UN VOTO A SAN PRECARIO
In allegato il volantino
Grazie alle mobilitazioni indette dalle RdB/CUB e alla grande manifestazione del 6 ottobre del 2006 che chiedeva assunzioni subito, assunzioni per tutti e assunzioni davvero che ha visto la partecipazione convinta e numerosa di oltre 35.000 lavoratori precari la Finanziaria 2007 ha previsto procedure di stabilizzazione per circa 10.000 lavoratori precari a tempo determinato in tutti i settori del pubblico impiego.
Grazie a queste mobilitazioni e alla trattativa condotta all’Aran dalle RdB/CUB P.I. si è ottenuto che anche i precari, in via di stabilizzazione, quest’anno potranno partecipare alle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie nei propri posti di lavoro.
I Precari devono continuare a mobilitarsi e essere protagonisti delle decisioni che dovranno essere prese affinché l’avvio delle procedure di stabilizzazione si realizzi pienamente e si allarghi agli altri precari esclusi dalle stabilizzazioni.
IN QUESTE ELEZIONI RSU È’ FONDAMENTALE CHE I LAVORATORI,
PRECARI E NON, DIANO UN SEGNALE FORTE
CONTRO QUALSIASI FORMA DI PRECARIETÀ E DI CLIENTELISMO.
La presenza di delegati delle RdB/CUB P.I. nelle RSU ha inciso in questi anni affinché la questione precariato fosse affrontata e risolta con l’assunzione diretta e senza concorso dalle singole Amministrazioni e le iniziative di mobilitazione sui posti di lavoro e nei singoli enti ha visto le strutture RdB P.I. sempre in prima fila e sempre attive per evitare che il consociativismo di CGIL, CISL e Uil subordinasse il diritto al lavoro stabile per i precari alle compatibilità dei bilanci, alle logiche filo padronali e di esternalizzazione di pezzi consistenti della pubblica amministrazione se non addirittura ai “giochetti clientelari e di potere” che nei posti di lavoro pubblici penalizzano sia i lavoratori precari che gli stabili. Non è retorico o di parte ricordare a tutti che CGIL, CISL, UIL e UGL hanno sostenuto e sottoscritto il pacchetto Treu e l’accordo di luglio 2007 che di fatto conferma la legge Biagi e che sostengono, non ostacolandoli, i processi di esternalizzazione che hanno precarizzato i rapporti di lavoro pubblici, incrementato la spesa pubblica a solo beneficio degli imprenditori privati appaltanti.
Come RdB abbiamo sempre sostenuto che la lotta al precariato fosse un pezzo importante della lotta contro lo smantellamento del settore pubblico, credendo fortemente che la difesa del lavoro stabile e del lavoro pubblico fosse garanzia per tutti i pubblici impiegati (precari e stabili) di difesa e conquista di diritti, salario e dignità.
Noi proseguiremo la nostra lotta contro tutte le forme di precarietà fino alla stabilizzazione di tutti i precari e fino alla cancellazione delle leggi 30 e Treu, lotta insieme a noi
Lascia un segno contro la precarietà!