PRECARI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI: RIASSUNTI DOPO IL LICENZIAMENTO, VITTORIA DEI LAVORATORI E DELLE RDB-CUB

PROSSIMA BATTAGLIA, REINTERNALIZZARE SERVIZIO E LAVORATORI

Roma -

Diciotto lavoratori interinali della Camera dei Deputati, addetti agli impianti tecnici, dopo essere stati licenziati lo scorso 23 ottobre hanno da ieri un nuovo contratto di lavoro. La vicenda è iniziata nell’ottobre scorso, quando i lavoratori in scadenza di contratto si sono rivolti alle RdB-CUB dopo che nessun interlocutore, comprese altre organizzazioni sindacali a cui gli interinali si erano rivolti, intendeva intervenire a garanzia dei loro posti di lavoro.

 

Le RdB-CUB, attraverso una serie di confronti con la Direzione Generale della Camera e con i Deputati Questori,  hanno ottenuto l’assunzione dei lavoratori con un contratto a Tempo Determinato di 3 anni, ma con la clausola di salvaguardia in base alla quale, anche se dovesse cambiasse la ditta affidataria dell’appalto, i dipendenti saranno comunque riconfermati.

 

Nel corso della vertenza le RdB-CUB si sono adoperate per scongiurare che i lavoratori fossero assunti dalla cooperativa affidataria in qualità soci-lavoratori, trovando riscontro presso la Direzione Generale della Camera. E’ noto infatti come i soci lavoratori vedano ridotti i propri diritti rispetto ai dipendenti: ricordiamo che non viene applicato loro l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ed in caso di controversia con la cooperativa debbono rivolgersi al Tribunale Civile anziché a quello del Lavoro, con aggravio di costi e tempi più lunghi.

 

Il prossimo passo da parte delle RdB-CUB insieme ai lavoratori sarà quello di battersi per la reinternalizzazione dei servizi appaltati e dei lavoratori in questi impegnati.