Quale Congresso CUB Trasporti?

Nazionale -

 

Ordine del Giorno Coordinamento nazionale RdB TRASPORTI




Il Coordinamento Nazionale RdB TRASPORTI, riunito a Roma il 15 settembre 2009 presso la sede della Federazione Nazionale RdB sita in Via dell’Aeroporto 129, ascoltata la relazione del Coordinatore Nazionale Giampietro ANTONINI, ha deciso all’unanimità di interrompere la partecipazione della RdB TRASPORTI alla costituzione della CUB Trasporti e pertanto la immediata disaffiliazione alla stessa.



La RdB TRASPORTI riassume pertanto, a tutti i livelli, la propria totale autonomia negoziale ed economica.



A far data da oggi tutte le strutture RdB TRASPORTI che avessero nel frattempo adottato la denominazione CUB Trasporti, torneranno ad assumere la denominazione RdB TRASPORTI.



Il Coordinamento nazionale RdB Trasporti sollecita ed invita tutte le strutture CUB Trasporti sorte ad iniziativa della RdB Trasporti o delle Federazioni Provinciali e Regionali RdB a cambiare denominazione e ad entrare nella struttura RdB Trasporti.



Ogni struttura aziendale della RdB Trasporti che avesse a suo tempo assunto la denominazione CUB Trasporti dovrà immediatamente comunicare la decisione in oggetto alle proprie aziende, fornendo contemporaneamente precise indicazioni sul conto corrente su cui accreditare le quote sindacali o le cessioni di credito e specificando che solo il rappresentante legale aziendale, o ove mancasse provinciale di Federazione RdB, potrà comunicare eventuali modifiche in materia.



RdB TRASPORTI

 

 

 

 

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Alle iscritte e agli iscritti alla CUB Trasporti




Il Coordinamento nazionale della RdB Trasporti ha deciso con rammarico di ritirare la partecipazione dell’organizzazione dal processo costituente della CUB Trasporti cui, fino ad oggi, ha dato un fattivo, concreto e spesso solitario contributo.



La RdB Trasporti ritiene infatti che non sia condivisibile alcun percorso di costruzione di un soggetto unitario dei trasporti all’interno della CUB basato sulla negazione delle più elementari regole democratiche e in particolare del principio “una testa un voto” che dovrebbe essere alla base di qualsiasi organizzazione democratica.



La RdB Trasporti negli anni scorsi, in particolare da quando si è proceduto alla stesura dell’atto costitutivo e allo statuto della CUB Trasporti, ha lavorato incessantemente e lealmente alla crescita della CUB Trasporti, alla sua affermazione nei luoghi di lavoro e nei confronti delle controparti, ha contribuito alla nascita di nuove strutture sindacali nei luoghi di lavoro, ha segnato con le iniziative di lotta, anche in relazione con le altre organizzazioni di base esistenti nel trasporto pubblico locale, la storia sindacale conflittuale della categoria negli ultimi anni.



Sindacato per noi non è il semplice esercizio del diritto di critica di quello che fanno gli altri, è capacità di incidere nella realtà concreta e materiale che vivono i lavoratori. Noi ci siamo sempre ispirati a questo principio e siamo cresciuti su questo.



La evidente sproporzione di forze, di iscritti, di radicamento territoriale, di capacità organizzativa e politica espressa dalla RdB rispetto alle altre organizzazioni componenti la CUB Trasporti sono in tutta evidenza alla base dell’atteggiamento antidemocratico con cui si è proceduto nella convocazione del congresso del 19 e 20 settembre e alla defenestrazione “manu militari” di Antonini da Coordinatore nazionale.



La RdB Trasporti, attraverso i suoi dirigenti, per oltre due anni ha chiesto inutilmente ai dirigenti delle altre organizzazioni di procedere unitariamente nell’individuazione di una pratica condivisa di gestione della categoria e quindi di andare al congresso sulla scorta di un regolamento democratico e di un documento preparatorio capace di indicare il progetto di sviluppo dell’organizzazione.



Per due anni i vari Barsella, Amoroso, Milani ecc. si sono negati al confronto, brigando nei territori per definire di fatto un assetto dell’organizzazione utile a nascondere la propria incapacità di costruire e dirigere davvero l’organizzazione in tutti i settori.



