PRECARI PRONTI A DARE BATTAGLIA FORTE PARTECIPAZIONE ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PRECARI INDETTA DALLA RDB-CUB

ADESIONE DEL 50% ALLO SCIOPERO NELLA P.A. E NELLA SCUOLA

Nazionale -

Una forte partecipazione ha caratterizzato l’assemblea nazionale di tutti i lavoratori precari indetta per oggi a Roma dalla RdB-CUB, con un’adesione allo sciopero, proclamato per l’intera giornata in tutti i comparti della Pubblica Amministrazione e nella Scuola, che si è attestata sul 50%.

Dove non è stato possibile raggiungere la capitale sono state organizzate iniziative locali, come a Bologna, dove i lavoratori in assemblea sono poi partiti in corteo verso la Prefettura, od a Torino, in cui si è tenuto un presidio dei precari del Piemonte.

 

All’assemblea nazionale hanno preso parte delegati provenienti dal precariato sia del settore pubblico che del privato: agli interventi dei lavoratori di Scuola, Sanità, Università, Ricerca, Enti Locali, di Lsu e degli esternalizzati, cantieristi e dipendenti delle società appaltatrici, si sono alternati quelli di precari Alitalia, Rai, Call center, Editoria, Telecomunicazioni.

 

“Al Governo diciamo che non vogliamo certo diventare caballeros, ma rivendichiamo il lavoro che ci spetta di diritto”, ha dichiarato Carmela Bonvino, della Federazione nazionale RdB-CUB, nelle conclusioni dell’assemblea. “Perché dopo 10 anni di precariato non c’è bisogno di concorso, visto che la prova è stata fatta giorno dopo giorno sul posto di lavoro. Perché non si può, come ora consente la Legge 133 per il privato, mettere alla porta con una mancia quei lavoratori a cui un giudice ha riconosciuto il diritto al lavoro a tempo indeterminato che le aziende, violando la legge, gli avevano negato. Né dire ai precari del pubblico impiego che alla scadenza dei contratti se ne devono andare a casa e basta”.

 

“La forte e determinata partecipazione di oggi dimostra che i precari sono pronti a dare battaglia e non si lasceranno dividere da contrapposizioni create ad arte”, ha aggiunto Bonvino. “Il nostro obiettivo comune è dunque quello di proseguire nella mobilitazione, per rivendicare la stabilizzazione senza concorso per tutti i lavoratori e la cancellazione delle leggi Treu e Trenta e di tutti i provvedimenti ammazza-precari”.

 

L’assemblea si è conclusa deliberando l’organizzazione di iniziative territoriali che si susseguiranno nelle prossimo settimane fino allo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base (CUB, Cobas, SdL) per il prossimo 17 ottobre, con manifestazione nazionale a Roma.

 

 

 

Tutte le notizie sul sito del Precariato

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Guarda il servizio dell'agenzia AMI


20 settembre 2008 - Il Manifesto

PUBBLICO IMPIEGO
Ieri lo sciopero dei precari Assemblea a Roma
di Francesco Piccioni

