ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRECARI DI SCUOLA, UNIVERSITA' E RICERCA
Si è svolta questa mattina a Roma l'Assemblea nazionale dei lavoratori precari di Scuola, Università e Ricerca indetta dall’Unione Sindacale di Base.
Nata dall'esigenza di confrontare e unificare le esperienze di mobilitazione messe in campo negli ultimi anni dai precari di questi importanti settori, l'assemblea ha visto la partecipazione di numerosi delegati provenienti da tutta Italia.
Dall’Assemblea è emersa la necessità di contrastare con forza l’attacco in corso al valore pubblico e sociale della formazione, dell'istruzione e della ricerca, attacco concretizzato nei tagli decisi dalle finanziarie di Tremonti e dalle controriforme Gelmini, che hanno determinato la perdita del posto di lavoro di migliaia di precari, costretti a pagare i costi della crisi.
Nel corso dell’Assemblea è emersa con nettezza anche la critica verso quelle forze politiche del centro-sinistra che nell’azione di governo ben poco si sono differenziate nelle scelte di fondo, contribuendo alla creazione ed al mantenimento del precariato nelle pubbliche amministrazioni a tutto vantaggio delle compatibilità economiche. L'Assemblea ha inoltre evidenziato come i sindacati concertativi ancora una volta abbiano prima collaborato a favorire lo smantellamento di diritti e dignità dei lavoratori e poi, secondo gli opportunismi politici del momento, abbiano utilizzato a proprio esclusivo vantaggio le mobilitazioni dei lavoratori, senza determinarne né la forza né l'incisività.
Sulla base di queste premesse, l’Assemblea ha deliberato di dare vita ad un Coordinamento nazionale USB dei precari di Scuola Università e Ricerca, che dia continuità alle esperienze di lotta e promuova le prossime iniziative, a partire dall’Assemblea cittadina contro la precarietà, indetta a Roma per il prossimo 7 ottobre.
L’Assemblea ha inoltre dato la propria adesione alla manifestazione nazionale del 9 ottobre a Torino, indetta da USB davanti alla Fiat contro l’attacco portato a tutto il mondo del lavoro; ha infine deciso di avviare entro il mese di ottobre una serie di manifestazioni regionali in tutta Italia per contrastare i processi di regionalizzazione del sistema della formazione e coinvolgere anche i governi locali, sempre più responsabili delle politiche del lavoro e della gestione delle conseguenze della perdita dei posti di lavoro.
Il Coordinamento dei precari avvierà da subito assemblee in tutti i posti di lavoro per la costruzione di un forte momento di mobilitazione nazionale.
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Guarda il servizio di Sky Tg24 sul canale USB di YouTube
Interviste realizzate da Radio Radicale che puoi scaricare in mp3 zippato (38 minuti, 10 Mb) cliccando qui
26/27 settembre 2010 - Liberazione
Coordinamento nazionale
Usb: dai nidi all'università contro "i tagli"
di Daniele Nalbone
Più che un'assemblea nazionale, quella dei lavoratori precari di scuola, università e ricerca dell'Unione Sindacale di Base è stata una vera e propria "riunione di lavoro". Una riunione in cui le varie realtà in lotta, «dai nidi all'università» come recita lo striscione che ha accolto i circa cento partecipanti all'incontro tenutosi presso il centro Cavour di Roma, si sono raccontate e confrontate per dar vita al Coordinamento nazionale dei precari.
«Tutto è nato dall'esigenza di unificare le esperienze di mobilitazione messe in campo negli ultimi anni dai precari dei settori della conoscenza e della formazione» ha spiegato Barbara Battista, responsabile scuola Usb. Così, i delegati provenienti da tutta Italia hanno confermato la necessità di contrastare, con forza e in modo unitario, l'attacco in corso al valore pubblico e sociale della formazione, dell'istruzione e della ricerca. «Un attacco» continua Battista «che si è concretizzato nei tagli decisi dalle finanziarie di Tremonti e dalle "riforme" della Gelmini». Per questo è necessario connettere le singole esperienze per dar maggiore forza alla lotta contro la privatizzazione dell'università e delle ricerca e per ottenere il ritiro immediato dei tagli e delle controriforme e l'assunzione immediata a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari.
