UNIVERSITA': LE RDB-CUB PROTESTANO AL FORUM DI TOR VERGATA INSIEME AGLI STUDENTI E AI LAVORATORI DELLA ERICSSON

In allegato alcune immagini dell'iniziativa

Roma -

Questa mattina, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma Tor Vergata,  le RdB-CUB Università insieme agli studenti, ai lavoratori della Ericsson-Marconi ed alla FIOM-CGIL, hanno interrotto la cerimonia di apertura della manifestazione “Forum Università-lavoro” continuando poi la protesta con un’assemblea davanti ai locali in cui ha luogo il Forum.

La manifestazione, che si tiene annualmente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo, è stata contestata in quanto espressione di un modello aziendale che vede l’Università come un’impresa in rapporto sempre più stretto con le industrie del territorio, le quali intervengono direttamente nella formazione per modellare la produzione scientifica sullo standard della produzione industriale, in una logica privatistica della formazione e della ricerca. Al “Forum Università-lavoro” gli studenti, considerati ormai clienti e prodotto finale dell’impresa Università, vengono invitati a consegnare un curriculum che sia un modello di flessibilità, per dimostrare di avere la formazione adatta a rispondere alla flessibilità del mercato del lavoro.

La contestazione ha visto coinvolti anche i lavoratori della Ericsson, multinazionale presente al Forum, che ha deciso – nonostante profitti in attivo - di chiudere la sede di Roma delocalizzando la produzione all’estero. Sono trecento i lavoratori con un’alta professionalità ai quali prospettano il licenziamento o la mobilità forzata nell’ipotesi più favorevole.

Con la manifestazione odierna le RdB-CUB Università hanno inteso ribadire la difesa dell’Università pubblica attraverso la mobilitazione degli studenti e dei lavoratori, contro la piaga bruciante della precarietà oramai istituzionalizzata e resa sistema,  contro le riforme didattiche che creano confusione, proliferazione e dequalificazione dei corsi di laurea, contro  la privatizzazione dilagante che regalando pezzi importanti della ricerca al privato e determina conseguenze devastanti anche sulla didattica.

 

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16 aprile 2008 - Leggo

Roma. Dura contestazione ieri al "Forum Università–lavoro"...

Roma - Dura contestazione ieri al "Forum Università–lavoro" alla Facoltà di Ingegneria dell’Università Tor Vergata. I sindacati Fiom-Cgil ed RdB-CUB-Università insieme agli studenti del "Collettivo Lavori in Corso" ed ai lavoratori della Ericsson-Marconi hanno interrotto la cerimonia di apertura del XVI Forum Università-lavoro. Al Forum hanno preso parte, oltre agli studenti, anche il Rettore di Tor Vergata, il preside di ingegneria ed i rappresentanti delle aziende multinazionali, presenti per ritirare i curricola professionali dei ragazzi e per presentare eventuali futuri sbocchi lavorativi.
«In un forum dal titolo Università-lavoro – ha detto Roberta Turi, Fiom Roma - abbiamo deciso di denunciare le reali condizioni di lavoro nelle multinazionali ed ancora una volta la Ericsson, presente in questo Forum, che ha deciso di spostare all'estero le attività di ricerca e sviluppo che venivano svolte da più di vent'anni a Roma, privando i futuri laureati di uno sbocco professionale importante».


15 aprile 2008 - Dire

ERICCSON. RDB-CUB PROTESTANO A FORUM LAVORO DI TOR VERGATA
INSIEME AGLI STUDENTI E AI LAVORATORI

(DIRE) Roma, 15 apr. - Questa mattina, presso la facolta' di Ingegneria di Roma Tor Vergata, le Rdb-Cub Universita' insieme agli studenti, ai lavoratori della Ericsson-Marconi e alla Fiom-Cgil, hanno interrotto la cerimonia di apertura della manifestazione Forum Universita'-lavoro continuando poi la protesta con un'assemblea davanti ai locali in cui ha luogo il Forum. La manifestazione, che si tiene annualmente presso la Facolta' di Ingegneria dell'Ateneo, e' stata contestata -spiega una nota- "in quanto espressione di un modello aziendale che vede l'Universita' come un'impresa in rapporto sempre piu' stretto con le industrie del territorio, le quali intervengono direttamente nella formazione per modellare la produzione scientifica sullo standard della produzione industriale, in una logica privatistica della formazione e della ricerca". "Al Forum Universita'-lavoro gli studenti, considerati ormai clienti e prodotto finale dell'impresa Universita', vengono invitati a consegnare un curriculum che sia un modello di flessibilita'- prosegue la nota sindacale- per dimostrare di avere la formazione adatta a rispondere alla flessibilita' del mercato del lavoro". "La contestazione ha visto coinvolti anche i lavoratori della Ericsson, multinazionale presente al Forum, che ha deciso -nonostante profitti in attivo- di chiudere la sede di Roma delocalizzando la produzione all'estero. Sono trecento i lavoratori- ricordano le Rdb-Cub- con un'alta professionalita' ai quali prospettano il licenziamento o la mobilita' forzata nell'ipotesi piu' favorevole". "Con la manifestazione di oggi abbiamo inteso ribadire la difesa dell'Universita' pubblica attraverso la mobilitazione degli studenti e dei lavoratori- conclude la nota- contro la piaga bruciante della precarieta' oramai istituzionalizzata e resa sistema, contro le riforme didattiche che creano confusione, proliferazione e dequalificazione dei corsi di laurea, contro la privatizzazione dilagante che regalando pezzi importanti della ricerca al privato e determina conseguenze devastanti anche sulla didattica".