Centinaia di delegati dei lavoratori precari - sia pubblici che «privati» - si sono visti ieri a Roma in occasione dello sciopero dei precari del pubblico impiego, indetto dalla RdB-Cub. Numerose anche le iniziative locali, come a Bologna (assemblea e poi corteo verso la prefettura), o a Torino, con un presidio regionale. Un confronto di esperienze simili, nella più completa frammentazione, che sfocerà nella confluenza nello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base (RdB-Cub, Sdl, Cobas) il 17 di ottobre, con manifestazione nazionale a Roma. Impossibile dar conto di tutte le storie, ma ci torneremo sopra. Le lavoratrici di Legnano - call center di una Asl - sono diventate famose solo preché hanno organizzato una strip conference per far sapere come erano state liquidate dalla Regione Lombardia. «All'improvviso, dalla sera alla mattina, ci hanno lasciato a casa. E dire che da un mese avevamo chiesto cosa sarebbe successo alla scadenza. Ci avevavno rassicurato fino all'ultimo giorno. A quel punto abbiamo deciso di lottare». Da giorni continuano con presidi all'azienda ospedaliera e alla Regione, ma intanto sono fuori. Moltissimi gli attestati di solidarietà, grazie anche all'utilizzo di YouTube. Nel frattempo il subappalto è stato girato a un call center di Paternò, in Sicilia. Ma visto che per rispondere alle domande dell'utenza in materia sanitaria occorre un costoso e non breve periodo di formazione (lo stesso fatto a suo tempo da queste lavoratrici), per il momento il servizio è coperto da alcuni dirigenti dell'azienda ospedaliera (genialmente stupido, il tutto). «Un calcio nel sedere e neanche ciao». Problemi ancora più vasti nella scuola. «Se vogliamo difendere la scuola pubblica, dobbiamo lottare per la stabilizzazione dei precari». I calcoli sono «ballerini», vista la dispersione degli istituti sul territorio, ma si ipotizzano oltre 200.000 persone. Non solo e non tanto docenti, quanto personale amministrativo e tecnico. «La loro condizione di ricattati perenni trascina verso il basso la condizione di tutti, sia sul piano salariale che su quello dei diritti». Un classico ruolo da esercito industriale di riserva. «Nei prossimi anni, da qui al 2012, andranno in pensione almeno 300.000 persone; quindi, anche stabilizzando da qui ad allora tutti i precari, ci troveremo in una situazione uguale a quella attuale». A questo livello non si sono viste particolari differenze tra le politiche di centrodestra e centrosinistra, «entrambe vogliono arrivare alle fondazioni, ossia alla privatizzazione della scuola». Questo implica la «cancellazione del contratto nazionale», fino all'eliminazione delle rsu («cui già oggi i precari non possono essere eletti»). Con conseguenze anche sulla qualità del servizio («ci sono proposte per introdurre l'intramoenia, così come i subappalti per le pulizie») e i diritti democratici e costituzionali. Nell'editoria la giungla diventa ancora più fitta. In Lombardia si è formato un coordinamento di precari, vista l'alta concentrazione di case editrici. «In teoria siamo liberi professionisti, in realtà siamo vincolati quanto a orari e ritmi redazionali. Abbiamo dei picchi di produzione, ma anche mesi in cui non si batte un chiodo». La concorrenza è spietata, tra lavoratori che hanno una laurea in tasca. «Nei periodici sono quasi tutti i precari; con il paradosso che al sabato non riescono a lavorare perché un precario non può avere le chiavi della redazione». La voglia esagerata di profitto, insomma, diventa un ostacolo alla stessa produzione. «Siamo completamente ignorati, senza alcun tipo di riconoscimento; tutti pensano che facciamo un lavoro fico. Noi non vogliamo rinunciare al nostro lavoro, ma nemmeno essere sottopagati». Il sogno, qui, diventa «un vero contratto a progetto, con orari e incarichi contrattati. Non come adesso, che facciamo da camera di compensazione per i problemi contingenti del livello "regolare"». Il problema più grosso, comunque, «è negli studi; quattro o cinque persone in un appartamento, nascosti, come cinesi nelle cantine». Ma con la partita Iva, in modo che l'azienda non paga contributi né altro.

SCUOLA · Le slide del ministro per illustrare il piano non convincono. Continua la protesta di maestri e studenti
I sindacati a Gelmini: «Incontro fallimentare»
di Andrea Gangemi