Obiettivi intorno ai quali si sono confrontate decine di realtà: dai comitati precari della scuola e dell'università ai lavoratori co.co.co; dalle educatrici dei nidi comunali di Roma ai ricercatori di università ed enti di ricerca come l'Ispra fino ad arrivare ai Blocchi precari metropolitani, importante spezzone dei movimenti di lotta per la casa di Roma riuniti nella rete nazionale "Abitare nella crisi". Non è un caso che tutti gli interventisiano andati in un'unica direzione: una manifestazione nazionale e uno sciopero generale dei precari. Inevitabile, quindi, che l'assemblea si concludesse con una "tabella di lotta" approvata all'unanimità da tutte le realtà presenti: per l'Usb ottobre sarà caratterizzato da una mobilitazione permanente che inizierà con un'assemblea sulla precarietà in programma a Roma il 7 e con la manifestazione nazionale del 9 a Torino. «La difesa della scuola pubblica è legata a doppio filo con l'attacco al mondo del lavoro da parte del Governo sul "modello Marchionne"» spiegano dall'Usb. Così, il 9 ottobre davanti ai cancelli della Fiat, luogo di partenza del corteo, in prima fila con i metalmeccanici ci saranno i precari dell'istruzione e della ricerca. Sarà questo il primo passo per giungere a una mobilitazione generale che porti, entro ottobre, a una serie di manifestazioni regionali in tutta Italia per contrastare i processi di "regionalizzazione" della formazione. «Con questa mobilitazioni diffuse» ha spiegato Barbara Battista «punteremo a coinvolgere anche i governi locali, sempre più responsabili delle politiche del lavoro». Presente all'assemblea dell'Usb, il responsabile scuola del Prc, Vito Meloni, giudica «molto interessante questo percorso intrapreso dal sindacalismo di base. Interessante come ogni processo volto a superare la frammentazione che troppe volte ha tarpato le ali a questo "movimento di soggettività"».
26/27 settembre 2010 - Il Manifesto
SINDACATI DI BASE
I precari della conoscenza in assemblea: «No ai tagli»
di Rocco di Michele
Movimento sì, ma da solo no basta. Per questo l'Unione sindacale di base (Usb), nata dalla fusione di diverse realtà, preferisce «un approccio organizzato», che dia continuità alle istanze che vengono - in questo caso - dal mondo della conoscenza. Si è svolta ieri mattina a Roma l'Assemblea nazionale dei lavoratori precari di scuola, università e ricerca, nata dall'esigenza di confrontare e unificare le esperienze di mobilitazione.
Obiettivo: contrastare con forza l'attacco in corso al valore pubblico e sociale della formazione, dell'istruzione e della ricerca, concretizzato nei tagli decisi dalle finanziarie di Tremonti e dalla «controriforma Gelmini», che hanno determinato la perdita del posto di lavoro di migliaia di precari. Forte anche la critica verso quelle «forze politiche del centro-sinistra che nell'azione di governo ben poco si sono differenziate nelle scelte di fondo», spesso «contribuendo alla creazione ed al mantenimento del precariato nelle pubbliche amministrazioni».
Idem per l'azione dei «sindacati concertativi», considerati globalmente «complici» dello smantellamento dei diritti, orientati a «utilizzare a proprio esclusivo vantaggio le mobilitazioni dei lavoratori, senza determinarne né la forza né l'incisività».
L'assemblea ha inoltre dato la propria adesione alla manifestazione nazionale del 9 ottobre a Torino, davanti alla Fiat, contro l'attacco portato a tutto il mondo del lavoro. Entro il mese di ottobre saranno effettuate una serie di manifestazioni regionali per «contrastare i processi di regionalizzazione del sistema della formazione».
26 settembre 2010 - Libertà
Scuola: in ottobre fitto calendario di proteste
ROMA - «È necessario inserire la lotta per la difesa della Scuola pubblica nella mobilitazione contro l'attacco al mondo del lavoro e il metodo Marchionne», per questo a ottobre ci sarà un fitto calendario di proteste nelle scuole, nelle università e negli istituti di ricerca; e il 9 ottobre i precari dell'istruzione aderiranno al presidio indetto davanti alla Fiat di Torino. Questo è emerso dall'assemblea nazionale dei precari della scuola, dell'università e della ricerca dell'Unione sindacale di base (Usb), che ha dato vita al Coordinamento nazionale precari.
