SCIOPERO TPL: ALTE ADESIONI IN TUTTA ITALIA

È ora che le associazioni datoriali aprano una vera interlocuzione con USB

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Sono alte le prime percentuali di adesione allo sciopero del Trasporto Pubblico Locale, indetto per l’intera giornata di oggi dall’Unione Sindacale di Base, che coinvolge i lavoratori di autobus, metropolitane e ferrovie concesse nel rispetto delle fasce di garanzia, diverse di città in città.

I dati attestano che gli autoferrotranvieri respingono con forza le politiche fatte di soli tagli alle risorse ed i piani industriali incentrati sui tagli ai posti di lavoro, al salario ed ai servizi e che, beffando ogni normativa sulla sicurezza, vogliono imporre carichi di lavoro con turni massacranti e straordinari obbligatori.

Questo sciopero dimostra inoltre che abbiamo raccolto e organizzato il forte disagio dei lavoratori del settore. Continueremo a mantenere alta la mobilitazione contro liberalizzazioni e privatizzazioni e contro la macelleria di un bene comune qual è il trasporto pubblico, lottando per impedire che i costi delle manovre e dei furti delle varie ‘parentopoli’ vengano scaricati su lavoratori e cittadini. Dopo questa giornata – conclude Cortese – le associazioni datoriali non potranno fare a meno di aprire una reale interlocuzione con USB, affrancandosi finalmente dai diktat di Cgil Cisl e Uil.

A Roma l’astensione dal lavoro si attesta su una media del 65%. Sono chiuse la Metro A, la ferrovia Roma-Lido, la Termini-Giardinetti, la Roma-Viterbo, mentre la Metro B subisce forti rallentamenti,  a causa dell’amplissima adesione del personale viaggiante e di stazione. Assemblee spontanee dei lavoratori si stanno svolgendo in alcuni depositi.

Complessivamente alta l’adesione in tutto il Lazio, con il Cotral che vede punte del 80%, mentre è in corso un presidio dei lavoratori di fronte alla sede romana dell’azienda, in via Alimena 105.

Adesione del 80% a Venezia, dove in alcuni depositi si è registrato il blocco pressoché totale delle vetture e i lavoratori sono scesi assemblea. 80% anche a Bologna. Trieste è al 36%, con presidio davanti al deposito principale. In Sicilia sono fermi i collegamenti regionali, a singhiozzo quelli urbani. Si tratta inoltre di dati destinati a salire nel pomeriggio ed in serata, dopo il termine della seconda fascia di garanzia.

In considerazione degli eventi climatici e alluvionali, lo sciopero è stato invece rinviato ad altra data nelle province di Torino, Alessandria e Genova; come pure alla ANM di Napoli, mentre alla CPT si registra un’adesione superiore al 30%.

TPL: ALTA ADESIONE ALLO SCIOPERO ANCHE NELLA FASCIA SERALE
USB CHIEDE INCONTRO URGENTE AD ASSTRA

Sempre alte, ed in alcuni casi anche superiori alla mattina, le percentuali di adesione nella fascia serale allo sciopero del Trasporto Pubblico Locale, proclamato per l’intera giornata di ieri dall’Unione Sindacale di Base.

A Roma si è raggiunto il 75%, con punte fino al 100% come al deposito di Portonaccio, luogo fra l’altro di una protesta dei movimenti in solidarietà con gli autisti in sciopero e contro i tagli ed i paventati rincari del servizio. Metro A e B hanno funzionato a servizio ridottissimo e con scarso personale di stazione, il che ha provocato il blocco di scale mobili e ascensori. All’ATRAL di Latina ha scioperato ben il 97% dei lavoratori. Per i trasporti regionali, al Cotral si è registrata una media del 55%, con punte del 80% in diversi depositi, tra cui Palombara Sabina, Tivoli e Ponte Mammolo.

All’ATC di Bologna è stato confermato l’80% della mattina; a Ferrara, sempre ATC, si è raggiunto il 60%. A Venezia superato l 80% per i bus ed il 60% per i trasporti marittimi. All’APAM di  Mantova si è superato il 60%; a  Cremona l’adesione nel trasporto extraurbano  ha raggiunto l’80%;  30% all’APS di Padova e 30% a Treviso.

Anche alla luce di questi significativi risultati, USB ha scritto all’ASSTRA, l’Associazione delle parti datoriali del Tpl, per chiedere un urgente incontro sulle gravi problematiche in atto nel settore, che di fronte ai pesantissimi tagli inferti dalle manovre estive rischia una generalizzazione delle criticità, persino nella ordinaria gestione dei servizi. Come sta già avvenendo a Napoli, città reduce da una settimana di blocco dei trasporti a causa dell’incapacità delle aziende di pagare gli stipendi; od in altre regioni come il Lazio, dove si vuole tagliare il salario accessorio aumentando i carichi di lavoro.

Consapevole delle ricadute sulla cittadinanza delle azioni di sciopero, ma confortata dai percorsi di comune mobilitazione che assieme ai cittadini si stanno costruendo, USB intende proseguire nella battaglia per la difesa di un servizio pubblico di trasporto, garantito per tutti, efficiente, sicuro ed a prezzi equi.