ROMA - Mentre la ministra dell'Istruzione presentava ieri ai sindacati quello che a loro è sembrato «un piano fantasia» sulla scuola, in tutta Italia continuavano le proteste anti-Gelmini. A Napoli, all'interno del Duomo migliaia di fedeli attendevano il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro e fuori le maestre chiedevano «la riduzione degli stipendi dei politici così come è stato ridotto il nostro numero». A Roma l'assemblea nazionale dei precari indetta dalla Rdb-cub ha ottenuto, secondo le stime del sindacato, circa il 50% di adesioni «da tutti i comparti della scuola e della pubblica amministrazione». La «Rete degli studenti», invece, ha appeso nelle scuole superiori di molte città striscioni alle finestre con scritto «Siamo la soluzione, non il problema», e volantinato contro «l'emergenza ballismo»: «Le azioni di oggi (ieri, ndr ) per svelare le balle del governo sulla scuola - dicono i Reds - sono solo l'inizio di un anno di mobilitazioni per fermare i tagli e portare al ritiro del decreto sul voto in condotta». Quanto all'incontro Gelmini-sindacati, Enrico Panini, segretario generale Flc-Cgil, è stato lapidario: «Fallimentare da tutti i punti di vista». Senza mostrare il testo scritto del piano-scuola, ma illustrandolo solo attraverso una serie di slide , la ministra si è prodigata a difendere la bontà del suo intervento «razionalizzatore»: «Due miliardi di euro di risparmi realizzati col piano - ha assicurato - saranno reinvestiti in formazione, nuove tecnologie e premialità per docenti». Ma per i sindacati è solo fumo negli occhi. «Il ministro ci ha negato una trattativa - dice Panini - dicendo che è vincolata alla finanziaria, che taglia 8 miliardi di euro in tre anni». Le tabelle del ministro, continua Panini, «non nascondono la realtà di fatto di 150 mila tagli al personale scolastico, che potrebbero arrivare addirittura a 200 mila». Molto critici anche Francesco Scrima e Massimo Di Menna, segretari generali rispettivamente di Cisl e Uil scuola. Per Di Menna «ci vorrebbe la magia per tenere insieme i tagli e migliorare la qualità dell'istruzione. I tagli delle risorse, di cui comunque non si è parlato oggi - ha aggiunto - pesano come macigni». Nell'attesa del prossimo incontro con la ministra previsto per l'inizio della settimana prossima, le sigle sindacali rilanciano l'appello alla mobilitazione, anche se per una data unitaria bisogna attendere ancora. E sul maestro unico, Gelmini sembra aver fatto un piccolo passo indietro annunciando che verrà affiancato dall'insegnante di inglese. E ha annunciato orari più ridotti anche per le superiori.


20 settembre 2008 - La Repubblica

Genitori e insegnanti contro la Gelmini. Ieri lo sciopero precari Rdb
Scuola, appello ai sindaci in piazza con la fascia tricolore

Bologna - Non è bastato l´annuncio del ministro dei nuovi posti: genitori e insegnanti confermano la manifestazione di venerdì 26 settembre, e lanciano l´appello ai sindaci, da Cofferati agli amministratori della provincia, a scendere in piazza insieme a loro con la fascia tricolore al braccio, vista la "rilevanza costituzionale" dell´attacco alla scuola. La protesta bolognese si terrà venerdì prossimo in piazza XX settembre alle 17.30, contro il decreto Gelmini che istituisce il maestro unico e in difesa della scuola pubblica. L´appello ai sindaci si è deciso ieri durante un´assemblea di insegnanti e genitori alle scuole Guido Reni: tra le altre richieste, anche quella ai sindacati di uno sciopero generale unitario e al consiglio di facoltà di Scienze della formazione di esprimersi sul decreto e di organizzare delle iniziative in accademia. Intanto la mobilitazione continua: le scuole del quartiere Saragozza si riuniranno giovedì 25 alle Carracci, mentre il 23 ci sarà un´assemblea alle scuole Albertazzi. Ieri, inoltre, hanno scioperato i precari delle cooperative sociali e della pubblica amministrazione, con un corteo indetto dagli autonomi delle Rdb che ha sfilato da via San Felice alla prefettura, dove alcuni delegati hanno incontrato il viceprefetto. A loro si sono aggiunti gli insegnanti Rdb, dopo aver rinunciato a manifestare all´aula Santa Lucia per la mancata presenza del Ministro Gelmini, annullata all´ultimo momento.(s.sc.)


20 settembre 2008 - Il Bologna

Sindacati. I 7000 dipendenti delle cooperative sociali preoccupati per il loro futuro
Sit-in e sfilata dei precari a rischio migliaia di lavoratori
Inizia l'autunno caldo dopo i cobas dal 22 settembre e fino al 15 ottobre sitin dei confederali
di Gian Basilio Nieddu