All'assemblea hanno partecipato un centinaio di persone, dalla diversa provenienza e formazione: i Comitati precari della scuola, i lavoratori Co. co. co. delle segreterie scolastiche e gli ex-Lsu delle pulizie, le educatrici e le maestre di asili nido e scuola dell'infanzia del Comune di Roma, i Cobas, e ricercatori dell'Università e degli istituti di ricerca. Come quelli dell'Ispra, l'ente di ricerca e controllo sull'ambiente, che per protesta sono stati per due mesi, notte e giorno sul tetto dell'istituto.
«I tagli - dice Michela Mannozzi, ricercatrice Ispra - hanno comportato un buco di bilancio di 24 milioni, sentiamo ancora il rischio per i nostri stipendi e per la ricerca che ne risulterebbe paralizzata. Ma noi siamo pronti a risalire sui tetti».
I più attivi nelle proteste di queste ultime settimane sono risultati gli insegnanti di Calabria e Sicilia, la cui amarezza è sintetizzata da Giovanni Portas, precario reggino: «Per 20 anni abbiamo lasciato le nostre famiglie e siamo andati a fare supplenze al Nord, perché ci avevano illuso che il precariato ci avrebbe poi portato all'assunzione di ruolo. Invece mi ritrovo a 40 anni a cambiare continuamente città, tornando a casa solo da turista».
Dopo aver promosso il blocco delle nomine in varie città del Sud e la manifestazione sullo Stretto di Messina, è intenzione del movimento sindacale dare vita a una mobilitazione permanente perchè «di fronte a un attacco alto e complesso alla scuola pubblica e ai lavoratori - ha detto la responsabile Usb Scuola, Barbara Battista - la risposta deve essere organizzata e forte».
26 settembre 2010 - QN Quotidiano Nazionale
SCUOLA PRECARI SUL PIEDE DI GUERRA
La Gelmini striglia i prof «Basta scatti di anzianità»
ROMA - «DAREMO PIÙ VALORE al merito, basta con lo stipendio uguale per tutti gli insegnanti». Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, spiegando che per i docenti «servono trattamenti diversi a seconda dei risultati raggiunti». «Non possiamo trattare buoni e cattivi allo stesso modo ha proseguito lo stipendio non può essere uguale per gli uni e per gli altri. Con i ministri Sacconi e Brunetta stiamo lavorando per superare il meccanismo scandaloso degli scatti di anzianità». La Gelmini ha sottolineato che questo meccanismo sarà superato «in Parlamento o per via contrattuale: bisogna dire basta al falso egualitarismo». Il ministro dell'Istruzione ha quindi sottolineato che il suo «non è il governo dei tagli ma il governo della lotta agli sprechi». Intanto l'assemblea dei precari della scuola, dell'università e della ricerca dell'Unione sindacale di Base (Usb), un centinaio di delegati che hanno dato vita al Coordinamento nazionale precari, ha annunciato per il mese di ottobre una mobilitazione permanente contro i tagli nella scuola.
26 settembre 2010 - Vita di Donna
Scuola, USB crea il coordinamento precari
Difendere la scuola pubblica vuol dire opporsi ai tagli che smantellano la scuola di tutti e contrastare la precarizzazione ormai imperante. Tutto questo va di pari passo con la difesa dei diritti di tutti i lavoratori. Con queste parole l'Assemblea nazionale dei precari della scuola, dell'università, della ricerca, dell'Unione Sindacale di Base, ha dato vita ad un Coordinamento nazionale dei precari. Il 9 ottobre i precari dell'istruzione aderiranno al presidio davanti alla Fiat di Torino, poi il 7 ottobre assemblea cittadina a Roma contro la precarietà e manifestazione nazionale entro la fine di ottobre. Ciò che più indigna è il lento smantellamento per garantire ad alcuni una università di eccellenza e buttare fuori gli altri che non se la potranno permettere. L'apertura ai privati, una università sempre più cara che tutela sempre meno i diritti dei lavoratori, che non permette a chi vuole crearsi un percorso di ricerca di crearsi una carriera all'interno dell'università.
25 settembre 2010 - Radio Radicale
"Contro la precarietà che fa scuola": interviste ai precari di scuola, università e ricerca che aderiscono alle Unione Sindacale di Base
di Lanfranco Palazzolo
Interviste realizzare durante i lavori dell'assemblea dell'Unione Sindacale di Base.
