RAPPORTO UE SU PROTEZIONE E INCLUSIONE SOCIALE: ANCHE L'EUROPA METTE IN EVIDENZA CHE LA PRECARIETÀ CREA SOLO INSICUREZZA SOCIALE
"Auspichiamo che la presentazione del Rapporto UE sulla Protezione e Inclusione Sociale, di cui apprendiamo anticipazioni dalla stampa, spinga il nostro Governo a prendere atto che la "storiella" della flessibilità che crea occupazione non può più essere raccontata, e che è necessario intervenire con politiche serie e di inversione di tendenza radicali per mettere fine alla piaga del lavoro nero e precario", dichiara Carmela Bonvino delle RdB-CUB.
"Il tentativo perseguito sia dai governi di entro destra che di centro sinistra di spacciare la flessibilità e la precarietà come ricette per battere la disoccupazione si dimostra nei fatti fallito, e milioni di lavoratori precari e flessibili in Italia sanno bene che le legislazioni di questi anni hanno prodotto solo minore salario, minori diritti e sicurezza sul lavoro e insicurezza sociale e di vita", prosegue l’esponente RdB-CUB.
"Riteniamo che questo Governo debba prendere provvedimenti a partire dalla sacca di oltre 500.000 lavoratori precari del Pubblico Impiego e di lavoratori a nero dello Stato, e cioè i cosiddetti lavoratori socialmente utili e cantieristi.
E’ questo il senso dell’Assemblea Nazionale dei Lavoratori precari del Pubblico Impiego, organizzata dalle Rappresentanze Sindacali di Base il prossimo 2 Marzo a Roma, che chiederà occupazione vera, stabile e garantita attraverso la sanatoria generalizzata di tutte le tipologie di lavoro precario e nero di Stato, la reinternalizzazione dei servizi in appalto e l’abrogazione delle Leggi 30 e Treu".