RIFORMA DEL MODELLO CONTRATTUALE: CUB MANIFESTA SOTTO CONFINDUSTRIA
Oltre 200 fra delegati e lavoratori hanno dato vita questa mattina a Roma al presidio indetto dalla CUB di fronte alla sede della Confindustria. Assiepati dietro allo striscione che reclamava: “il Contratto Nazionale non si tocca: salario, democrazia, sicurezza”, i manifestanti hanno inteso ribadire a Cgil Cisl Uil e Confindustria, che congiuntamente e senza coinvolgere i lavoratori stanno ridefinendo la struttura del modello di contrattazione, quali sono le rivendicazioni del mondo del lavoro.
“Ogni volta che Cgil Cisl Uil e Confindustria si sono seduti insieme attorno un tavolo c’è stato un pesante arretramento delle condizioni di vita e di lavoro per milioni di lavoratori. Anche questa volta ci sono le condizioni per un esito simile”, ha dichiarato nel corso della manifestazione il Coordinatore nazionale della CUB Pierpaolo Leonardi.
“La CUB difende il Contratto Nazionale, strumento di unità e di difesa dei più deboli – ha proseguito Leonardi - e chiede da tempo di reintrodurre un meccanismo di indicizzazione automatica dei salari, una nuova scala mobile che tuteli realmente le retribuzioni e le pensioni”.
“Oggi non accettiamo che ci sia discussione con chi ha le mani sporche del sangue di mille morti sul lavoro all’anno ed ha persino la protervia di protestare contro l’eventualità di sanzioni. E siamo qui anche per riaffermare che nel paese esiste il sindacato alternativo, conflittuale e di base, che non si piegherà mai alla scelta della concertazione”, ha concluso il Coordinatore CUB.
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