Attività socialmente utili: UN AFFARE DI STATO!!! 8 GIUGNO SCIOPERO e MANIFESTAZIONE NAZIONALE LSU, LPU, LSU AUTOFINANZIATI, CASSINTEGRATI E IN MOBILITA'

In allegato i volantini

Nazionale -

 

Attività socialmente utili per cassintegrati: vecchia ricetta per sfruttare la nuova crisi?



La precarietà aumenta e il Governo, anzicchè dare risposte alla crescente perdita di posti di lavoro, approfitta della crisi per aumentare lo sfruttamento: aumentano i lavoratori in cassintegrazione, mobilità e licenziati e l’unica cosa che si prospetta per loro sono nuove attività socialmente utili, aumentando le fila degli LSU che da decenni sono costretti a vivere senza prospettive e senza contratto.



Un furto anche del futuro pensionistico visto che dal 1995, con la contribuzione figurativa, gli espulsi dal mondo del lavoro vedono ipotecata anche la pensione e si calcola in migliaia di euro il danno per decine di migliaia di persone espulse dal ciclo produttivo, transitate per gli ammortizzatori e fagocitate dai progetti di attività socialmente utili.


Il Governo centrale e quelli locali non danno vere risposte alla nuova crisi ma addirittura la sfruttano per sostituire il lavoro buono con il lavoro nero. Invece di tutelare il reddito e il lavoro, si ripropone la flessibilità più estrema, già sperimentata col decreto 468, per le nuove migliaia di lavoratori in crisi occupazionale, a cui non si danno prospettive di rientro nel ciclo produttivo,cassintegrati e in mobilità o con ammortizzatori sociali in deroga ai quali si offre lavoro sottopagato e senza contratto, senza l’obbligo di regolarizzare la prestazione e di versare i contributi. Si parla di sostegno al reddito ma in realtà è nuovo sfruttamento. Cosa succederà quando finiranno i periodi coperti da ammortizzatori sociali e le integrazioni al reddito?



Se non si lotta per tutti i migliaia di lavoratori in attività socialmente utili
 e in ammortizzatori sociali si rischia di avere un’unica certezza:

PRECARIETA’ SENZA USCITA E  CONTRIBUTO FIGURATIVO  a valore 0.



Su questo effetto devastante del lavoro sparito, gli altri sindacati hanno scelto ancora una volta di “concertare e cogestire” e anzi “fanno affari” sulle disgrazie di chi perde il lavoro! Nascono gli enti bilaterali, (tra padroni e cgilcisluilugl), per decidere il diritto o meno agli ammortizzatori sociali e gestire, nel contempo, fiumi di denaro per le attività formative connesse. Intanto per i lavoratori assegnati ad attività socialmente utili si azzerano le aspettative di futuro, con salari e pensioni da fame.

Un modello di sfruttamento già collaudato nel pubblico impiego dal 1997 che anzicchè garantire reddito e lavoro vero, abbatte ogni confine di legalità: si taglia la spesa pubblica e si sostituisce il lavoro buono con prestazioni sottopagate, si fa cassa con la riduzione di personale a tempo indeterminato e lo si sostituisce con lavoratori senza contratto e senza tutele previdenziali.

Inoltre se gli enti previdenziali (Inps e Inpdap) pagano meno pensioni e con minore importo, i risparmi miliardari, non redistribuiti in prestazioni pensionistiche e sociali, vanno a risanare il bilancio dello Stato, che assiste (con soldi dei lavoratori!)  banche e imprese, il cui unico obiettivo è il profitto, ottenuto grazi alla continua riduzione del costo del lavoro, peggioramento delle condizioni di lavoro e aumento della precarietà. I responsabili della crisi vengono assistiti e le vittime sono costrette a pagare!!!


La storia si ripete e sempre sulla pelle dei lavoratori!!!


Fermiamo questo modello!  Lsu, CASSINTEGRATI E IN MOBILITA’: diciamo basta!!