15 aprile 2008 - Liberazione

Università di Tor Vergata oggi assemblea contro le multinazionali
di Alessandro Ambrosin

Roma - Oggi il collettivo studentesco "Lavori in corso", la Fiom e l'Rdb Cub hanno organizzato un incontro informativo in concomitanza con l'inaugurazione del Forum Università Lavoro all'Ateneo di Tor Vergata, arrivato alla sua XVI edizione. Alcune importanti società multinazionali e nazionali - tra cui Enel, Eni, MSX, Masterspazio Vitrociset e Oerlikon, Ericsson, IBM, HP, Aci Informatica, CSC e Praxis - hanno occupato gli spazi della facoltà di ingegneria per due giorni al fine di promuovere le loro attività al mondo studentesco, raccogliendo curricula e dipingendo favolosi sbocchi occupazionali. Le ultime riforme universitarie prevedono stage con queste aziende convenzionate, che a detta degli organizzatori della campagna controinformativa rappresentano la chiara contraddizione di una situazione divenuta insostenibile soprattutto sul piano etico. Tra le numerose società compaiono quelle impegnate nell'industria bellica, quelle coinvolte in vertenze con i dipendenti e altre segnate da una politica improntata sugli alti profitti a scapito dell'ambiente e della sicurezza sul lavoro. Circostanze sulle quali il collettivo studentesco Lavori in corso e i sindacati puntano l'attenzione per portare alla luce episodi che altrimenti rimarrebbero volutamente nascosti da questa "due giorni".
Tra i casi più eclatanti, quello della Ericcson - dove in seguito alla delocalizzazione di alcuni settori, 300 dipendenti rischiano di perdere il posto di lavoro - e dell'Eni, che negli ultimi anni ha contribuito a produrre un inquinamento elevatissimo, specie in Nigeria, ignorando completamente le popolazioni locali che versano in condizioni disastrose. O ancora il caso dell'Enel, che a Civitavecchia da oltre mezzo secolo continua a determinare una situazione ambientale preoccupante. Lo sarà ancor più nei prossimi anni, alla luce della prevista realizzazione della centrale a carbone.
Oggi gli studenti e i sindacati passeranno per gli stand, consegneranno materiale informativo e alle 11 promuoveranno un'assemblea pubblica.


14 aprile 2008 - Dazebao

Università di Tor Vergata sotto lo scacco delle multinazionali
di Alessandro Ambrosin

Roma - Parte la campagna di controinformazione del collettivo Lavori in Corso e dei sindacati. Domani il collettivo studentesco Lavori in Corso, la Fiom e L’Rdb Cub hanno organizzato un incontro informativo in concomitanza con l’inaugurazione del Forum Università Lavoro all’Ateneo di Tor Vergata a Roma, arrivato alla sua XVI edizione. Alcune importanti società multinazionali e nazionali, tra le quali, Enel, Eni, MSX, Masterspazio Vitrociset e Oerlikon, Ericsson, IBM, HP, Altran, Capgemini, ElsgDatamat, Sap, Accenture, ABB, Tecnip Italy, Value Team, Aci Informatica, CSC e Praxis, occuperanno gli spazi della facoltà di ingegneria per due giorni al fine di promuovere le loro attività al mondo studentesco, raccogliendo curricula e cercando di dipingere favolosi sbocchi occupazionali e straordinarie carriere professionali. Le ultime riforme universitarie prevedono stage con queste aziende convenzionate, che a detta degli organizzatori della campagna controinformativa rappresentano la chiara contraddizione di una situazione divenuta insostenibile soprattutto sul piano etico. Tra le numerose società compaiono quelle impegnate prevalentemente sull’industria bellica, quelle coinvolte in preoccupanti vertenze con i dipendenti, e altre ancora segnate da una politica improntata esclusivamente sugli alti profitti a scapito dell’ambiente. Ma non è tutto. Secondo il collettivo studentesco anche l’Opus Dei è particolarmente insinuato all’interno di questo percorso "formativo", attraverso il Consorzio ELIS e la Consel, entrambi società che aderiscono al Manifesto ELIS, nato per volere dell’’Opus Dei e composto da un prestigioso gruppo di grandi imprese che domani saranno presenti al Forum Università Lavoro. Una ramificazione che non passa inosservata al collettivo Lavori in Corso, per l’intreccio di interessi che orbitano attorno ai potentati industriali nel controllo di gran parte dell’economia mondiale. Circostanze sulle quali il collettivo studentesco <<Lavori in corso>> e i sindacati puntano l’attenzione per portare alla luce episodi che altrimenti rimarrebbero volutamente nascosti da questa "due giorni". Come ad esempio il caso della Ericcson dove in seguito alla delocalizzazione di alcuni settori 300 dipendenti rischiano di perdere il loro posto di lavoro, o l’Eni che negli ultimi anni ha contribuito a produrre un inquinamento elevatissimo, specie in Nigeria, ignorando completamente le popolazioni locali che versano in condizioni disastrose. Oppure l’Enel che a Civitavecchia da oltre mezzo secolo continua a determinare una situazione ambientale preoccupante, soprattutto nei prossimi anni, in previsione della messa in funzione della centrale a carbone e i rischi mortali che quotidianamente devono affrontare gli operai durante la realizzazione dell’impianto. Domani gli studenti e i sindacati passeranno in rassegna per gli stand, consegneranno materiale informativo e alle 11 promuoveranno un’assemblea pubblica.