Puoi scaricare le interviste in mp3 zippato (38 minuti, 10 Mb) cliccando qui
25 settembre 2010 - Apcom
Scuola/ Assemblea precari a Roma lancia coordinamento nazionale
Manifestazione il 7 ottobre a Roma e a Torino il 9 con Usb
Roma, 25 set. (Apcom) - Dare vita ad un coordinamento nazionale Usb dei precari di scuola, università e ricerca, "che dia continuità alle esperienze di lotta e promuova le prossime iniziative", a partire dall'assemblea cittadina contro la precarietà indetta a Roma per il prossimo 7 ottobre. Questa la linea emersa stamattina nel corso dell'assemblea nazionale dei lavoratori precari indetta dall'Unione sindacale di base. L'assemblea ha dato la propria adesione alla manifestazione nazionale del 9 ottobre a Torino, indetta da Usb davanti alla Fiat "contro l'attacco portato a tutto il mondo del lavoro" e ha deciso di avviare ottobre una serie di manifestazioni regionali in tutta Italia "per contrastare i processi di regionalizzazione del sistema della formazione e coinvolgere anche i governi locali, sempre più responsabili delle politiche del lavoro e della gestione delle conseguenze della perdita dei posti di lavoro". Il coordinamento dei precari avvierà assemblee in tutti i posti di lavoro "per la costruzione di un forte momento di mobilitazione nazionale". E, oltre a puntare l'indice contro i tagli decisi da finanziaria e dalle "controriforme Gelmini", stigmatizzano il comportamento di "alcune forze del centro-sinistra che nell'azione di governo ben poco si sono differenziate nelle scelte di fondo, contribuendo alla creazione ed al mantenimento del precariato nella P.A.".
25 settembre 2010 - Asca
SCUOLA: ASSEMBLEA NAZIONALE PRECARI,
CONTRASTARE ATTACCO A FORMAZIONE
(ASCA) - Roma, 25 set - Si e' svolta questa mattina a Roma l'Assemblea nazionale dei lavoratori precari di Scuola, Universita' e Ricerca indetta dall'Unione Sindacale di Base (Usb). ''Dall'Assemblea e' emersa la necessita' di contrastare con forza l'attacco in corso al valore pubblico e sociale della formazione, dell'istruzione e della ricerca, attacco concretizzato nei tagli decisi dalle finanziarie di Tremonti e dalle controriforme Gelmini, che hanno determinato la perdita del posto di lavoro di migliaia di precari, costretti a pagare i costi della crisi'', si legge in un comunicato dell'Usb. L'Assemblea, secondo quanto riferisce il Sindacato, ha deliberato di dare vita ad un Coordinamento nazionale dei precari di Scuola Universita' e Ricerca, che dia continuita' alle esperienze di lotta e promuova le prossime iniziative, a partire dall'Assemblea cittadina contro la precarieta', indetta a Roma per il prossimo 7 ottobre. L'Assemblea ha inoltre deciso di avviare entro il mese di ottobre una serie di manifestazioni regionali in tutta Italia per contrastare i processi di regionalizzazione del sistema della formazione.
25 settembre 2010 - Ansa
SCUOLA: USB, MOBILITAZIONE PERMANENTE A OTTOBRE
IL 9 A TORINO PER UNIRSI A LOTTA PER DIFESA DEL LAVORO
(ANSA) - ROMA, 25 SET - «È necessario inserire la lotta per la difesa della Scuola pubblica nella mobilitazione contro l'attacco al mondo del lavoro e il metodo Marchionne», per questo a ottobre ci sarà un fitto calendario di proteste nelle scuole, nelle università e negli istituti di ricerca; e il 9 ottobre i precari dell'istruzione aderiranno al presidio indetto davanti alla Fiat di Torino. Questo è emerso dall'assemblea nazionale dei precari della scuola, dell'università e della ricerca dell'Unione sindacale di Base (Usb), che ha dato vita al Coordinamento nazionale precari. All'assemblea hanno partecipato un centinaio di persone, dalla diversa provenienza e formazione: i Comitati precari della scuola, i lavoratori Co.co.co. delle segreterie scolastiche e gli ex-Lsu delle pulizie, le educatrici e le maestre di asili nido e scuola dell'infanzia del Comune di Roma, i Cobas, e ricercatori dell'Università e degli istituti di ricerca. Come quelli dell'Ispra, l'ente di ricerca e controllo sull'ambiente, che per protesta sono stati per due mesi, notte e giorno sul tetto dell'istituto. «I tagli - ricorda Michela Mannozzi, ricercatrice Ispra - hanno comportato un buco di bilancio di 24 milioni, sentiamo ancora il rischio per i nostri stipendi e per la ricerca che ne risulterebbe paralizzata. Ma noi siamo pronti a risalire sui tetti». I più attivi nelle proteste di queste ultime settimane sono risultati gli insegnanti di Calabria e Sicilia, la cui amarezza è sintetizzata da Giovanni Portas, precario reggino: «Per 20 anni abbiamo lasciato le nostre famiglie e siamo andati a fare supplenze al Nord, perchè ci avevano illuso che il precariato ci avrebbe poi portato all'assunzione di ruolo. Invece mi ritrovo a 40 anni a cambiare continuamente città, tornando a casa solo da turista». Dopo aver promosso il blocco delle nomine in varie città del Sud e la manifestazione sullo Stretto di Messina, è intenzione del movimento sindacale dare vita a una mobilitazione permanente perchè «di fronte a un attacco alto e complesso alla scuola pubblica e ai lavoratori - ha detto la responsabile Usb Scuola, Barbara Battista - la risposta deve essere organizzata e forte». Gli interlocutori che si vuole richiamare sono non solo il governo nazionale, ma anche le amministrazioni regionali, sempre più coinvolte nella gestione delle risorse. L'agenda stilata prevede, tra l'altro, un'assemblea cittadina a Roma contro la precarità il 7 ottobre, e una manifestazione nazionale, entro la fine del prossimo mese.
