RSU Pubblico Impiego. E c'è chi dice finalmente si vota…
In allegato il volantino
No, finalmente è chiaro chi ruba la democrazia ai lavoratori!
Con un triplo salto mortale carpiato all’indietro la Cgil rivendica nei comunicati che grazie alla sua mobilitazione finalmente si vota! Finalmente, per rilanciare il contratto nazionale, finalmente, per misurare la reale rappresentatività del sindacato!
Le roboanti dichiarazioni della Cgil tentano di nascondere ai lavoratori la verità e la vera natura di un’organizzazione sindacale che, mentre da un lato cerca di apparire come la paladina della democrazia e dei diritti dei lavoratori, dall’altro si prepara attraverso il nuovo patto sociale, in una ritrovata unità con Cisl Uil e Confindustria, ad intervenire, e pesantemente, proprio sul ruolo del contratto nazionale e sulla rappresentanza. Con il rischio, più che concreto, che le elezioni delle RSU nel Pubblico Impiego non si facciano più.
Ma allo stesso tempo tentano di nascondere anche la forte debolezza di un’organizzazione sindacale che per supplire alla carenza di opposizione politica nel Paese spinge in avanti sul versante dell’opposizione di facciata, per poi fare immediatamente tre passi indietro per non perdere il suo posto naturale accanto a Cisl e Uil. Con tutte le contraddizioni che questo comporta anche al suo stesso interno.
Si poteva votare subito, a novembre, con i vecchi comparti, come consentiva il parere del Consiglio di Stato. Ma è stata scelta un’altra strada, quella di firmare un protocollo che subordina le elezioni ad una serie di passaggi che hanno il compito di spianare la strada alla definizione dei nuovi comparti, ma soprattutto di perdere tempo, in attesa che si definisca il nuovo patto sociale.
Contratti nazionali ridotti ad accordi cornice che demandano tutto alla contrattazione integrativa, perdendo così quel ruolo di garanzia che gli è proprio, nuove regole sulla rappresentatività per eliminare qualsiasi forma di opposizione sindacale. Questo il piattino che si sta preparando con il nuovo patto sociale. E c’è chi dice finalmente si vota…