Il risultato è quello che il congresso di Milano sarà espressione di poche centinaia di iscritti nel trasporto aereo, per lo più di provenienza AL Cobas, di alcune decine di ferrovieri, dei duecento iscritti all’ATM di Milano, sempre AL Cobas, e di altre poche decine di autoferro. Bel congresso davvero, e che futuro radioso attende la categoria!



Non riuscendo in alcun modo da due anni ad avere la benché minima interlocuzione con i dirigenti della FLTU e della CUB Trasporto aereo abbiamo tentato di interrompere questo processo, che secondo noi porterà a breve alla asfissia politica della CUB Trasporti, per provare a costringere tutti a ragionare partendo dalle esigenze concrete della categoria, dalle necessità politiche di fase, a interrogarci assieme sulla evidente mancata crescita nel trasporto aereo e nelle ferrovie.



Il giudice feriale ha respinto la nostra richiesta di sospensiva della defenestrazione del coordinatore nazionale della CUB Trasporti e della convocazione del congresso. Ci sarà il giudizio di merito, non in tempo per rimettere le cose al loro posto. Ci interessa poco, non volevamo prenderci la categoria, volevamo provare ad indicare un futuro per la categoria ed una strada per raggiungerlo assieme.



Ci riprendiamo per intero la nostra autonomia, ci assumiamo così la responsabilità di lasciarvi soli a continuare a far finta di fare sindacato.


RdB  Trasporti

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19 SETTEMBRE 2009 CONGRESSO CUB TRASPORTI
NOI NON CI SAREMO


Dover spiegare perché occorra privilegiare la ricomposizione del sindacalismo di base alle derive particolaristiche, che qualcuno purtroppo ancora oggi persegue, è a dir poco grave. Non si può certo dire che manchino i riferimenti per comprendere che il mondo del lavoro sta subendo un forte attacco.


Una condizione che è resa ancora più grave da un consenso ed una rassegnazione che sono senza  precedenti.


Per poter contrastare questo attacco e riaffermare una prospettiva che tenga conto del punto di vista dei lavoratori, bisogna avere la consapevolezza “VERA” che da soli non si basta e che con un quadro sindacale (CGIL, CISL e UIL) irrimediabilmente compromesso, occorre la maturità necessaria per trovare convergenze con chiunque oggi non abbia scelto la compatibilità come  propria ragion d’essere.


Non ci sono alternative: o riusciamo ad intercettare a pieno le istanze dei lavoratori mettendo in discussione un agire spesso desueto, ma soprattutto mettendo in discussione quella logica di nicchia che tanto ci gratifica, a favore di un progetto sindacale che sappia realmente essere alternativa all’esistente, oppure non saremo in grado di opporci alla strategia di annientamento che è sotto gli occhi di tutti.


Per questo non ci saremo, perché riteniamo a dir poco anacronistico pensare di poter privilegiare il proprio microcosmo, pur di poter difendere la propria “rendita” di posizione. Un approccio nella migliore delle ipotesi esistenzialista, che serve veramente poco ai lavoratori.


Non ci interessa un ambito che pensi di superare i propri limiti e le proprie difficoltà gonfiando i numeri qua e là, privilegiando l’autocelebrazione a tutti i costi e che, per giustificare la propria condizione, gridi al complotto nel tentativo di serrare i ranghi. Non può essere credibile una ipotesi del genere, non oggi; occorre una maturità che purtroppo mai in passato siamo riusciti ad avere ma che oggi è diventata l’elemento imprescindibile.


Anche per questo abbiamo scelto la forma breve, non volevamo essere prolissi, tutti sappiamo di cosa stiamo parlando, ma soprattutto tutti sappiamo ciò che sta accadendo attorno a noi. Possiamo solo sperare, pertanto, che alla fine prevalga il buon senso.


Un’ultima cosa, ci fa piacere ci sia chi ha “il coraggio di volare”, purché, sia chiaro, il riferimento non sia l’ALITALIA.

