VERTENZA ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO: USB INCONTRA DIRIGENTI MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE -foto-
Il 6 dicembre grazie alla mobilitazione dei lavoratori di Roma e di Foggia, che hanno manifestato sotto il Ministero dell’Economia e delle Finanze, una nostra delegazione è stata ricevuta dal presidente del settimo dipartimento al tesoro, nonché componente del consiglio di Amministrazione dell’IPZS, dott. Prosperi e dal segretario delegato per il poligrafico dott. D'amico. Inoltre erano presenti i responsabili delle relazioni sindacali dell’amministrazione del Ministero.
Il dibattito ha affrontato i seguenti argomenti:
· Condivisione della nostra proposta che l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato rimanga un soggetto pubblico a controllo del MEF, in considerazione del fatto che i principali operatori a livello europeo che occupano gli stessi mercati del Poligrafico sono pubblici e sono punti di riferimento istituzionali all’interno del proprio Paese.
· L’applicazione del Decreto Ministeriale (art.17 bis DL 21 giugno 2013, n. 69) per noi dell’USB è importante e urgente per evitare il vuoto normativo sulle produzioni che hanno caratteristiche di “Fede Pubblica”, che sono costantemente sottoposte ad attacchi di “Lobby Industriali” bene organizzate. La mancata applicazione dello stesso genera sentenze come quella della Consulta, che ha visto soccombere il Poligrafico sulla produzione del Gioco Lotto. Su questo punto gli interlocutori hanno condiviso le nostre stesse preoccupazioni e ci hanno riferito che il Decreto è pronto e che il suo ritardo è dovuto esclusivamente ad alcune verifiche legislative italiane e comunitarie. La nostra delegazione ha evidenziato che ulteriori ritardi, oltre a creare incertezze di investimenti, possono provocare una preoccupante tenuta occupazionale sia a Roma che a Foggia, così come dimostra la non stabilizzazione dei primi sei apprendisti. Qualora il Decreto dovesse prevedere che la titolarità del Gioco Lotto rimane ministeriale e la produzione ritorna all’IPZS, il coordinamento USB, al fine di salvaguardare l’occupazione a Roma, a Foggia e a Potenza, ha formulato alcune proposte in linea con quanto previsto dall’art.3 della legge 559, del 1966. Su questo punto ci è stato risposto che le decisioni sono della dirigenza IPZS che, in assenza di una norma primaria a difesa della commessa, ha comunque provveduto a continuare l’azione legale.
· Inoltre abbiamo chiesto che lo sviluppo dei prodotti che lo Stato ha deciso di smaterializzare, ad esempio la ricetta medica, rimangano ad appannaggio dell’Istituto e che le produzioni istituzionali come il Documento Unico, i Bollini Farmaceutici ed altro, pur in presenza di evoluzione tecnologica, siano prodotte dallo Stato.
In conclusione, pur apprezzando le risposte degli interlocutori del Ministero dell’Economia e delle Finanze, riteniamo necessario tenere alta l’attenzione sull’iniziativa sostenuta dai lavoratori di Roma e di Foggia, che hanno partecipato al dibattito avviato nelle assemblee, hanno manifestato sotto il Ministero, hanno ottenuto un incontro, hanno fatto proposte e ricevuto risposte senza delegare i propri problemi ai politici di turno.
Roma 10/12/2013
USB/Grafici Roma e Foggia