Roma. L'ASIA RdB CUB a sostegno delle requisizioni degli alloggi sfitti e per il blocco degli sfratti e il finanziamento dell'edilizia popolare

Roma -

L’AS.I.A esprime il proprio sostegno ai Presidenti dei Municipi IX, X e XI che hanno requisito temporaneamete oltre 230 alloggi dove abitano altrettante famiglie sulle quali incombe la minaccia di sfratto a partire dal prossimo 14 ottobre, data della scadenza della proroga degli sfratti.


Questa decisione rappresenta un atto di coraggio che si pone nella giusta dimenzione politica rispetto al dramma della casa che vive la nostra città..
Occorrono fatti come questi e non chiacchiere come hanno fatto fino ad oggi il Governo Prodi e la Giunta Veltroni.


Infatti il blocco parziale degli sfratti deciso dal governo è stato varato senza un adeguato impegno finanziario, come avevamo denunciato a febbraio. I 500/600 milioni di euro promessi nella finanziaria 2008 arrivano tardi, sono una miseria rispetto alla reale necessità del nostro paese (se questi soldi si dividono solo per le 10 città ad alta tensione abitativa viene fuori una somma nell’ordine di poche decine di milioni di euro) e non permettono di affrontare il dramma della casa.


Anche la Giunta Veltroni ha evitato di affrontare l’emergenza casa che colpisce la nostra città e riguarda 50.000 famiglie. Mentre continua a promettere - fin dal suo primo mandato - piani di edilizia popolare di 8/10.000 alloggi - a Roma sono stati assegnati in sette anni solo 1900 alloggi E.R.P. - continua a dismettere insieme all’ATER di Roma il patrimonio abitativo pubblico a tutto vantaggio di chi ci propone una città fatta solo di infinita cementificazione (a Roma e in tutto il paese si è costruito edilizia privata a livello superiore degli anni del boom edilizio). Questa politica ha portato la nostra città ai vertici europei per i costi degli alloggi e per il livello degli affitti.


Particolarmente drammatica la condizione dei giovani, precari e non, costretti a subire coabitazioni umilianti e a non poter programmare una vita propria.
Con l’approvazione del nuovo assetto urbanistico verrà riconfermata questa politica, tutta a danno dei settori più deboli della nostra città, e attuato un nuovo sacco di Roma.

 

Per affrontare la politica della casa nel nostro paese occorre il blocco per tutti degli sfratti e degli sgomberi, sviluppare un piano di edilizia popolare che preveda un milione di alloggi subito, un finanziamento annuo per la casa di 3 miliardi di euro, l’abrogazione della L.431/98, l’abolizione dell’ICI sulla prima casa e il sostegno anche ai lavoratori che sono stati costretti a contrarre mutui - sempre più insostenibili - per l’acquisto della prima casa.