WELFARE: L'ACCORDO TRA GOVERNO, CGIL, CISL E UIL PENALIZZA ULTERIORMENTE I LAVORATORI IMMIGRATI
Il “Protocollo su previdenza, lavoro e competitività“ presentato dal Governo ed approvato dai sindacati concertativi, penalizza ancora una volta i lavoratori immigrati.
Già la legge Bossi–Fini prevede, ingiustamente, che in caso di rimpatrio il lavoratore immigrato possa godere della pensione solo a condizione di aver compiuto i 65 anni di età, cioè oltre l’età pensionabile prevista in Italia.
Adesso il Protocollo propone di siglare convenzioni tra l’Italia ed il paese di provenienza del lavoratore immigrato, mirate a ribadire il limite dei 65 anni. Inoltre non viene prevista nessuna garanzia di poter ottenere i contributi versati in Italia nel caso in cui il paese di provenienza si trovi in un momento di instabilità politica ed economica.
“Quanto proposto dal governo, è un ennesima truffa alle pensioni dei cittadini immigrati” commenta, Aboubakar Soumahoro, della RdB-CUB Immigrazione. “Insieme alla Legge Bossi-Fini questo protocollo rappresenta una forte discriminazione nonché un’ ingiustizia sociale ai danni di milioni di cittadini immigrati, i quali lavorano e producono nel nostro paese”.
“Le RdB-CUB daranno battaglia contro questo accordo, per abrogare la norma vergognosa che blocca la restituzione dei contributi a milioni di immigrati fino al compimento dei 65 anni di età e per rilanciare la proposta del riscatto immediato dei contributi versati durante il periodo lavorativo trascorso in Italia” conclude Soumahoro.
26 luglio 2007 - Ansa
WELFARE: RDB-CUB, ACCORDO PENALIZZA LAVORATORI IMMIGRATI
(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Il Protocollo su previdenza, lavoro e competitività presentato dal Governo e approvato dai sindacati concertativi, «penalizza ancora una volta i lavoratori immigrati». Lo affermano in una nota le rappresentanze sindacali di base aderenti alla Confederazione Unitaria di Base. «Già la legge Bossi-Fini - dicono le RdB-CUB - prevede, ingiustamente, che in caso di rimpatrio il lavoratore immigrato possa godere della pensione solo a condizione di aver compiuto i 65 anni di età, cioè oltre l' età pensionabile prevista in Italia». Adesso il Protocollo «propone di siglare convenzioni tra l'Italia e il paese di provenienza del lavoratore immigrato, mirate a ribadire il limite dei 65 anni». Per le RdB-CUB, non viene prevista «nessuna garanzia di poter ottenere i contributi versati in Italia nel caso in cui il paese di provenienza si trovi in un momento di instabilità politica ed economica». «Quanto proposto dal governo, è un' ennesima truffa alle pensioni dei cittadini immigrati - afferma Aboubakar Soumahoro, della RdB-CUB Immigrazione. Insieme alla Legge Bossi-Fini questo protocollo rappresenta una forte discriminazione nonchè un' ingiustizia sociale ai danni di milioni di cittadini immigrati, i quali lavorano e producono nel nostro paese». Le RdB-CUB annunciano battaglia contro questo accordo per abrogare la norma e per rilanciare la proposta del riscatto immediato dei contributi versati durante il periodo lavorativo trascorso in Italia.
26 luglio 2007 - Dire
IMMIGRATI. RDB-CUB: DAL GOVERNO UNA TRUFFA A PENSIONI
NIENTE RESTITUZIONE CONTRIBUITI AGLI IMMIGRATI FINO AI 65 ANNI
(DIRE) Roma, 26 lug. - "Il 'Protocollo su previdenza, lavoro e competitivita'' presentato dal Governo ed approvato dai sindacati concertativi, penalizza ancora una volta i lavoratori immigrati". Lo afferma Aboubakar Soumahoro, della Rdb-Cub Immigrazione. "Gia' la legge Bossi-Fini- continua Soumahoro- prevede, ingiustamente, che in caso di rimpatrio il lavoratore immigrato possa godere della pensione solo a condizione di aver compiuto i 65 anni di eta', cioe' oltre l'eta' pensionabile prevista in Italia". Adesso il Protocollo propone, spiega la Rdb-Cub, "di siglare convenzioni tra l'Italia ed il paese di provenienza del lavoratore immigrato, mirate a ribadire il limite dei 65 anni". Inoltre "non viene prevista nessuna garanzia di poter ottenere i contributi versati in Italia nel caso in cui il paese di provenienza si trovi in un momento di instabilita' politica ed economica". L'accordo "e' un ennesima truffa alle pensioni dei cittadini immigrati", commenta Aboubakar Soumahoro. Le Rdb-Cub, annuncia, "daranno battaglia contro questo accordo, per abrogare la norma vergognosa che blocca la restituzione dei contributi a milioni di immigrati fino al compimento dei 65 anni di eta' e per rilanciare la proposta del riscatto immediato dei contributi versati durante il periodo lavorativo trascorso in Italia".
26 luglio 2007 - Agi
WELFARE: RDB CUB, PROTOCOLLO GOVERNO PENALIZZA IMMIGRATI
(AGI) - Roma, 26 lug. - Il Protocollo su previdenza, lavoro e competitivita' del Governo penalizza ancora una volta i lavoratori immigrati. Lo sostiene la Rdb Cub. "Gia' la legge Bossi-Fini prevede, ingiustamente, che in caso di rimpatrio il lavoratore immigrato possa godere della pensione solo a condizione di aver compiuto i 65 anni di eta', cioe' oltre l'eta' pensionabile prevista in Italia. Adesso il Protocollo propone di siglare convenzioni tra l'Italia ed il paese di provenienza del lavoratore immigrato, mirate a ribadire il limite dei 65 anni. Inoltre non viene prevista nessuna garanzia di poter ottenere i contributi versati in Italia nel caso in cui il paese di provenienza si trovi in un momento di instabilita' politica ed economica. Quanto proposto dal governo, e' un ennesima truffa alle pensioni dei cittadini immigrati", ha commentato Aboubakar Soumahoro, della RdB-CUB Immigrazione.