RSU: UN ACCORDO FARSA SUL VOTO AI PRECARI P.A. - il testo + volantino -
Il 23 luglio viene definitavemte sottoscritto l'accordo; RdB CUB P.I. non firma e allega la nota a verbale che riportiamo sotto.
In allegato il testo dell'accordo e il volantino.
L’accordo presentato questa mattina dall’ARAN, nell’incontro con le organizzazioni sindacali sul regolamento elettorale delle prossime elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nel Pubblico Impiego, appare come una vera presa in giro per i lavoratori precari.
Questo accordo concede il diritto di voto solamente a quella parte di lavoratori con contratto a Tempo Determinato resi stabilizzabili dall’ultima Finanziaria che, visti i ritmi a cui stanno procedendo i processi di stabilizzazione, voteranno in numero ben ridotto nelle prossime elezioni RSU previste per novembre.
Il dato politico più rilevante è che l’ARAN, con l’accordo di CGIL CISL e UIL, continua ad escludere con motivazioni tecniche non solo LSU e Co.Co.Co., ma anche i tantissimi contrattisti a Tempo Determinato, non compresi nei processi di stabilizzazione, che sono in tutto e per tutto assimilabili ai precari della Scuola con incarico annuale – i quali giustamente votano alle elezioni RSU già dal 1998. Nei fatti permane dunque la pesante discriminazione che esclude da ormai quasi dieci anni i lavoratori precari anche dal del diritto di voto e di candidatura alle RSU.
“Evidentemente qualcuno non ha interesse a far votare i precari”, dichiara Cristiano Fiorentini della Direzione nazionale RdB-CUB P.I.. “CGIL CISL e UIL sono molto più attente agli equilibri sindacali che agli interessi dei lavoratori, ed è ora che i lavoratori stessi se ne rendano conto e si comportino di conseguenza”.
“Noi - prosegue il dirigente RdB - non molleremo la presa su questo tema che a nostro avviso rappresenta una basilare questione di democrazia. Già da settembre la nostra agenda prevede nuove importanti iniziative sul precariato, e continueremo ad insistere anche sul problema del diritto al voto”, conclude Fiorentini.
RdB/CUB Pubblico Impiego
DICHIARAZIONE A VERBALE
La RdB/CUB non sottoscrive l’ipotesi di Accordo Collettivo Quadro di integrazione dell’art. 3 della parte seconda dell’ACNQ 7/8/1998 per la costituzione delle RSU per il personale dei comparti delle Pubbliche Amministrazioni e per la definizione del relativo regolamento elettorale per i seguenti motivi:
1. l’estensione del diritto di voto ai lavoratori precari è legato all’inserimento degli stessi nelle procedure di stabilizzazione di fatto ferme in tutte le Amministrazioni anche a causa della oltremodo tardiva pubblicazione in G.U. della circolare applicativa della legge Finanziaria 2007 (G.U. n. 161 del 13/7/07);
2. l’accordo esclude pervicacemente ed immotivatamente dall’esercizio del diritto di voto tutti i precari con contratto a tempo determinato, non ricompresi nei processi di stabilizzazione, in aperta contraddizione e disparità con i lavoratori a tempo determinato con contratto annuale del Comparto Scuola già con diritto di voto dal 1998;
3. l’accordo, inoltre, ignora completamente una parte consistente del precariato della Pubblica Amministrazione rappresentato dai lavoratori Co.Co.Co. e LSU, inclusi nel processo complessivo di stabilizzazione indicato dalla ultima legge Finanziaria.
Roma, 23 luglio 2007