Bologna - "Questo è l'inizio dell'autunno caldo", gridano dal megafono i precari. Anche se piove la temperatura della rabbia dei manifestanti, ieri mattina hanno sfilato per la città, è molto alta. Un gruppo si sfila dall'assemblea, che precede il corteo, e si da appuntamento in via Castiglione per contestare il Ministro dell'Istruzione Gelmini. Ma lei non arriva, deve incontrare i sindacati a Roma, e ci si limita a innalzare striscioni, cantare e slogan e poi di corsa raggiungere i compagni per il corteo e il presidio sotto la Prefettura. Scuola, comune, sanità e lavoratori delle cooperative sono rappresentati dai manifestanti, neanche un centinaio, che in delegazione salgono le scale della Prefettura. Dove li accoglie la viceprefetto aggiunta Paola Berardino che dopo l'incontro ha promesso di una relazione a Roma: "Ci ha detto che invierà al governo una relazione con le nostre richieste - spiega Luigi Marinelli (Rdb) - in modo che la nostra protesta possa integrarsi con la giornata di sciopero nazionale". I problemi delle coop sociali sono tra i più rilevanti. Si tratta di circa 7000 lavoratori che chiedono di essere assunti dalle Asp (aziende servizi alle persone) ma queste possono assumere solo per concorso e non è detto che tutti possano essere assorbiti. "Hanno fatto un esperimento a San Donato e su 12 sono passati la metà - spiega un lavoratore - basti pensare che per le esperienze professionali nella prova danno solo 7 punti su 100 mentre il colloquio orale vale 50". Un futuro molto incerto per migliaia di lavoratori che si occupano di assistenza ai disabili, del disagio degli adulti. Attività esternalizzate dal comune tramite convenzioni e appalti. Un sistema che fino ad oggi ha retto ma potrebbe creare non pochi problemi ai lavoratori.. Altri presidi sono in programma per le prossime settimane. Questa volta organizzati dai sindacati confederali che il 22 - 29 settembre e il 6 -15 ottobre porteranno sotto la Prefettura i lavoratori delle agenzie fiscali, dei Ministeri, degli enti locali e della Sanità.


20 settembre 2008 - La Gazzetta di Modena

Protesta di una settantina sotto la pioggia
I precari in corteo contestano le cooperative e vanno in prefettura

BOLOGNA - Saltano e urlano sotto la pioggia ma i passanti sembrano ignorarli: «No al maestro unico; no alla distruzione delle scuole; no al tempo pieno a pagamento». Sono 70 in tutto: irridicibili, rappresentanti del precari della scuola, lavoratori delle coop, delle Asl e del Comune di Bologna e ieri si sono fatti sentire di fronte alla Prefettura raggiunta con un corteo, indetto nel giorno dello sciopero generale promosso dal sindacalismo di base. «Una nostra delegazione sta già parlando con il viceprefetto aggiunto- dice un lavoratore delle coop- è una violenza quello che ci stanno facendo. Solo 130 euro lordi a rate tra luglio e agosto? E’ questo il contenuto del contratto firmato dai sindacati e dalle Cooperative il 30 luglio?». Un suo collega aggiunge: «Perchè non dicono che il giorno prima che ci svendessero, il 29 luglio, i quadri dirigenti delle cooperative si sono attribuiti 650 euro al mese in più e un’indennità forfettaria di 2.300 euro per il 2006/2007? A noi hanno tolto 180 euro per il biennio 2006/2007 perchè ‘non li abbiamo calcolati nel bilancio’ ci hanno comunicato». La viceprefetto aggiunta, Paola Berardino, «ci ha detto che invierà al governo una relazione con le nostre richieste- riferisce Luigi Marinelli (Rdb) - in modo che la nostra protesta possa integrarsi con la giornata di sciopero nazionale».


19 settembre 2008 - Ansa

SCUOLA: PRECARI; RDB-CUB, 50% ADESIONE SCIOPERO DI OGGI

(ANSA) - ROMA, 19 SET - La RdB-Cub parla di ''forte partecipazione all'assemblea nazionale dei lavoratori precari indetta per oggi a Roma''. L'adesione allo sciopero di tutti i comparti della scuola e della pubblica amministrazione e' stata, secondo il sindacato, del 50%. ''Non vogliamo diventare caballeros, rivendichiamo il lavoro che ci spetta di diritto - ha detto in assemblea Carmela Bonvino, rappresentante Rdb-Cub - perche' dopo 10 anni di precariato non c'e' bisogno di concorso, visto che la prova e' stata fatta giorno dopo giorno al lavoro''. Bonvino ha attaccato la legge 133 per il privato, ''che permette di mettere alla porta con una mancia quei lavoratori a cui un giudice ha riconosciuto il diritto al lavoro a tempo indeterminato che le aziende, violando la legge, gli avevano negato. Non si puo' dire ai precari del pubblico impiego - ha aggiunto Bonvino - che alla scadenza dei contratti se ne devono andare a casa''. ''L'obiettivo comune dei sindacati di base - ha concluso la rappresentante RdB-Cub - e' proseguire la mobilitazione, per rivendicare la stabilizzazione senza concorso per tutti i lavoratori e cancellare la legge Treu e la legge 30''.