Scuola: Usb, mobilitazione a ottobre
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Una mobilitazione permanente nelle scuole, nelle universita' e negli istituti di ricerca in difesa della scuola e contro l'attacco al lavoro.Lo stabilisce l'assemblea nazionale dei precari della scuola, dell'universita' e della ricerca dell'Unione sindacale di Base (Usb), che ha dato vita al Coordinamento nazionale precari. I precari dell'istruzione aderiranno al presidio indetto il 9/10 davanti alla Fiat di Torino. Il sindacato ha gia' promosso il blocco delle nomine in varie citta' del Sud.
L'AGENDA ECONOMICA, FINANZIARIA E SINDACALE DELLA SETTIMANA
(ANSA) - ROMA, 25 SET - ... SABATO 2 OTTOBRE: - Roma: Conferenza europea della federazione sindacale mondiale organizzata dall'Usb (Via Cavour 213)...
25 settembre 2010 - Radio Città Aperta
A Roma l’assemblea dei precari della scuola:
‘in piazza a Torino il 9 ottobre per rafforzare la lotta contro l’attacco ai lavoratori’
di Marco Santopadre
I lavoratori della scuola, precari e non, aderenti all'Unione sindacale di base (Usb) saranno in piazza, il prossimo 9 ottobre a Torino per partecipare alla manifestazione nazionale organizzata dal sindacato per difendere i diritti dei lavoratori e protestare contro la "pomiglianizzazione" di tutto il mondo del lavoro italiano. E' una delle decisioni emerse dall'assemblea organizzata, questa mattina a Roma, dai settori scuola e precari dell'Usb con l'obiettivo di fare il punto della situazione attuale, sintetizzare le ragioni delle proteste in corso in tutto il paese e trovare soluzioni comuni per rendere la lotta e la protesta più forti e soprattutto più efficaci. L'assemblea, nel documento finale, ha inoltre deliberato l'organizzazione di una assemblea cittadina a Roma, programmata per il prossimo 7 ottobre e la realizzazione, sempre durante il mese prossimo, di manifestazioni regionali che avranno come interlocutori principali i governi regionali, sempre più coinvolti nella gestione delle risorse, e quindi dei tagli alla scuola. Dal dibattito é emersa anche la decisione di dare vita a un Coordinamento nazionale dei precari della scuola, dell'università e della ricerca al quale affidare il compito di mettere a frutto quanto realizzato finora e di preparare e coordinare le iniziative future e di organizzare, in ogni posto di lavoro, assemblee preparatorie di una più vasta mobilitazione nazionale. "Realizzare un coordinamento nazionale - ha osservato Barbara Battista, responsabile del settore scuola dell’Usb - é un passaggio fondamentale per acquisire il peso necessario ad affrontare una vertenza, per poter chiedere agli amministratori locali e anche al ministro dell'Istruzione - ha concluso - di incontrarci, senza intermediari".Dall’Assemblea, alla quale hanno partecipate precari e lavoratori della scuola e ricercatori provenienti da tutta Italia, è emersa la necessità di contrastare con forza l’attacco in corso al valore pubblico e sociale della formazione, dell'istruzione e della ricerca, attacco concretizzato nei tagli decisi dalle finanziarie di Tremonti e dalle controriforme Gelmini, che hanno determinato la perdita del posto di lavoro di migliaia di precari, costretti a pagare i costi della crisi. Nel corso dell’iniziativa è emersa con nettezza una critica nei confronti di quelle forze politiche del centro-sinistra e di sinistra che nell’azione di governo, sia a livello locale sia nazionale, vengono accusate dal sindacato di base di non essersi differenziate nelle scelte fondamentali, contribuendo alla creazione ed al mantenimento del precariato nelle pubbliche amministrazioni a tutto vantaggio delle compatibilità economiche e dei piani di smantallemento del settore pubblico. Non sono mancati gli attacchi alla complicità dimostrata tuttora dai sindacati concertativi che hanno dapprima collaborato con il processo di aggressione ai diritti e alla dignità dei lavoratori e poi, secondo gli opportunismi politici del momento, stanno ora utilizzato a proprio esclusivo vantaggio le mobilitazioni dei lavoratori, strumentalizzandole.