 

Martedì 8 GIUGNO - 1° SCIOPERO NAZIONALE
dei Lavoratori CASSINTEGRATI E IN MOBILITA’
MANIFESTAZIONE A ROMA – MINISTERO DEL LAVORO – Via Fornovo ore 10

 



Connettiamo le lotte nell’interesse comune per


1.    No al taglio delle piante organiche e dei servizi degli enti pubblici,


2.    Obbligo di utilizzo a 36 ore settimanali con integrazione e retribuzione pari al dipendente, per l’intera durata dell’ammortizzatore sociale.


3.    Inserimento in pianta organica al termine degli ammortizzatori sociali e adeguamento della stessa alle effettive necessità dei servizi e al numero dei lavoratori già impegnati o da avviare in attività integrative o socialmente utili.


4.    Riconoscimento del diritto e della misura per l’intero periodo di fruizione della disoccupazione involontaria, cassintegrazione ordinaria, straordinaria e di mobilità ai fini pensionistici.

Aderiamo allo sciopero e partecipiamo tutti alla manifestazione!!

 

 

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Manifestazione  a ROMA – MINISTERO DEL LAVORO- Via Fornovo ore 10



La debolezza dei lavoratori precari di fronte alla crisi aumenta e cresce il ricatto del Governo: nuove attività socialmente utili nascono ma non si risolvono quelle esistenti.


Il furto di futuro è già iniziato e si calcola in migliaia di euro il danno di un contratto inesistente per decine di migliaia di persone fagocitate dai progetti lsu/lpu ecc.  che hanno transitato per gli ammortizzatori sociali, con grande soddisfazione dei Governi, artefici di avere messo a segno, con decreto 468, la flessibilità più estrema  con lavoratori a buon mercato,  senza l’obbligo di regolarizzare la prestazione  e di versare i contributi, utilizzando questo strumento per fare da apripista al precariato di Stato.  


In più, le vite di migliaia di lavoratori in attività socialmente utili rischiano di essere sopraffatte  e ossessionate dal protagonista principale della riforma delle pensioni: IL CONTRIBUTO FIGURATIVO  a valore 0 per tutti dopo il 1995.

Su questo effetto devastante del lavoro sparito, gli altri sindacati hanno scelto il SILENZIO e anzi fanno affari sulle disgrazie di chi perde il lavoro! Nascono gli enti bilaterali, (tra padroni e cgilcisluilugl), per decidere il diritto o meno agli ammortizzatori sociali e gestire fiumi di denaro per le attività formative connesse. Intanto per i lavoratori si azzerano le aspettative di futuro, con salari e pensioni da fame.



L’avvio di nuove attività socialmente utili, per migliaia di lavoratori in crisi occupazionale,  sono solo una conferma di quello che RdB aveva ipotizzato in tempi non sospetti e il Governo coglie al volo la nuova crisi per sostituire il lavoro buono con lavoronero, RICATTABILE E PROROGABILE, senza obbligarsi a  versamenti contributivi. Il Modello di sfruttamento più avanzato nel pubblico impiego, accettazione e ricatto insieme, pena la perdita dell’ammortizzatore sociale, abbatte ogni confine di legalità: la prestazione sottopagata sostituisce il lavoro buono, permette la riduzione di personale dipendente e l’utilizzo di lavoratori senza tutele previdenziali, e apre al profitto di Stato/Impresa.

PIU’  DI COSI’……..SOLO LA SCHIAVITU’,  CHE PURE NON E’ ASSENTE IN ITALIA!



Il concetto è chiaro: se gli enti previdenziali (Inps e Inpdap) pagano meno pensioni e con minore importo, i risparmi miliardari, non redistribuiti in prestazioni pensionistiche e sociali, vanno a risanare il bilancio dello Stato, che assiste (con soldi dei lavoratori!)  banche e imprese il cui unico obiettivo è il profitto, ottenuto attraverso  riduzioni del costo del lavoro, peggioramento delle condizioni di lavoro  e aumento della precarietà.  E il ciclo ricomincia.

Non facciamoci  del male. LSU, LPU, AUTOFINANZIATI CASSINTEGRATI E IN MOBILITA’: usciamo dall’apnea !!!!


Connettiamo le lotte nell’interesse comune, per


1) ottenere  il valore pieno al contributo figurativo per la pensione,


2) regolarizzare il rapporto di lavoro per tutti i lavoratori in attività lsu/lpu.