USB incontra Di Maio: sì al salario minimo, indispensabile legge sulla rappresentatività sindacale
L’Unione Sindacale di Base ha incontrato oggi pomeriggio, con i sindacati confederali, il vicepremier Di Maio al ministero del Lavoro.
Sul tavolo il discorso del salario minimo e dei provvedimenti allo studio del governo per contrastare la “povertà lavorativa”, per mutare l'espressione usata da Di Maio, come ad esempio lo “sblocca cantieri” e in generale la crescita.
USB, come già ieri in audizione al Senato, ha espresso la propria posizione favorevole in linea generale all'introduzione del salario minimo, ma non attraverso il riconoscimento erga omnes dei contratti firmati solo da Cgil Cisl e Uil.
A tal fine USB ha ricordato l'importanza di introdurre una legge sulla rappresentanza che superi le pulsioni monopolistiche dei sindacati concertativi.
Sullo “sblocca cantieri” USB ha segnalato come il grave livello di infiltrazione della criminalità necessita di un serio intervento di controllo degli appalti del settore.
Così come le infiltrazioni criminali certificate dalle recenti inchieste, sfociate in arresti, hanno dimostrato l'urgenza di dire basta all’intermediazione di manodopera, come ad esempio nelle cooperative della logistica.
USB ha poi espresso a Di Maio la propria forte preoccupazione per la condotta coercitiva del Garante degli scioperi, che ha di fatto vietato lo sciopero generale proclamato da USB per il 12 aprile, chiedendo al governo di garantire le libertà costituzionalmente riconosciute e riconfermando la mobilitazione del 12 aprile.
USB ha ribadito infine il proprio no all’autonomia differenziata.
Unione Sindacale di Base