stanno per perdere la casa".


13 febbraio 2010 - Adnkronos

Bologna, famiglie sfrattate occupano 18 appartamenti del Comune in via Vivaio

Bologna, 13 feb. - (Adnkronos) - Sono 18 gli appartamenti occupati stamattina in via del Vivaio a Bologna da famiglie in emergenza abitativa. Gli alloggi, di proprieta' del Comune situati in localita' Pioppe, spiegano l'Associazione inquilini e assegnatari (Asia -RdB) e il gruppo 'Bologna prende casa' "sono vuoti da anni".