Roma. LA CITTÀ SUL TETTO CHE SCOTTA
E’ iniziata questa mattina l’occupazione di Palazzo Senatorio a Roma. Nove attivisti metropolitani tra cui un rappresentante di USB sono saliti sui tetti del campidoglio, mentre centinaia di precari, lavoratori, e famiglie in lotta per la casa presidiano il campidoglio. Una protesta che vuole mettere in luce le vistose assenze dell’amministrazione guidata da Alemanno, riguardo gli strati sociali più esposti ai venti della crisi.
USB e Roma Bene Comune hanno avviato un tentativo di dialogo con l’amministrazione capitolina sin dagli stati generali della città che si svolsero a Febbraio scorso, ma continua a prevalere un atteggiamento di chiusura rispetto anche alle più elementari richieste che hanno l’obiettivo di spostare risorse verso le esigenze sociali della cittadinanza e del mondo del lavoro.
Invece questa amministrazione comunale continua a mostrare tutta la sua rigidità chiudendosi a riccio su ogni ipotesi di attenzione sociale.
Così alla richiesta di valorizzazione del patrimonio ATAC e a un utilizzo sociale e abitativo degli ex depositi, si replica con l’avvio della “svendita” di questi immobili; alle richieste di utilizzare le risorse per nidi e scuole dell’infanzia al fine di migliorare i servizi comunali anche attraverso le assunzioni già previste e non attuate, si risponde ampliando l’offerta dei servizi privati e precarizzando sempre di più chi in questi servizi lavora; all’attenzione per quello che concerne i lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro nelle aziende partecipate, si risponde che i limiti imposti da Tremonti sono invalicabili. E così per tutto!
A tutte le richieste si sono posti limiti da parte degli assessori. Limiti che ora possono essere superati solo se il sindaco e il consiglio comunale siano disposti ad aprire le porte della torre d’avorio in cui si sono chiusi e avviino una rimodulazione delle politiche di bilancio agendo su tutti i livelli istituzionali come si conviene a una città capitale della Repubblica.
USB insieme ai movimenti riuniti in Roma Bene Comune pone i suoi interrogativi a tutta la città dall’alto del tetto occupato.
Interrogativi che la decina di manifestanti saliti sul tetto urla con i propri striscioni anche a tutti i turisti che transitano nei Fori o in Piazza del Campidoglio.
Roma città del mondo sta sempre più diventando Roma città dei privati.
Noi siamo saliti sul tetto per impedirlo.