25 settembre 2010 - Varese news/Nuovo.it/Libero.it
Scuola: Usb, mobilitazione permanente a ottobre
Il 9 a Torino per unirsi a lotta per difesa del lavoro
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Una mobilitazione permanente nelle scuole, nelle universita' e negli istituti di ricerca in difesa della scuola e contro l'attacco al lavoro.Lo stabilisce l'assemblea nazionale dei precari della scuola, dell'universita' e della ricerca dell'Unione sindacale di Base (Usb), che ha dato vita al Coordinamento nazionale precari. I precari dell'istruzione aderiranno al presidio indetto il 9/10 davanti alla Fiat di Torino. Il sindacato ha gia' promosso il blocco delle nomine in varie citta' del Sud.
25 settembre 2010 - Wall Street Italia
Scuola/ Assemblea precari a Roma lancia coordinamento nazionale
Manifestazione il 7 ottobre a Roma e a Torino il 9 con Usb
Roma, 25 set. (Apcom) - Dare vita ad un coordinamento nazionale Usb dei precari di scuola, università e ricerca, "che dia continuità alle esperienze di lotta e promuova le prossime iniziative", a partire dall'assemblea cittadina contro la precarietà indetta a Roma per il prossimo 7 ottobre. Questa la linea emersa stamattina nel corso dell'assemblea nazionale dei lavoratori precari indetta dall'Unione sindacale di base. L'assemblea ha dato la propria adesione alla manifestazione nazionale del 9 ottobre a Torino, indetta da Usb davanti alla Fiat "contro l'attacco portato a tutto il mondo del lavoro" e ha deciso di avviare ottobre una serie di manifestazioni regionali in tutta Italia "per contrastare i processi di regionalizzazione del sistema della formazione e coinvolgere anche i governi locali, sempre più responsabili delle politiche del lavoro e della gestione delle conseguenze della perdita dei posti di lavoro". Il coordinamento dei precari avvierà assemblee in tutti i posti di lavoro "per la costruzione di un forte momento di mobilitazione nazionale". E, oltre a puntare l'indice contro i tagli decisi da finanziaria e dalle "controriforme Gelmini", stigmatizzano il comportamento di "alcune forze del centro-sinistra che nell'azione di governo ben poco si sono differenziate nelle scelte di fondo, contribuendo alla creazione ed al mantenimento del precariato nella P.A.".
25 settembre 2010 - La Repubblica
La protesta Da Palermo e Catania in assemblea a Roma
Palermo - È nutrita la rappresentanza siciliana alla manifestazione promossa oggi a Roma dall´unione sindacale di base al Centro congressi Cavour della Capitale. Il comitato precari della scuola di Catania e i precari in lotta di Palermo parteciperanno all´assemblea aperta ai comitati e alle realtà autorganizzate di tutto il paese, che vedrà la partecipazione dei lavoratori precari in lotta «dai nidi agli istituti di ricerca» e farà il punto delle «mobilitazioni accomunate dal no alla politica dei tagli di risorse, di posti di lavoro e di servizi, in settori che dovrebbero essere invece considerati trainanti per l´uscita dalla crisi e per la crescita economica e civile del paese».