Sabato 24 settembre manifestazione a Spoleto
Sabato 24 settembre a Spoleto, Piazza Garibaldi, manifestiamo perché nel 2016 si deve ancora morire per difendere il lavoro, per dire basta alle morti sul lavoro, per dire NO ai licenziamenti a partire dalla Cementir e SI allo sblocco della vertenza IMS-IF , per il lavoro e i diritti dei lavoratori!
• Un lavoratore a Piacenza è stato travolto e ucciso da un Tir aziendale della GLS mentre manifestava per il riconoscimento dei diritti dei propri compagni precari.
• Un giovane operaio è stato schiacciato da un rullo all’ILVA di Taranto perché sono state ignorate le più elementari misure di sicurezza.
• Cinque lavoratori alla FCA di Pomigliano sono stati licenziati per aver manifestato in modo satirico nei confronti della dirigenza dopo l’ennesimo suicidio di una collega.
• A Spoleto, città gravata da una forte disoccupazione, vengono annunciati 21 licenziamenti alla Cementir, mentre non viene trovata una soluzione per la crisi della IMS-IF (ex Pozzi).
• La disoccupazione, la precarietà e il disagio imperversano, lasciando disperazione e paura quasi in ogni casa.
DOBBIAMO RIALZARE LA TESTA, NON DELEGARE A NESSUNO LA CONQUISTA DI UN FUTURO MIGLIORE, PERCHE’ LO SAPPIAMO, ESSO DIPENDE SOLO DA NOI, LAVORATORI, GIOVANI, DISOCCUPATI.
La grande informazione maschera l’odierno dramma sociale con dosi di falso ottimismo attraverso le dichiarazioni di chi ci governa, spetta a noi spazzare via questo clima che ammorba l’aria e che alla costernazione aggiunge la sensazione di essere presi in giro.
Spetta a noi far capire che il teatrino della politica di oggi serve solo a truffare chi lavora, mentre il padrone licenzia per spremere di più i suoi operai o per battere cassa, il Governo, il Presidente o il Sindaco si presentano come salvatori, per costruire il proprio consenso sulle disgrazie di chi sta per perdere il lavoro.
Dai posti di lavoro ci giungono voci continue di ricatti, di un torbido clima di paura . Voci flebili, soffocate dal timore quotidiano di perdere il lavoro e per questo si tace di ogni cosa, del salario da fame, della fatica che cresce, delle ingiustizie, delle umiliazioni.
Vogliamo perciò dire a questi lavoratori, non siete soli, non siamo soli, insieme si può fare molto.
Per questo oggi siamo qui, per ridare speranza, per far capire che solo con la lotta la condizione di sfruttamento senza diritti di oggi, può finire. Chiamiamo i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, i precari, i giovani e tutti i soggetti colpiti da queste politiche, ma che non si rassegnano, a scendere in piazza con noi.
ORE 17,30 PIAZZA GARIBALDI – NO AI LICENZIAMENTI, BASTA MORTI SUL LAVORO, LAVORO E DIRITTI PER TUTTI.
aderiscono: Comitato Disoccupati e Precari, Associazione Culturale Casa Rossa, Partito della Rifondazione Comunista, Associazione Culturale l’Erica