19 settembre 2008 - Dire

SCUOLA. RDB CUB: ADESIONI DEL 50% DEI PRECARI ALLO SCIOPERO
BONVINO: DOPO 10 ANNI NON C'E' BISOGNO DI CONCORSO

(DIRE) Roma, 19 set. - Una "forte partecipazione" ha caratterizzato l'assemblea nazionale di tutti i lavoratori precari indetta per oggi a Roma dalla RdB-Cub. L'adesione allo sciopero, proclamato per l'intera giornata in tutti i comparti della Pubblica Amministrazione e nella Scuola, si e' attestata sul 50%. E' quanto rende noto Rdb-Cub con una nota. All'assemblea nazionale hanno preso parte delegati provenienti dal precariato sia del settore pubblico che del privato: agli interventi dei lavoratori di Scuola, Sanita', Universita', Ricerca, Enti Locali, di Lsu e degli esternalizzati, cantieristi e dipendenti delle societa' appaltatrici, si sono alternati quelli di precari Alitalia, Rai, Call center, Editoria, Telecomunicazioni. "Al governo diciamo che non vogliamo certo diventare caballeros, ma rivendichiamo il lavoro che ci spetta di diritto- ha detto Carmela Bonvino, della Federazione nazionale RdB-Cub- Perche' dopo 10 anni di precariato non c'e' bisogno di concorso, visto che la prova e' stata fatta giorno dopo giorno sul posto di lavoro. La forte e determinata partecipazione di oggi dimostra che i precari sono pronti a dare battaglia e non si lasceranno dividere da contrapposizioni create ad arte". Altre iniziative territoriali si susseguiranno nelle prossimo settimane fino allo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base (Cub, Cobas, SdL) per il prossimo 17 ottobre, con manifestazione nazionale a Roma.

LAVORO BOLOGNA. SOTTO LA PIOGGIA LA PROTESTA DEI PRECARI
CORTEO FINO ALLA PREFETTURA, CONTRO I TAGLI A SCUOLA E LE COOP

(DIRE) Bologna, 19 set. - Saltano e urlano sotto la pioggia per ottenere l'attenzione dei passanti che, per le vie di Bologna, sembrano ignorarli: "No al maestro unico; no alla distruzione delle scuole; no al tempo pieno a pagamento". Sono settanta in tutto: irridicibili, decisi a scioperare e protestare anche se piove e, in fin dei conti, non sono tantissimi. Sono rappresentanti del precari della scuola, lavoratori delle coop, delle Asl e del Comune di Bologna e questa mattina si sono fatti sentire di fronte alla Prefettura raggiunta con un corteo partito da via San Felice, indetto nel giorno dello sciopero generale promosso dal sindacalismo di base. "Una nostra delegazione sta gia' parlando con il viceprefetto aggiunto- dice un lavoratore delle coop- e' una violenza quello che ci stanno facendo. Solo 130 euro lordi a rate tra luglio e agosto? Sarebbe questo il contenuto del contratto firmato dai sindacati e dalle Cooperative il 30 luglio?". Un suo collega aggiunge: "Perche' non dicono che il giorno prima che ci svendessero, il 29 luglio, i quadri dirigenti delle cooperative si sono attribuiti 650 euro al mese in piu' e un'indennita' forfettaria di 2.300 euro per il 2006/2007? A noi hanno tolto 180 euro per il biennio 2006/2007 perche' 'non li abbiamo calcolati nel bilancio' ci hanno comunicato". Intanto le urla non si attenuano: "Basta ai tagli alla scuola e al pubblico impiego". Quest'ultimo e' il settore piu' colpito, si legge in una nota delle Rdb bolognesi, "17 miliardi di euro in meno in tre anni e nessuno stanziamento per i rinnovi contrattuali". La viceprefetto aggiunta, Paola Berardino, "ci ha detto che inviera' al governo una relazione con le nostre richieste- riferisce Luigi Marinelli (Rdb)- in modo che la nostra protesta possa integrarsi con la giornata di sciopero nazionale". Prima del corteo, alle 10, al circolo Dozza di via S.Felice, un'assemblea cittadina, promossa dalle Rappresentanze sindacali di base, si era riunita per decidere i contenuti delle rivendicazioni e per discutere le scelte degli ultimi governi in materia di stato sociale e lavoro precario. "Per quanto riguarda il settore delle coop sociali- ha detto Marinelli- nell'assemblea di questa mattina si e' posto l'accento sulla riorganizzazione del Welfare, sul nuovo regolamento comunale sui servizi e sul ruolo delle Asp, Aziende servizi alle persone".