Ferrovieri CUB TRASPORTI EMILIA ROMAGNA

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DOCUMENTO APPROVATO DAL DIRETTIVO
CUB prov. DI VARESE DEL 18/09/2009



Il direttivo della CUB di Varese riunito con convocazione il giorno venerdì 18 settembre 2009 presso la sede di gallarate in via delle rose 2,



>    Vista la convocazione del congresso nazionale della CUB Trasporti, previsto per i giorni 19 e 20 settembre 2009, con modalità ritenuta antiunitarie, non democratiche e calate dall’alto senza discussioni nell’organizzazione;



>    Vista la conseguente decisione del coordinamento nazionale di RdB Trasporti di uscire dalla CUB Trasporti;



>    Vista la estromissione, in modo antidemocratico, di Antonini, da segretario nazionale della CUB Trasposti e da responsabile legale;



>    Visto il documento emesso dalla segreteria di AL-COBAS in merito alla partecipazione al congresso nazionale CUB Trasporti;

dichiara:

I continui atteggiamenti e atti antidemocratici e antiunitari stanno portando la CUB verso una deriva che è l’esatto contrario di quello di cui hanno bisogno i lavoratori: un soggetto sindacale di base unitario.



La nostra provincia si è spesa e si spende per tentare in tutti i modi di unire il sindacalismo di base in una comune lotta per la democrazia ed i diritti perché questo è l’interesse dei lavoratori. Noi siamo per unificare tutti i sindacati di base.



Gli atteggiamenti antiunitari, sempre più frequenti in una parte della CUB, contrastano con ciò in cui noi crediamo e per cui lottiamo nei posti di lavoro. Per questi motivi la CUB Trasporti di Varese non ha convocato il congresso Provinciale della CUB Trasporti. Per questi motivi la CUB, compreso AL-COBAS, non ha convocato il congresso regionale della CUB Trasporti, poi, inspiegabilmente, AL-COBAS cambia posizione e si allinea con chi, con atti verticistici e autoritari, ha, nei fatti, rotto la CUB Trasporti.

Pertanto,

il direttivo della CUB di Varese non condivide la scelta di tenere comunque il Congresso Nazionale della CUB Trasporti convocato nei giorni 19-20 settembre 2009 presso il liceo Carducci a Milano e chiede agli organismi dirigenti di non produrre atti finalizzati a spaccature o ad  esclusioni dalla CUB Trasporti e invita tutti ad adoperarsi affinché si possano ricucire le lacerazioni prodotte arrivando ad un congresso con modalità condivise da tutte le componenti della CUB compresa RDB.



Gallarate 18 Settembre 2009

Il Direttivo CUB prov. di Varese

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COORDINAMENTO PROVINCIALE CUB TRASPORTI LATINA


OGGETTO: CONVOCAZIONE CONGRESSO NAZIONALE CUB TRASPORTI
19 e 20 SETTEMBRE 2009



Il giorno 18 Settembre si è riunito presso la sede della Federazione Provinciale RdB CUB di Latina, il Coordinamento Provinciale CUB Trasporti Latina.


L’ Ordine del Giorno comprendeva la discussione sul Congresso Nazionale della CUB Trasporti.


Il Coordinamento di Latina ha ampiamente discusso le motivazioni che hanno portato alla convocazione dello stesso e le decisioni prese dal Coordinamento Nazionale RdB Trasporti condividendole in ogni punto.


Nell’invitare il compagno Antonimi a proseguire nel suo difficile quanto prezioso impegno per la realizzazione di un Sindacato del Trasporto  antagonista e conflittuale, il Coordinamento Provinciale del Trasporto di Latina ha deciso di riassumere la denominazione di “Coordinamento Provinciale RdB Trasporti Latina” rigettando nel contempo tutte le  manovre verticistiche ed antidemocratiche messe in atto  dall’ attuale Direttivo in carica della CUB Trasporti.


Il cambiamento di denominazione è stato contestualmente comunicato alle aziende di trasporto presenti sul territorio in cui la RdB Trasporti è attiva.
Dal rigetto delle motivazioni congressuali, è scaturita la conseguente decisione dal totale rifiuto della RdB Trasporti di Latina di partecipare al Congresso del 19 e 20 Settembre 2009.


Ribadendo l’irrinuciabilità alla creazione di un sindacato dei lavoratori e per i lavoratori, il Coordinamento Provinciale RdB Trasporti Latina ha chiuso i propri lavori alle ore 18,30.

Latina 18 Settembre 2009

il Coordinamento Provinciale CUB Trasporti Latina

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