PRIMO MAGGIO: PRECARI ISPRA INVITATI DA NAPOLITANO AL QUIRINALE

Roma -

I precari dell’ISPRA sono stati invitati dal Presidente della Repubblica al Quirinale in occasione della celebrazione della Festa del lavoro.

Il Presidente Napolitano ha comunicato ai lavoratori di aver seguito con attenzione la vicenda dell’Istituto, nato nel 2008 dalla fusione di APAT, ICRAM e INFS e vigilato dal Ministero dell’Ambiente.

 

All’evento parteciperà una delegazione dei lavoratori che per due mesi, tra novembre 2009 e gennaio 2010, col sostegno di Usi/RdB hanno dato vita all’occupazione del tetto della sede ISPRA di via Casalotti a Roma per protestare contro la difficile situazione occupazionale e il ridimensionamento delle attività dell’Istituto. Nel corso del 2009 sono stati allontanati alla scadenza dei contratti, 250 tra ricercatori, amministrativi e tecnici e solo grazie all’occupazione ed al protocollo d’intesa che ne è scaturito è stato possibile rinnovare fino a fine 2010 i contratti di altri 150 lavoratori.

 

 

 

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30 aprile 2010 - Ansa

PRIMO MAGGIO: NAPOLITANO INVITA AL QUIRINALE I PRECARI ISPRA

(ANSA) - ROMA, 30 APR - I precari dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sono stati invitati al Quirinale domani, primo maggio, in occasione della celebrazione della festa del lavoro, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato, riferiscono i precari, ha fatto sapere attraverso i suoi collaboratori di aver «seguito con attenzione» la vicenda dell'Istituto «vigilato dal ministero dell'Ambiente, nato nel 2008 dalla fusione di Apat, Icram e Infs». All'evento parteciperà una delegazione dei lavoratori che tra novembre 2009 e gennaio 2010 hanno partecipato all'occupazione del tetto della sede Ispra di via Casalotti, per protestare contro la difficile situazione occupazionale e il ridimensionamento delle attività dell'Istituto. Nel corso del 2009, proseguono i precari, sono stati «allontanati, alla scadenza dei loro contratti, 250 tra ricercatori, amministrativi e tecnici e solo grazie all'occupazione e al protocollo d'intesa che ne è scaturito, si è riusciti a far rinnovare fino a fine 2010 i contratti di altri 150 lavoratorì. Una forma di protesta che è durata »per 59 giorni, in cui i ricercatori hanno proseguito ininterrottamente l'occupazione, e si è conclusa con un accordo che ha visto coinvolti i sindacati, la struttura commissariale dell'Ispra e il ministero guidato da Stefania Prestigiacomo«. »Siamo onorati per l'attenzione del presidente della Repubblica alla vicenda Ispra - aggiunge Massimiliano Bottaro, tra i portavoce della protesta del tetto - segno tangibile di quanto il nostro ente di ricerca sia di straordinaria importanza per il Paese«. La speranza, secondo Ivan Consalvo, delegato dell'Usi / RdB Ispra, il sindacato che ha appoggiato l'azione di protesta, è che »l'interesse delle massime istituzioni serva da garanzia per l'attuazione degli accordi presi a gennaio«.


30 aprile 2010 - Dire

PRIMO MAGGIO
Napolitano invita al Quirinale i precari dell'Ispra

(DIRE) Roma - "I precari dell'Istituto superiore di protezione ambientale- Ispra sono stati invitati al Quirinale domani, primo maggio, in occasione della celebrazione della Festa del lavoro, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale ha fatto sapere, tramite i suoi collaboratori, di aver 'seguito con attenzione' la vicenda dell'istituto", vigilato dal ministero dell'Ambiente, nato nel 2008 dalla fusione di Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici), Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare) e Infs (stituto nazionale fauna selvatica). Lo fanno sapere, in una nota, gli stessi precari Ispra. All'evento partecipera' una delegazione dei lavoratori che tra novembre 2009 e gennaio 2010 hanno partecipato all'occupazione del tetto della sede Ispra di via Casalotti, per protestare contro la difficile situazione occupazionale e il ridimensionamento delle attivita' dell'Istituto. "Siamo onorati per l'attenzione del Presidente della Repubblica alla vicenda Ispra, segno tangibile di quanto il nostro ente di ricerca sia di straordinaria importanza per il Paese- dice Massimiliano Bottaro, tra i portavoce della protesta del tetto- l'interessamento e il sensibile coinvolgimento della piu' alta carica dello Stato offre nuove speranze di non vedere dissipato il nostro lavoro, svolto da anni con dedizione e professionalita', e di continuare a servire il paese in un Istituto Superiore finalmente degno di questo nome". Nel corso del 2009, ricordano i precati Ispra, "sono stati allontanati, alla scadenza dei loro contratti, 250 tra ricercatori, amministrativi e tecnici e solo grazie all'occupazione e al protocollo d'intesa che ne e' scaturito, si e' riusciti a far rinnovare fino a fine 2010 i contratti di altri 150 lavoratori". Questa forma di protesta e' durata per 59 giorni, durante i quali i ricercatori hanno proseguito ininterrottamente l'occupazione, sostenuti da molti colleghi di ruolo "stanchi del sostanziale blocco delle attivita' e dell'inerzia amministrativa dell'istituto", e si e' conclusa con un accordo che ha visto coinvolti i sindacati, la struttura commissariale dell'Ispra e il ministero dell'Ambiente, guidato da Stefania Prestigiacomo. "Speriamo che l'interesse delle massime istituzioni serva da garanzia per l'attuazione degli accordi presi a gennaio- dice Ivan Consalvo, delegato dell'Usi/RdB Ispra, il sindacato che ha appoggiato l'occupazione di fine anno scorso- questo evento puo' servire a riportare l'attenzione sull'importanza della ricerca e dei controlli ambientali pubblici nel nostro paese, per i quali sono sicuramente necessari piu' finanziamenti e una maggiore valorizzazione di personale spesso precario e inquadrato con contratti del tutto inadeguati".