MINORI. SCUOLA, OGGI SCIOPERO SIGLE SINDACALI DI BASE

(DIRE - notiziario Minori) Roma, 19 set. - Per oggi, venerdi' 19 settembre, la RdB-Cub e la Cub Scuola hanno indetto una giornata di sciopero nazionale dei precari della Pubblica Amministrazione e della Scuola. L'astensione dal lavoro sara' articolata da inizio a fine turno di ciascun turno, con orari diversi a seconda dei comparti, e verranno garantiti i servizi minimi previsti. In concomitanza con la giornata di sciopero la RdB-CUB ha indetto a Roma un'assemblea nazionale di tutti i precari, sia del settore pubblico che di quello privato, a cui parteciperanno delegati e lavoratori di tutta Italia. L'assemblea si terra' a partire dalle ore 9.30 presso il Centro Congressi Cavour in via Cavour a Roma.


19 settembre 2008 - Adnkronos

SANITA': OLTRE 50% PRECARI SSN ADERISCE A SCIOPERO NAZIONALE RDB-CUB
BONVINO, NON CI ASPETTAVAMO ADESIONE COSI' MASSICCIA

Roma, 19 set. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sono almeno 15 mila i lavoratori precari della sanita' pubblica che stanno aderendo allo sciopero nazionale dei dipendenti 'a tempo determinato' del pubblico impiego, indetto per l'intera giornata di oggi dalla Federazione Rdb-Cub. Tutti lavoratori che chiedono la stabilizzazione del loro contratto.


19 settembre 2008 - Ami

Precari. Ieri sciopero nazionale per i lavoratori dei call center. In piazza a Roma per la 'buona occupazione'
Guarda il video

Scioperano i lavoratori dei call center per la 'stabilizzazione e maggiori controlli ispettivi'. Contemporaneamente si riunisce l'assemblea nazionale precari del settore pubblico e privato. L'autunno caldo è già cominciato e i lavoratori organizzano lo sciopero generale previsto per il prossimo 17 ottobre....
....Nel frattempo a poca distanza dal luogo del concentramento, in via Cavour presso il centro Congressi, si tiene l'assemblea nazionale dei precari a cui aderiscono lavoratori sia del settore pubblico - hanno già dato la loro adesione Sanità, Enti Locali, Università e Ricerca, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Scuola - che del lavoro privato come Poste, Rai, SKY, Alitalia, editoria e telecomunicazioni, senza tralasciare il settore degli esternalizzati e dei lavori socialmente utili. Obiettivo dell'incontro riportare all'attenzione dell'agenda politica la questione precarietà, «'rimossa' dal centro destra come dal centro sinistra» ma soprattutto sarà il momento per costruire lo sciopero generale previsto per il 17 ottobre prossimo.
In particolare viene messo sotto accusa il decreto legge 112 con cui il governo avrebbe «provveduto al blocco delle stabilizzazioni di oltre 200.000 precari della Pubblica Amministrazione e all'introduzione di norme anti-precari che bloccano ogni speranza di trasformazione a tempo indeterminato di centinaia di migliaia di lavoratori precari anche nel privato».


19 settembre 2008 - Bologna Oggi.it

Bologna: precari in protesta sotto la pioggia

BOLOGNA - Nonostante la pioggia, una corteo di manifestanti composto da una settantina tra precari della scuola, lavoratori delle coop, delle Ausl e del Comune di Bologna ha deciso di far sentire le loro voci davanti al Prefettura di Bologna, manifestando contro il maestro unico, la distribuzione delle scuole ed il tempo pieno a pagamento. Prima del corteo, un'assemblea cittadina, promossa dalle Rappresentanze sindacali di base, si era riunita al circolo Dozza di via S.Felice per decidere i contenuti delle rivendicazioni e per discutere le scelte degli ultimi governi in materia di stato sociale e lavoro precario. Il settore del pubblico impiego, si legge in una nota delle Rdb bolognesi, è il più colpito con "17 miliardi di euro in meno in tre anni e nessuno stanziamento per i rinnovi contrattuali". "Per quanto riguarda il settore delle coop sociali- ha detto Marinelli - nell'assemblea si è posto l'accento sulla riorganizzazione del Welfare, sul nuovo regolamento comunale sui servizi e sul ruolo delle Asp, Aziende servizi alle persone".