Vostri i profitti, nostri i morti. Nel 2018 già 289 omicidi sul lavoro, USB: il 31 maggio sciopero generale dell'industria
L’aumento degli omicidi sul lavoro - + 9,2 rispetto al 2017 - che stiamo registrando in questo inizio anno è in feroce sintonia con i processi di modernizzazione capitalista, di precarizzazione e di flessibilità del mercato del lavoro che stanno producendo una nuova guerra quotidiana che lascia sul campo 289 lavoratori fino al 30 maggio, senza contare gli invalidi permanenti e i non assicurati INAIL.
Negli ultimi anni molti provvedimenti legislativi nel mercato del lavoro sono andati nella dire- zione di corrispondere all’esigenza delle imprese di aumentare i profitti abbassando le tutele dei lavoratori, di renderli più ricattabili e disponibili ad accettare qualsiasi incarico, proprio mentre la crisi economica mordeva. Oggi arriva il conto di quei provvedimenti, ma a pagarlo sono solo i lavoratori.
Non occorre una grande capacità di elaborazione statistica per verificare come gli effetti della legge Fornero, che ha aumentato l’età pensionabile, abbiano prodotto un incremento dei morti tra i lavoratori più anziani arrivando ad un valore del 25% del totale, oppure che la possibilità di licenziamento con un semplice indennizzo introdotto con il Jobs act abbia costretto molti ad accettare lavori pericolosi o a rinunciare a denunciare condizioni lavorative ottocentesche.
Non si può non vedere che tra i comparti più colpiti si confermano quello agricolo e quello edile dove i lavoratori stranieri sono sottoposti alle leggi dei caporali anziché a quelle dello stato.
Per completare il quadro di riferimento in cui si consuma questa tragedia occorre ricordare le scelte servili dei vari governi che hanno accettato tutti i diktat della Troika riguardo il comparto pubblico.
Anche qui gli effetti erano facilmente prevedibili: depotenziando le piante organiche e le risorse disponibili di organi decisivi nella tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro come l’INAIL e le ASL si è lasciati i lavoratori esposti a ogni genere di rischio.
OGGI 31 MAGGIO SCIOPERO GENERALE DELL’INDUSTRIA PER COMBATTERE LE POLITICHE CHE HANNO DATO UN POTERE ASSOLUTO E L’IMPUNITÀ AL PADRONATO
Unione Sindacale di Base