VIGILI DEL FUOCO USB, PRIMO SCIOPERO RIUSCITO. LA LOTTA CONTINUA
Lavoratori, un primo grande segnale è stato dato a un dipartimento e una politica convinti che i vigili del fuoco avrebbero accettato passivamente il riordino delle carriere e la mancanza di contratto. Il “NO”, coraggioso, urlato mercoledì dai lavoratori del corpo nazionale dimostra che la voglia di lottare per i propri diritti è forte e in continuo aumento. Non sono mancate le solite “stranezze burocratiche” a cui come USB siamo abituati da anni… ma a questi tentativi di screditare il valore dello sciopero noi risponderemo il 30 giugno, quando in piazza, grideremo il nostro “NO” ancora più forte.
“Siamo con l’acqua alla gola” come categoria che ormai da troppo tempo ha perso diritti sui luoghi di lavoro e nella vita privata; ma abbiamo voglia di combattere e l’opinione pubblica, i cittadini, le associazioni ma principalmente i lavoratori, sostengono USB nella sua inarrestabile lotta in difesa del mondo del lavoro. I vigili del fuoco sono un bene della società che va difeso. E non possiamo credere che a difenderci potranno mai essere i “burocrati” semplici esecutori di ordini con la classica “pancia piena e c… al caldo” che dal riordino traggono solo profitto.
Il 15 giugno con enorme sorpresa abbiamo ricevuto moltissima solidarietà da lavoratori iscritti ad altri sindacati che hanno espresso il loro malcontento per l’immobilismo proprio delle loro sigle. Tante parole ma pochi fatti hanno dimostrato i “firmaioli” proprio sulla gestione del riordino delle carriere; sono stati “veloci” ad accettare una distribuzione economica che vedrà troppi segni negativi nelle tasche dei lavoratori.
Ricordiamo che dall’assemblea di Milano, poi Napoli ed infine Bari le promesse dei “sindacati gialli” si sono sempre più affievolite fino a spegnersi del tutto come se nulla fosse mai successo, a riprova che si tratta semplicemente di venditori di fumo. Non possiamo dimenticare chi ha comunque cercato di far passare il messaggio “falsamente eroico” di chi non mangia per il bene di tutti. A cosa serve concentrare la protesta verso uno se poi il risultato è fermarsi davanti alla firma di un decreto? Noi di USB siamo convinti che la lotta per i nostri diritti non deve fermarsi fino a quando non ci riprenderemo il nostro mondo. Per noi è già importante un solo lavoratore, provate dunque a immaginare come lo sia per USB tutta la categoria dei vigili del fuoco.
I preparativi del 30 giugno, manifestazione nazionale, ci vedranno di nuovo fortemente impegnati: chiediamo a tutti di scendere in piazza con noi. Il 30 non è un problema di affermazione della bandiera ma una protesta per riprenderci il nostro futuro. Dobbiamo lottare tutti e dobbiamo farlo per il futuro di un Paese che ha deciso lo smantellamento del soccorso pubblico.
RIPRENDIAMOCI TUTTO
IL 30 GIUGNO IN PIAZZA A ROMA
per il Coordinamento Nazionale USB VVF
Costantino Saporito