25 SETTEMBRE, CONTRO LA PRECARIETA' CHE "FA SCUOLA" ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRECARI DI SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA
ROMA, Centro congressi Cavour, via Cavour 50/A – ore 10.00 -
L’Unione Sindacale di Base, impegnata direttamente nella battaglia contro i piani di privatizzazione dell’istruzione e della ricerca, promuove per il prossimo 25 settembre l’Assemblea nazionale di tutti i lavoratori precari della Scuola, dell’Università e della Ricerca, che si terrà a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, via Cavour 50/A, dalle ore 10.00.
L’Assemblea, aperta ai comitati e alle realtà autorganizzate di tutto il Paese, vedrà la partecipazione dei lavoratori precari in lotta dai nidi agli istituti di ricerca e farà il punto delle mobilitazioni accomunate dal no alla politica dei tagli di risorse, di posti di lavoro e di servizi, in settori che dovrebbero essere invece considerati trainanti per l’uscita dalla crisi e per la crescita economica e civile del Paese.
Un movimento che in questi anni USB ha promosso e organizzato: dalla forte mobilitazione dei precari del pubblico impiego dell’ottobre 2006 ai tetti dei provveditorati, dal tetto dell'Ispra allo sciopero degli scrutini, dallo sciopero della fame dei precari più colpiti dalla furia dei tagli alla scuola, fino alle ultime mobilitazioni nel sud Italia.
L’Assemblea nazionale, mettendo a confronto le diverse esperienze dei lavoratori, si propone di connettere e dare continuità alle battaglie del precariato, per riconquistare quella chiarezza di obiettivi necessaria alla definizione di un percorso di lotta indipendente dagli opportunismi politici e sindacali e per organizzare i prossimi appuntamenti della mobilitazione a livello nazionale e regionale.
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CONTRO LA PRECARIETA’ CHE “FA SCUOLA”. ANCHE I CO.CO.CO. DELLA SCUOLA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 25 SETTEMBRE A ROMA
Centro congressi Cavour, via Cavour 50/A –ore 10.00
Inizia un altro anno scolastico ma rimangono immutate le condizioni dei circa duemila lavoratori, che ormai da quindici anni “rattoppano i buchi neri” degli organici nelle segreterie scolastiche, prima come lavoratori socialmente utili e poi come Co.co.co.
Una condizione di precarietà inaccettabile, sia per le tipologie contrattuali, rinnovate anche ormai solo di mese in mese e prive di diritti, sia per i continui ritardi nei pagamenti degli stipendi, dovuti all’incertezza dei finanziamenti e al caos determinato dall’autonomia scolastica.
Per questi motivi anche i Co.co.co. ex-lsu della Scuola saranno presenti all’assemblea nazionale dei precari di Scuola Università e Ricerca organizzata dalla USB, che si terrà a Roma, sabato 25 settembre, presso il Centro Congressi Cavour, in via Cavour 50/A, dalle ore 10.00.
Oltre che per esprimere solidarietà agli altri lavoratori precari della Scuola, in questi giorni in lotta in tutta Italia, i Co.co.co. parteciperanno anche per decidere comuni azioni di mobilitazione, per rivendicare il riconoscimento del lavoro svolto, la stabilizzazione del loro posto di lavoro, l’inserimento nelle graduatorie Ata e l’assunzione a copertura dei posti vacanti necessari per portare avanti un servizio qualitativamente adeguato, contro i tagli indiscriminati di lavoratori e servizi decisi solo per far cassa a sostegno di banche e imprese.
21 settembre 2010
CONTRO LA PRECARIETÀ CHE “FA SCUOLA”. GLI ENTI DI RICERCA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRECARI
ROMA, 25 SETTEMBRE, Centro congressi Cavour, via Cavour 50/A –ore 10.00
“Il conflitto è l’unica arma per impedire che il governo ´spari` ancora sulla Ricerca pubblica. Questo verranno a ribadire i precari dell’ISPRA e di tanti altri Enti come INEA, ISFOL, INRAN, CRA, ENEA, ISPRA, ISS, all’assemblea indetta dalla Unione Sindacale di Base”, così Claudio Argentini, della segreteria dell’USI/RdB Ricerca, annuncia l’adesione dei precari di questi Enti all’Assemblea nazionale dei precari di Scuola Università e Ricerca che si terrà sabato 25 settembre a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, in via Cavour 50/A, dalle ore 10.00.
“I tagli anti-sviluppo del governo - continua il sindacalista - agiscono nel silenzio dell’opposizione, col collaborazionismo o l’acquiescenza dei sindacati complici, contrari al conflitto ed appiattiti tra i Ministri Brunetta, Gelmini e Tremonti. Così, per mancanza di reazione, molti enti di ricerca sono stati chiusi ed altri sono vicini al baratro. Alcuni, come ISS, ISPRA, INRAN, hanno disperato bisogno che i fondi tagliati dalle misure tremontiane siano ristabiliti ed aumentati nel 2011, ma in generale tutti hanno bisogno di investimenti per rilanciare la ricerca pubblica”.
“Come sempre, in questo tipo di contesto, i lavoratori precari sono quelli che rischiano di più, sia per mancanza di fondi che per la nuova riduzione delle assunzioni. Ma stavolta a pagare non saranno solo loro: in tutta la Ricerca gli stipendi saranno bloccati e le carriere azzerate. Per questo – conclude Argentini - continuiamo una lotta che non è mai stata sospesa. Enti come l’ISFOL, salvato dalla chiusura grazie alla reazione USI/RdB Ricerca nello scorso maggio, o come ISPRA, ove con l’occupazione del tetto durata due mesi abbiamo salvato Ente e posti di lavoro, dimostrano che solo con il conflitto può fermare la decadenza a cui questo governo vorrebbe condannare la Ricerca”.
22 settembre 2010
CONTRO LA PRECARIETA’ CHE “FA SCUOLA”. UNIVERSITA’: ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRECARI PER RILANCIARE LA MOBILITAZIONE GENERALE
Sabato 25 settembre - Roma, Centro congressi Cavour, via Cavour 50/A –ore 10.00
RdB/USB P.I. Università aderisce all’Assemblea nazionale dei precari di Scuola, Università e Ricerca, che si svolgerà sabato 25 settembre a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, a cui parteciperanno tutte le componenti universitarie.
RdB/USB Università, nel respingere lo smantellamento di Scuola, Università e Ricerca, settori fondamentali per la formazione e la “produzione” di futuro per le giovani generazioni del nostro Paese, ritiene che l’Assemblea nazionale sia un importante momento di discussione per rilanciare la mobilitazione generale contro il DDL Gemini e le manovre finanziarie 2008 e 2010, che prevedono tagli insostenibili per i bilanci degli atenei ed un vergognoso licenziamento di massa per i precari.
Il rinvio dell’anno accademico, chiesto da RdB/USB Università nei giorni scorsi, è un percorso concreto di lotta conflittuale che si sta realizzando in diverse atenei (come accade a Pavia, Padova, Milano, Bologna, Perugia, Roma, Napoli, Palermo, Catania), nonostante il tentativo messo in atto dalla casta baronale guidata dai rettori, che in queste ore tenta di soffocare ogni resistenza al DDL Gemini anche a costo di spazzare via ogni ragione e diritto delle sue componenti più deboli e sfruttate.
RdB/USB Università ritiene necessario e possibile un percorso sindacale confederale e nazionale, che partendo dai bisogni primari dei lavoratori offra prospettiva di soluzione della crisi attraverso la rivendicazione della qualità al diritto di formazione e ricerca pubblica nel nostro paese.
22 settembre 2010