PUBBLICO IMPIEGO: ARAN CONVOCA SINDACATI PER PROROGARE ADESIONE AI FONDI PENSIONE. RDB P.I., NOI NON PARTECIPEREMO. I LAVORATORI HANNO GIÀ DETTO NO ALLO SCIPPO DEL TFR
Domani, 20 aprile, l’Aran (Agenzia che rappresenta tutte le Amministrazioni nel Pubblico Impiego) convoca le Confederazioni rappresentative per definire un Accordo Nazionale che prolunghi, probabilmente per almeno 10 anni, il termine dell’adesione ai Fondi Pensione Complementare costituiti anche nel Pubblico Impiego.
La RdB Pubblico Impiego, che è e rimane l’unica organizzazione a non aver mai sottoscritto alcun accordo istitutivo della previdenza complementare, né con il Governo né con Aran, sceglie di non partecipare alla trattativa.
Dichiara Paola Palmieri, della Direzione Nazionale RdB P.I.: “I lavoratori pubblici, aderendo senza dubbi e con la massima determinazione alla campagna della RdB contro la previdenza complementare e lo scippo in piena regola del loro TFR, di fatto hanno impedito la partenza della previdenza complementare, quindi privata, nella Pubblica Amministrazione”.
“Il fallimento dell’adesione ai fondi - prosegue la dirigente RdB P.I - è stato davvero un brutto colpo per il Governo e le organizzazioni sindacali, che si sono impegnati senza limiti di energie e di strumenti nella costruzione della previdenza complementare. Questa pervicace insistenza dimostra come le organizzazioni concertative si ostinino a non accettare la realtà: stanno perdendo il consenso dei lavoratori, i quali ormai non sono più disponibili ad essere oggetto di manovre che nulla hanno a che fare con i loro bisogni ed i loro diritti. Bisogni e diritti che RdB continuerà a difendere anche ostacolando questo ennesimo tentativo di scippo”, conclude Palmieri.
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