Bologna. GIOVEDI' 13 MAGGIO MANIFESTAZIONE REGIONALE CONTRO LA CRISI E LE SPECULAZIONI CON SCIOPERO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Bologna -

Nell’annunciare la prossima manifestazione regionale “contro la crisi e le speculazioni” indetta per il prossimo giovedì 13 maggio, la RdB si dice “pronta ad avviare un confronto serrato con la prossima giunta regionale”. Diversa dal solito la modalità di svolgimento dell’iniziativa: “attraverseremo la città - spiega Massimo Betti - si partirà alle 9.30 con una carovana mobile da Borgo Panigale, per raggiungere in manifestazione la sede della Regione”. Ha preannunciato la partecipazione all’iniziativa il “Popolo Viola” di Bologna.


Sulle motivazioni, il coordinatore regionale, Massimo Betti, spiega che “servono risorse e progetti per contrastare licenziamenti, precarieta' e speculazioni” e aggiunge che “di fronte ad una crisi economica e sociale che non accenna a ridursi, risulta ancora più evidente la necessità di una completa messa in discussione delle precedenti politiche regionali”.


Massimo Betti ricorda che “la crisi nel nostro territorio si è tradotta nelle enormi cifre di cassaintegrati e licenziati del settore industriale e non solo, nel crescente impoverimento dei lavoratori, in una precarietà lavorativa e sociale”.

“Il patto anticrisi regionale fondato sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga mostra giorno per giorno la propria insufficienza” – sottolinea Betti – “il tessuto economico è stato già profondamente messo in crisi, non è pensabile aspettare che la crisi passi, e quindi tamponare le emergenze per qualche mese senza porre da subito le basi di un nuovo piano occupazionale”.


Quali le scelte da operare e le proposte della RdB? Innanzitutto “ridurre i finanziamenti diretti e indiretti alle imprese; imprenditori e padroni stanno approfittando della situazione per attuare progetti ed iniziative che si traducono in precarietà, licenziamenti e attacco alle condizioni di lavoro e alla dignità dei lavoratori” afferma Massimo Betti.


Diventa prioritario, per Massimo Betti “garantire ed integrare il reddito per cassaintegrati, lavoratori in mobilità, licenziati e disoccupati; la Regione deve avviare un piano di nuovi lavori socialmente utili per la creazione di posti di lavoro necessari alla collettività, come stanno iniziando a fare altre regioni” sottolinea Betti.


Bisogna “contrastare i processi di privatizzazione e di smantellamento del welfare, della sanità, della scuola e dei servizi a rete, trasporti, gas-acqua-energia-ambiente”, sottolinenando che proprio per questo giovedì 13 ci sarà lo sciopero del trasporto pubblico locale contro la messa a gara della ATC, dalle 9.30 alle 14.30. Come è necessario anche “fermare l’attacco ai pubblici dipendenti fatto di decreti lesivi della dignità lavorativa, di compressione dei salari e di licenziamenti”, e riguardo, l’emergenza casa, intervenire per una “regionalizzazione delle politiche abitative e delle gestioni ACER”, è indispensabile – sottolinea Betti - “reperire i fondi per alloggi popolari e bloccare gli sfratti”.

Tanti i nodi da sciogliere, con una precondizione indispensabile, spiega Betti “l’avvio di corrette relazioni sindacali: la nuova giunta regionale deve rimuovere la discriminazione verso il sindacato di base, che pur rappresentando decine di migliaia di lavoratori nel territorio, non è convocata al pari di altre organizzazioni sindacali, anche di quelle con molto minor seguito come ad esempio la UGL”.