Servizi di accoglienza e di welfare, Usb: che lo Stato torni a fare lo Stato!
Le recentissime inchieste aperte dalle magistrature di mezza Italia sul “sistema di accoglienza” per rifugiati e migranti, stanno ad indicare che il vecchio adagio per cui “l’occasione fa l’uomo ladro” non conosce modernità, governi, o etica che tenga. E poco importa che ad essere travolte dallo scandalo siano consorzi e cooperative sociali che avrebbero, tra le proprie “mission”, l’integrazione ed il reinserimento sociale dei soggetti deboli a cui rivolgono i propri servizi.
A Padova e Firenze negli ultimi giorni con indagini, intercettazioni e interdizioni dai ruoli apicali che coinvolgono i massimi dirigenti dei megaconsorzi del Terzo Settore e funzionari di prefettura, ma prima ancora con le infiltrazioni di ‘ndrangheta al CARA di Isola di Capo Rizzuto, o con l’arresto del “Re dei Rifugiati” di Benevento, a capo di un consorzio che gestiva tredici centri d’accoglienza e che con l’aiuto fattivo di diversi funzionari pubblici distraeva ingenti somme di danaro pubblico, con i 120 lavoratori dei Cas presenti nella provincia di Benevento che sono a rischio di perdita del posto di lavoro e che avanzano le retribuzioni.
Per non parlare dell’inchiesta della Procura di Cassino sulla truffa ai danni dello Stato imputata ai responsabili di alcune cooperative di quel territorio che si occupavano dell'accoglienza agli immigrati nella provincia di Caserta e nel Molise, che segue quella di un paio d’anni prima avviata ad Avellino, che ha portato alla chiusura di sette centri d’accoglienza per la scarsità delle condizioni igieniche, della qualità del cibo e dello stato delle strutture che accoglievano i migranti, ipotizzando anche qui la truffa ai danni dello Stato.
Si potrebbe andare avanti all’infinito, scavando negli annali, e andando a scoprire l’acqua calda di quello che si verifica quando vengono aperti enormi flussi di denaro per la gestione di presunte o reali emergenze, dati in mano a soggetti privati che godono spesso dell’accredito e delle buone referenze conferiti dal Sistema, sia questa la consorteria di partito o di impresa, attraverso le centrali cooperative.
E del resto non è affare che riguarda solo le cooperative, bianche o rosse che siano: do you remember Bertolaso qualche minuto dopo il terremoto che sconquassò l’Abruzzo nel 2009 Do you remember le inchieste, ma soprattutto i profitti regalati alla camorra e alla ‘ndrangheta, sulla “emergenza rifiuti”?
La dinamica dell’emergenza, di questi tempi, è una dinamica di profitto. Ma soprattutto di espropriazione di diritto.
Cosa ne è infatti dei diritti e della dignità di quei migranti che, da Cona a Bagnoli, da Firenze a Capo Rizzuto hanno “fruito” dei servigi di queste imprese del Terzo Settore?
Rimane la falsità del luogo comune che ai migranti vengano elargiti 35 euro al giorno e stiano in hotel di lusso!
Il Sistema che lucra su questo meccanismo di accoglienza è denunciato dall’USB da anni: a noi, che con la nostra attività stiamo tra i lavoratori, anche quelli immigrati, che nei territori ci stiamo e ne viviamo le contraddizioni e le potenzialità, queste cose non erano sconosciute.
Da anni puntiamo il dito sulla gestione privata a scopo di profitto di questo sistema in cui le persone vengono trattate in modi disumani e la dignità di chi lavora con loro è parimenti azzerata sull’altare dello sfruttamento e del ricatto occupazionale.
Oggi la privatizzazione degli ambiti del welfare è quasi totale, e il danno alla popolazione sempre più evidente: senza diritti sociali garantiti da una gestione pubblica la paura e le disuguaglianze aumentano, e non è solo un problema legato all'accoglienza dei migranti, perché per molti è sempre più difficile curarsi, istruirsi, perfino avere una casa.
È arrivato il momento di gridare forte che le esternalizzazioni impoveriscono servizi, utenti e lavoratori e alimentano un sistema che lucra sulla pelle di chi è più debole, arricchendo le mafie e chi ricco già lo è.
ESIGIAMO MECCANISMI DI CONTROLLO PUBBLICO SULLA GESTIONE DI CENTRI E FONDI PER L'ACCOGLIENZA CON LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DI MIGRANTI OSPITATI, PARTI SOCIALI E CITTADINANZA.
REINTERNALIZZIAMO I SERVIZI DI ACCOGLIENZA E DI WELFARE E I LAVORATORI: CHE LO STATO TORNI A FARE LO STATO!
USB Coop Sociali e Terzo Settore